#DomenicalMuseo ecco tutti i siti gratis in Campania

Torna il 7 settembre, prima domenica del mese, l’appuntamento con #DomenicaalMuseo, dove tutti i musei e le aree archeologiche statali saranno visitabili gratuitamente. E’ la prima applicazione della norma del decreto Franceschini, in vigore dal primo luglio scorso, che stabilisce che ogni prima domenica del mese non si pagherà il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato.

Ecco l’elenco delle strutture aperte in Campania con una breve descrizione del sito, tratte dal sito del Mibac:

Antiquarium di Ariano Irpino (Avellino)
Via Donato Anzani, 8 – Pal. Anzani
Telefono: 0825824839

L’Antiquarium ospita una selezione di materiali provenienti da alcuni siti archeologici dell’Arianese, zona dell’Irpinia posta all’incrocio di vie naturali di transito dalla pianura campana alla costa adriatica. L’esposizione comprende una selezione dei materiali rinvenuti nell’insediamento preistorico in località La Starza di Ariano Irpino, che, dal V millennio a.C., con brevi soluzioni di continuità, è stato frequentato per tutto l’arco della protostoria fino alle soglie dell’età del Ferro.
Una sala è dedicata all’insediamento sannitico di Casalbore, posto lungo il tratturo Pescasseroli-Candela, nel quale è stato individuato un gruppo di tombe a tumulo del VI sec. a.C. e un complesso sacro in località Macchia Porcara incentrato su un tempio italico databile nel III sec. a.C.
Per il periodo romano e medievale la mostra illustra i risultati delle esplorazioni condotte in località S. Eleuterio, dove è stato individuato un centro (vicus) identificato con Aequum Tuticum.

Area archeologica dell’antica Aequum Tuticum Atripalda (Avellino)
via-piazza: Ariano Irpino
Telefono: 0825.824839

L’Area Archeologica di Aequum Tuticum, città osca posta all’incrocio tra la via Traiana e la via Herculea. Raggiunse il suo massimo splendore nel II secolo a.C. e divenne in età romana un importante snodo stradale. Aequum Tuticum è ricordata nella Tavola Peutingeriana e nell’itinerario di Antonino; prese il nome attuale di S. Eleuterio quando vi fu martirizzato il Santo, primo vescovo di Ariano.
Gli scavi archeologici hanno portato alla luce un edificio termale di età imperiale (II sec. d.C.) ed un edificio con un grande ambiente decorato da uno splendido mosaico policromo geometrico di età tardo-antica. Dopo l’abbandono avvenuto tra il V e il VI secolo, il sito è stato nuovamente occupato in età medievale.

Palazzo dell’ex Dogana dei Grani Atripalda (Avellino)
Piazza Umberto I

Telefono: 0825626586
Il Museo del Palazzo ex Dogana dei Grani sorge nei pressi dell’antico sito di Abellinum e costituisce una sorta di raccordo tra l’area archeologica ed il centro storico della città. Qui sono conservati i reperti provenienti dagli antichi insediamenti di Abellinum (Avellino) e di Atripalda. Nel Museo Palazzo ex Dogana dei Grani è ospitata una mostra permanente che comprende reperti provenienti dall’antico insediamento di Abellinum e raccoglie tavole, tele e statue provenienti dalle chiese e dagli edifici distrutti dal terribile terremoto. Si organizzano inoltre esposizioni temporanee di opere recuperate dal territorio.

Antiquarium di Avella (Avellino)
Via Francesco De Sanctis, 16
Telefono: 0818251044
L’Antiquarium è stato inaugurato nel 1996 e si compone di quattro sale espositive, organizzate secondo un criterio cronologico e tematico.
Nella prima sala sono esposti i reperti più significativi provenienti dai siti pre e protostorici della Valle del Clanis. La seconda sala è dedicata alle necropoli di Abella. La terza sala è divisa in due settori: nel primo è esposta un’eccezionale sepoltura di età arcaica che comprende una ricca esemplificazione delle produzioni ceramiche locali e delle ceramiche d’importazione dall’area etrusca e greca. Nel secondo settore sono esposti invece i materiali provenienti da due aree sacre extraurbane, individuate in località Seminario e in località Campochiaro. I rinvenimenti documentano, nel primo caso, l’esistenza di un culto legato alla sfera della fecondità (statuette di kourotrophoi) e della sanatio (ex-voto anatomici), nel secondo connotano il culto di divinità italiche tra le quali emerge la figura di Ercole.

