L’amore ai tempi del torrone

Una prelibatezza per il palato, diffusa in tutta la Campania e una “macabra” usanza: le nostre due ricette da preparare a casa

Il torrone dei defunti è una tradizione tutta campana. Già da qualche giorno le vetrine delle pasticcerie mettono in mostra  queste leccornie, colorate, appetibili, affascinanti che invogliano ad addentarle senza alcun ritegno.

Prima però di addentrarci e calarci all’interno del vortice di golosità che affascina prima la vista e poi il gusto, è giusto cercare di indagare per capire e per poter rispondere ad alcune domande che ci siamo posti. Prima di tutto perché nella nostra Regione è uso e costume preparare questa specialità in concomitanza della Commemorazione dei defunti e, nello specifico, capire perché a Castellammare di Stabia e nei paesi limitrofi della provincia di Napoli l’usanza viene caratterizzata dal fatto che il gustoso dolce viene regalato dai fidanzati alle loro amate.

Preparare un dolce particolare per festeggiare la ricorrenza del 2 novembre è tradizione molto diffusa in Campania. Il tutto è legato alla leggenda tramandata nei secoli, in cui le anime dei morti fanno ritorno nelle loro case e, per questo ritorno, i parenti omaggiano la ricorrenza con una tavola imbandita di ogni ben di Dio.

Approfondendo, abbiamo scoperto  che non era difficile nei secoli scorsi, nel recarsi al Camposanto, trovare delle pietanze sulle tombe dei nostri avi o presso i loculi. L’omaggio era offerto proprio in virtù del fatto che l’anima del caro estinto potesse tornare per qualche ora a far visita ai suoi parenti. Addirittura in alcuni comuni del vesuviano, nell’attesa che l’anima del caro trapassato tornasse nella notte tra il 1 ed il 2 novembre, nella stanza più bella della casa veniva preparata in suo onore una “spartana” cena composta da due fette di pane, un pizzico di sale, del limone ed un bicchiere d’acqua.

L’evoluzione di questa tradizione, legata in qualche modo anche a quella Anglo – americana di Halloween e al “dolcetto o scherzetto” è però tutta nostrana. Il dolce della tradizione è il cosiddetto  “Torroncino dei Morti”, un tronchetto di torrone morbido al cioccolato, al gianduia, alla nocciola, al caffè, che già da qualche giorno fanno capolino dai banconi delle pasticcerie. Come accennato però a Castellammare di Stabia l’usanza prende una piega un tantinello “macabra”: infatti, nella ricorrenza dedicata ai defunti, è prassi consolidata che i fidanzati  regalino alle loro amate il gustoso dolce.

La fortuna di avere qui una redazione composta da giornalisti provenienti da vari città della provincia ci ha permesso di sgombrare il campo da ogni dubbio: la tradizione di regalare il torroncino è prettamente stabiese. Né Torre Annunziata tantomeno a Torre del Greco è in uso una simile usanza. A Gragnano però ci tengono a precisare che qualcuno lo regala, prendendo spunto dalla tradizione della vicina Città delle Acque.

Cercando ed indagando abbiamo scoperto che l’usanza nasce dall’augurio di buona salute  con cui il fidanzato accompagna il dolce. Forse non tutti ne sono a conoscenza e, come tutte le tradizioni, la si pratica perché la si “deve” praticare. A Castellammare il torroncino diventa “personalizzato” per forma, colore e addirittura per la frase che il pasticciere su commissione crea sullo strato di cioccolata che ricopre la squisita creazione. Il tronchetto prende la forma di un cuore, orpelli di glassa e perlage rendono unica la creazione che spesso scade anche nella “pacchianeria”: resta comunque la prelibatezza del dolce e soprattutto lo spirito con il quale  ogni fidanzato, marito, papà o figlio, strappa un sorriso alla propria fidanzata, moglie, mamma o figlia.

Noi di ecampania.it vi forniamo due ricette facili e veloci per festeggiare degnamente questa ricorrenza.

Ricetta torrone cioccolato e nocciole di Giuseppe Scarica

Torroncino di Giuseppe Scarica

Ingredienti
200 gr di cioccolato fondente (per il rivestimento)
400 gr cioccolato al latte
150 gr di nocciola
500 gr di crema di nocciole
100 gr di estratto di nocciole o altro aroma

Procedimento. Mettete lo stampo vuoto in freezer per 10 minuti. Fondere a bagnomaria il cioccolato fondente e foderare lo stampo. Fondere a bagnomaria il cioccolato a latte, aggiungere la crema di nocciole, le nocciole e l’estratto. Mescolare bene, versare nello stampo e lasciare in freezer per un’oretta. Successivamente, passarlo in frigo per un paio d’ore prima di  “sformarlo”  per poi servire in tavola.

Torrone dei morti bigusto Pistacchio e Bacio Tartufato di Stefania Pica

Ingredienti per uno stampo da 500g
Per il gusto Pistacchio
100g di cioccolato fondente al 72%
110g di cioccolato bianco
80g crema di pistacchio (crema alba con pasta di pistacchio)
15g pistacchi tritati finemente
15g pistacchi interi 

Per il gusto Bacio tartufato
110g di cioccolato bianco
75g crema alba
70g pasta al bacio tartufato
10 gocce aroma rum
20g cioccolato fondente
70g granella di nocciole tostate

Procedimento

Sciogliere in microonde o a bagnomaria il cioccolato fondente, ricoprire bene lo stampo, riporlo in frigo per 10 minuti e ripetere l’operazione. Per il ripieno: sciogliere 110g di cioccolato bianco, aggiungere la crema di pistacchio, i pistacchi tritati ed interi, amalgamare bene il tutto e versare all’interno dello stampo. Riporre in frigo a solidificare.

Nel frattempo, preparare il gusto bacio facendo sciogliere i restanti 110g di cioccolato bianco a cui andranno aggiunti la crema alba, il cioccolato fondente fuso, la pasta bacio tartufato e una volta raffreddato, unire l’aroma al rum e la granella di nocciole. Versare il composto nello stampo (assicurandosi che lo strato al pistacchio si sia solidificato) e riporre nuovamente in frigo per qualche ora. Ricoprire infine la base con il cioccolato fondente fuso avanzato in precedenza, far riposare in frigo per 3-4 ore, sformare e decorare a piacere.

Nota: sia la crema alba che la pasta al bacio tartufato, potete trovarle in negozi rivenditori di articoli per pasticceria.

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