Arrivano proposte economiche di rilievo per l’acquisto della raccolta libraria e archivistica di Amedeo Maiuri, l’archeologo artefice di importanti studi nel secolo scorso a Pompei. Dopo Oxford, l’università di Cambrige e il Ministero della Cultura cinese si fanno avanti per l’acquisto.
Il caso verrà discusso il prossimo 17 luglio in occasione della visita del ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini e del commissario dell’Unione Europea alle Politiche Regionali Johannes Hahn, a Pompei.
Il commissario Hahn ha ricevuto una nota inviatagli dal Professore Umberto Pappalardo, dalla cui volontà è nato il Centro di Studi Internazionale, di cui il Fondo Maiuri costituisce una parte integrante. Il Centro e il Fondo sono di proprietà dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli che organizza nei locali nel centro cittadino di Pompei, master, seminari e convegni di prestigio per il mondo accademico. La biblioteca è attualmente ospitata all’interno del Palazzo del Municipio a Pompei, ma è stata sfrattata per motivi economici da parte del Comune di Pompei che non riesce a reggere l’onere dell’affitto, piuttosto consistente, dei locali.
Per l’Università di Cambridge si è fatto avanti l’archeologo Andrew Wallace Hadrill, insegnante presso il prestigioso ateneo inglese, lanciando una proposta di acquisto. L’importanza del Fondo Maiuri è evidentemente grandissima per gli studiosi di settore, in cui si conservano planimetrie, diari e testi scritti dal grande archeologo di fama mondiale.
Dopo Cambridge, una proposta è giunta da parte del professore Zhan Changfa, del Ministero della Cultura cinese nonché responsabile del restauro del palazzo imperiale, in cui auspicano di poter trasferire il fondo librario una volta acquistato “con una offerta economica che difficilmente sarà rifiutata”.
Si attende quindi l’incontro pompeiano, in programma nei prossimi giorni, per conoscere gli esiti della vicenda.