Area archeologica dell’Anfiteatro di Avella (Avellino)
Via dell’Anfiteatro
Telefono: 0818251044

L’area archeologica rappresenta il primo nucleo del Parco Archeologico dell’antica Abella e racchiude l’unico monumento oggi visitale della città romana: l’anfiteatro.

Area archeologica della necropoli monumentale in località Casale – Avella (Avellino)
Via Tombe Romane
Telefono: 0818251044

L’area archeologica comprende un settore della necropoli monumentale che si sviluppò tra la tarda età ellenistica e la prima età imperiale lungo un asse viario extra-urbano che, uscendo dalla città antica di Abella, conduceva ad Ovest verso la pianura campana. Il complesso aperto al pubblico comprende quattro mausolei funerari delimitati da recinti e costruiti in opera incerta o reticolata, con inserti di laterizio.

Area archeologica del Tempio Italico di Casalbore (Avellino)
località Macchia Porcara
Telefono: 089224266

In località Macchia Porcara, presso una sorgente, situata a valle del tratturo Pescasseroli-Candela, è stato portato alla luce un edificio di culto, databile al III sec. a.C., ma che conserva tracce di un’area votiva più antica, databile al VI sec. a.C. Il tempio esastilo (a sei colonne), riferibile ad una tipologia molto diffusa in ambiente medio italico, presenta una cella quasi quadrata tra due ali aperte; i muri della cella proseguono fino alla fronte e terminano con ante, tra le quali restano le tracce delle colonne. Nell’area antistante al tempio, ai lati dell’altare sono emersi i resti di un portico. La gradinata di accesso al tempio presenta ai lati due ampie vasche con fontane, alimentate dalla vicina sorgente. I pavimenti erano in cocciopesto con tessere in pietra calcarea e le pareti dipinte in primo stile (strutturale). Dall’analisi dei depositi votivi si presume che il santuario fosse dedicato alla dea Mefite. A differenza del più noto ed importante santuario dedicato a tale divinità, nella valle d’Ansanto, che resta attivo fino alla prima età imperiale, il tempio di Casalbore viene distrutto nel corso delle guerre annibaliche (215 a.C.).

Area Archeologica di Conza della Campania (Avellino)
Telefono: 0895647201
L’antica città di Compsa, alla quale era attribuito lo statuto di municipium ascritto alla tribù Galeria, compare nella testimonianza dello storico Livio che narra della sua defezione in favore di Annibale nel 216 a.C. e della sua riconquista, due anni dopo, ad opera di Fabio Massimo. I resti della città romana sono riemersi al di sotto delle rovine del paese moderno di Conza, che fu quasi completamente distrutto dal terremoto del 1980.

Villa Romana San Giovanni in Palco – Lauro (Avellino)
Piazza San Giovanni in Palco
Telefono: 081 8251044

La Villa fu scavata tra il 1981 e il 1985. La parte oggi visitabile del complesso si estende per circa mq. 1400; la villa si articola su più livelli raccordati da scale ed aree scoperte.

Biblioteca Pubblica Statale con annesso Archivio del Monumento Nazionale di Montevergine – Mercogliano (Avellino)
Via Loreto,1
Telefono: 0825 787191 0825 789933

La Biblioteca di Montevergine è una delle undici biblioteche pubbliche statali annesse a Monumenti Nazionali. Le sue origini rimandano al fondatore della Congregazione, Guglielmo da Vercelli. Il patrimonio, di grande rilievo e pregio, raccoglie manoscritti, incunaboli e cinquecentine, fondi musicali, più di 200.000 volumi a stampa dei secoli XVII-XX e materiale di editoria corrente di materia, quest’ultima, prevalentemente religiosa (teologia, biblica, agiografia, storia della chiesa, storia dei padri) ma anche scientifica e letteraria.

