La Reggia di Quisisana nuova base Unesco

Scavi di Stabia Patrimonio Unesco. E’ questo il sogno dell’amministrazione stabiese, guidata dal sindaco Nicola Cuomo. La svolta grazie ad un incontro tecnico svolto al Palazzo Reale di Quisisana: luogo insolito, visto che finora la “base operativa” per questo tipo di incontri è l’area archeologica di Pompei.

Ebbene, gli scavi di Stabia potrebbero rientrare nei punti Unesco, grazie a questi incontri tecnici che avverranno a breve. In rappresentanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo hanno presenziato all’incontro il dott. Bianchi e la dott.ssa Lagi, direttrice per l’ufficio Unesco per il Mibact, ma non solo: l’appuntamento è stato impreziosito dalla presenza di una delegazione georgiana per approfondire le conoscenze relative alle questioni legislative, politiche e territoriali inerenti la salvaguardia e la tutela dei siti archeologici candidati a far parte della lista Unesco. Tutto questo nella speranza che tale riconoscimento venga estero anche agli altri siti archeologici da Portici a Castellammare di Stabia in provincia di Napoli.

“E’ stato un incontro interlocutorio – spiega la Olimpia De Simone, membro dello staff del sindaco di Castellammare di Stabia e Esperta di Gestione del Patrimonio e dei Beni Culturali – per questo progetto ministeriale con la Georgia, per capire un po’ le modalità, alquanto difficili, per portare avanti questo progetto. E’ stato importante e simbolico per la decontestualizzazione da Pompei, e per la presenza di numerosi esponenti tecnici i quali hanno potuto illustrarci sulle modalità di inserimento nel progetto Unesco. Purtroppo sarà una procedura lunga al quale non esiste una scorciatoia, ma era importante ragionare dettagliatamente affinchè i reperti campani non ancora riconosciuti possano, in un futuro non troppo lontano, fare il loro ingresso nella cultura che conta, quella tutelata a livello mondiale”. 

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