Parco archeologico dell’antica Aeclanum di Mirabella Eclano (Avellino)
Via Nazionale delle Puglie
Telefono: 0825449175

Il Parco Archeologico di Aeclanum è situato presso la frazione Passo di Mirabella e si affaccia sulla Via Appia, la Regina Viarum, la strada che collegava Roma a Brindisi e sul cui tratto compreso tra Benevento ed Eclano sono ancora visibili i resti dell’imponente ponte noto come “ponte rotto”.

Museo di San Francesco a Folloni Montella (Avellino)
via San Francesco, loc. Folloni di Montella
Telefono: 082769221
Il Museo dell’Opera annesso al Complesso Monumentale di San Francesco a Folloni, istituito nel 1999, espone oggetti di valore storico ed artistico significativi per la secolare storia del Convento.
Sono stati musealizzati arredi e suppellettili lignee, ceramiche, argenti, stoffe, stampe, che vanno dal XV al XIX sec., nonché numerose reliquie.
In collaborazione con la Soprintendenza è stata allestita nel Chiostro una nuova sezione del MdO, con una collezione di dipinti (XVI – XIX sec) del patrimonio artistico del Convento. Tra i dipinti sicuramente interessanti sono un San Francesco in estasi che la critica più aggiornata ritiene opera della bottega del pittore Francesco Solimena e una lunetta dipinta raffigurante un’Annunciazione, recentemente attribuita all’artista marchigiano Francesco da Tolentino.
Un’altra sala del museo ospita gli arredi originali dell’appartamento di Umberto di Savoia, più volte ospite del convento nel corso della seconda guerra mondiale. Inoltre, dal 2011 è esposto il monumento del conte Diego I Cavaniglia, morto nel 1481, rinvenuta nel 2004 e sottoposta a lungo restauro, costituisce l’unico esempio di questo indumento ancora esistente al mondo.

Arco di Traiano a Benevento
Via del Pomerio; Via Port’Aurea
Telefono: 082447213
L’Arco di Traiano, detto anche Porta Aurea, è uno dei più ricchi e meglio conservati archi trionfali romani. Come attesta l’epigrafe dell’attico, venne eretto nel 114 d.C. all’inizio della via Traiana, che abbreviava il percorso dell’Appia da Benevento a Brindisi. È uno dei monumenti più insigni di arte traianeia. Le sue decorazioni celebrano l’operato politico e militare dell’ Optimus Princeps con un ciclo di rilievi sulle due facciate: sul fronte verso la campagna, le imprese di Traiano nelle province conquistate e, sul lato rivolto verso la città, scene di pace ed elargizioni dell’imperatore in Italia; i rilievi del fornice, sono, invece, relativi alle benemerenze dell’imperatore nei confronti di Benevento. L’Arco, alto 15,45 m, a un fornice di 8,60 m, ha un’ossatura di blocchi di calcare ed un rivestimento di marmo pario.

Teatro Romano di Benevento
Piazza Ponzio Telesino
Telefono: 082429970 082447213

Databile tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C., sorge nella zona occidentale della città antica. Il monumento, la cui cavea misura circa 98 metri di diametro, è costruito in opera cementizia con paramenti in blocchi di pietra calcarea e in laterizio.

Castello di Montesarchio (Benevento)
Via Castello
Telefono: 0824834570

Al centro del colle che domina la città di Montesarchio sorgono il castello e la torre, che costituivano un complesso fortificato cinto da mura e da torri. Il Castello fu realizzato in epoca normanna, la sua presenza è documentata per la prima volta nello statuto di Federico II del 1241-1246. Di recente il Castello ospita la sede del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.

Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino a Montesarchio (Benevento)
Via Castello
Telefono: 0824834570

Il Museo è stato realizzato all’interno del corpo centrale del Castello di Montesarchio, struttura edificata in epoca normanna ma oggetto di continui rifacimenti fino alla metà dell’800. Della originaria struttura medievale si conservano integre solo le fortificazioni esterne databili all’epoca aragonese e ambienti ipogei utilizzati come cisterne. L’allestimento museale è dedicato alla storia e all’archeologia della Valle Caudina e si sviluppa per il momento in sei sale poste al primo piano dell’edificio.

Paleolab a Pietraroja (Benevento)
Via Civita
Telefono: 0824 868253 – 0824 21079

Ai margini orientali dell’Altipiano del Matese, il PaleoLab di Pietraroja nasconde un’esperienza emozionante: un magico ascensore capace di trasportare indietro nel tempo, in un passato lontano 100 milioni di anni, quando il Matese era una laguna tropicale popolata da pesci e rettili. Tra loro, anche un piccolo dinosauro: lo Scypionix Samniticus, per gli amici “Ciro”. Si tratta del primo esemplare completo di dinosauro rinvenuto in Italia.

Museo Archeologico dell’Antica Allifae ad Alife (Caserta)
Piazza XIX Ottobre
Telefono: 0823787005

Nel Museo sono raccolte le testimonianze relative alle varie fasi di occupazione umana nella zona, dalla preistoria, alle epoche preromana e romana, sino all’età medievale, rinvenute nel corso di recenti indagini archeologiche eseguite dalla Soprintendenza.

Area archeologica di Cales a Calvi Risorta (Caserta)
Strada Statale Casilina
Telefono: 0823652533

L’antica Cales sorgeva su un pianoro attraversato da importanti vie di comunicazione tra il Lazio e la Campania. Oggi si trova nella località che conserva il toponimo di Calvi Vecchia presso l’attuale comune di Calvi Risorta. Fu la prima colonia romana fondata in Campania, per la sua posizione strategica all’interno della regione. In età imperiale, Cales ebbe due edifici per spettacoli: il Teatro per le rappresentazioni sceniche e l’Anfiteatro per i combattimenti tra gladiatori. Oltre al teatro è oggi possibile visitare i resti piuttosto imponenti di due ampi complessi termali pubblici, e di un tempio, parte di un arco onorario, numerosi edifici privati.

Reggia di Caserta
Via Douhet, 2°
Telefono: 0823277111

Nel 1750 Carlo di Borbone (1716-1788) decise di erigere la reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli, ormai autonomo e svincolato dall’egida spagnola. Il progetto per l’imponente costruzione, destinata a rivaleggiare con le altre residenze reali europee, fu affidato, dopo alterne vicende, all’architetto Luigi Vanvitelli (1700-1773), figlio del più importante pittore di vedute, Gaspar Van Wittel, già attivo a Roma sotto Benedetto XIV nel restauro della cupola di S.Pietro.

Villa romana di Cellone a Cellole (Caserta)
Via Punta San Limato
Telefono: 08239721300815260292

La villa marittima di San Limato, le cui strutture superstiti sono in parte incorporate in una masseria settecentesca, costituisce un lussuoso esempio di edilizia residenziale suburbana di Sinuessa. La maggior parte degli ambienti ivi riportati alla luce è pertinente all’impianto termale. La villa presenta due settori separati da un corridoio: in quello meridionale vi sono alcune sale con rivestimenti pavimentali in mosaico e lastre marmoree; in quello settentrionale sono gli ambienti termali, con il frigidarium per i bagni di acqua fredda, caratterizzato da una pavimentazione a mosaico bianco e nero raffigurante animali marini; a Sud di tale ambiente si dispongono le sale riscaldate, il tepidarium ed il calidarium (per i bagni di acqua tiepida e calda). La villa testimonia la densa occupazione della Campania settentrionale da parte dei Romani a partire dal III secolo a.C. sino alla fine dell’età imperiale.

Museo Archeologico dell’antica Calatia a Maddaloni (Caserta)
Via Caudina, 313
Telefono: +39.0823.200065; +39.0823.403493 (Ufficio archeologico di Maddaloni
Orario: Chiuso temporaneamente (In allestimento)

Il Museo Archeologico di Calatia ha sede nel Casino dei duchi Carafa del ramo della Stadera, una delle più significative emergenze storiche della città di Maddaloni. I reperti che provengono in massima parte dalla necropoli, sono serviti per spiegare i momenti storici più salienti, modi, gusti e tendenze attraverso i secoli delle genti della piana campana, dai rapporti con il mondo coloniale alla romanizzazione. Sono stati scelti quattro temi principali: la viabilità antica, l’età arcaica, la figura della donna tra VIII e VII sec. a.C. e quella dell’uomo nel medesimo contesto storico. Il Museo è dotato di un parcheggio esterno di 1600 mq.

Area archeologica di Sinuessa a Mondragone (Caserta)
Via Padule
Telefono: +39.0823.972130 (Ufficio archeologico di Mondragone)

Della colonia marittima di Sinuessa, fondata, insieme a Minturnae, nel 296-295 a.C. presso l’attuale località Torre San Limato del comune di Mongragone-Cellole, recenti campagne di scavo sistematiche hanno portato alla luce numerose significative testimonianze: tratti delle mura in opera quadrata e della viabilità urbana ed extraurbana, nonché resti dei quartieri pubblici ed abitativi, tutti risalenti all’impianto coloniale originario, seppure interessati da successivi rifacimenti di epoca repubblicana (II secolo a.C.) ed imperiale (I secolo d.C.), in concomitanza con fasi di particolare sviluppo urbanistico ed edilizio.

Reggia di Carditello a San Tammaro (Caserta)
via-piazza:
Telefono: 0823277111 (centralino Soprintendenza)
Orario: Chiuso temporaneamente (Lavori di restauro conservativo, valorizzazione ed accoglienza del patrimonio storico culturale e naturale)

La Reale tenuta di Carditello o Reggia di Carditello, faceva parte di un gruppo di 22 siti della dinastia reale dei Borbone di Napoli posti nella Terra di Lavoro.

Anfiteatro Campano a Santa Maria Capua Vetere (Caserta)
Piazza I Ottobre, 1860
Telefono: 0823798864

L’anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere, il secondo in ordine di grandezza tra tali tipi di monumenti nell’Italia antica dopo il Colosseo (m 165 sull’asse maggiore, m. 135 su quello minore a livello dell’arena), fu innalzato tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. in sostituzione dell’arena meno capiente risalente ad età graccana.

Mitreo di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)
Vicolo Mitreo
Telefono: +39.8023.844206 (Ufficio archeologico di Santa Maria Capua Vetere); +39.0823.798864

Il monumento, un sacello dedicato al culto di Mitra, antica divinità di origine persiana, costituisce uno dei maggiori esempi tra i rari santuari mitraici con decorazione pittorica.

Museo Archeologico dell’antica Capua di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)
Via Roberto d’Angiò, 48
Telefono: 0823844206

Il Museo Archeologico dell’Antica Capua sorge nel cuore della città moderna, in un’area che nel corso dei secoli ha subito numerose trasformazioni. In età medievale fu innalzata, sul tempio capitolino della città romana, la Torre di S. Erasmo, citata da Erchemperto, un cronista longobardo. Utilizzata come fortezza da Longobardi e Normanni, la Torre divenne poi residenza dei monarchi svevi, angioini e aragonesi.

Museo dei Gladiatori a Santa Maria Capua Vetere (Caserta)
Piazza I Ottobre
Telefono: +39.0823.798864; +39.8023.844206 (Ufficio archeologico di Santa Maria Capua Vetere)

Annesso all’anfiteatro è il Museo dei Gladiatori dove, con innovative soluzioni espositive, sono stati per la prima volta presentati al pubblico gli elementi superstiti della decorazione dell’Anfiteatro Campano.

Teatro e Criptoportico romano di Sessa Aurunca (Caserta)
Via Aldo Moro
Telefono: 08239364550823936455

Il Teatro romano di Sessa Aurunca, portato alla luce e restaurato tra il 1999 ed il 2003, è uno degli edifici pubblici di età romana più imponenti scoperti sinora in Campania. Edificato sotto l’impero di Augusto, nel I secolo d.C., fu ristrutturato ed ampliato nel II secolo d.C., sotto Antonino Pio. Per la grandiosità di resti e la preziosità dei reperti rinvenuti, è la testimonianza tangibile della potenza e dell’interesse di Roma per la Campania e per Suessa in particolare.

Museo Archeologico dell’Agro Atellano di Succivo (Caserta)
Via Roma, 6
Telefono: 0815012701

Il Museo Archeologico dell’Agro Atellano è ospitato all’interno di un edificio di proprietà comunale; la struttura si data alla fine dell’800. Utilizzato come carcere mandamentale di Succivo, fu dal 1930 adibito a caserma dei carabinieri, successivamente destinato a Museo Archeologico. Il Museo fa parte della rete dei musei dedicati al territorio infatti vi sono esposti i  reperti provenienti dalla città di Atella, dalle necropoli e dal suo territorio.

Museo Archeologico di Teanum Sidicinum a Teano (Caserta)
Via Nicola Gigli, 23
Telefono: +39.0823.657302 (Ufficio archeologico di Teano)

Il Museo Archeologico è ospitato all’interno del complesso monumentale tardo gotico detto del “Loggione e Cavallerizza”, appartenuto alla famiglia Marzano ed edificato nel XIV secolo nell’area del castello alto medievale, con funzioni politiche e civili. L’edificio ospita oggi i reperti rinvenuti durante le campagne di scavo dell’abitato e del territorio di Teano, anticamente abitato dalla popolazione italica dei Sidicini, stanziato al confine tra il Lazio meridionale e il territorio dei Sanniti. Il percorso di visita si sviluppa in sette sale secondo un percorso cronologico e tematico che abbraccia circa tre millenni di storia.

Teatro romano di Teano (Caserta)
Via Pioppeto
Telefono: 0823657302

La città di Teano conserva uno dei più grandi teatri del mondo romano recentemente restaurato. Costruito nel II secolo per iniziativa di Settimo Severo e completato da Gordiano, era dotato di una cavea di 85m. di diametro. Decorato con tre ordini di colonne, capitelli, architravi e sculture. Nel basso medioevo il teatro fu interrato.

Grotta Azzurra Anacapri (Napoli)
Telefono: 0818370381
La Grotta Azzurra è una conosciutissima grotta situata nel comune di Anacapri, sull’isola di Capri in provincia di Napoli. L’antro ha una apertura parzialmente sommersa dal mare ed a seconda del ciclo delle maree l’accesso può essere più o meno complicato.

Villa Damecuta Anacapri (Napoli)
Via Amedeo Maiuri
Telefono: 0818370381
Orario: Chiuso temporaneamente

Situata sul promontorio di Anacapri, la villa romana del Damecuta era costituita da una lunga loggia porticata di 80 metri, che culminava in un ampio belvedere semicircolare, da un quartiere residenziale con sala triclinare all’estremità ovest, e da un altro nucleo abitativo. Sulle rovine della villa, danneggiata nel 79 d.C. dall’eruzione del Vesuvio e forse fin d’allora abbandonata, nel Medioevo, fu costruita una torre di avvistamento. Al di sotto della torre medioevale sono stati individuati i resti di un cubicolo, all’interno del quale è stato rinvenuto un torso maschile di statua, preceduto da un vestibolo e da un terrazzamento probabilmente realizzato con funzione di belvedere; verso ovest, sotto la loggia, si trovano due ampi ambienti di soggiorno. Il vasto pianoro che si estende alle spalle della loggia e del quartiere del belvedere conserva qualche traccia di pavimento a mosaico e condotti di canalizzazione.

c.d. Tomba di Agrippina a Bacoli (Napoli)
Via Spiaggia
Telefono: 0815233797
Orario: Chiuso temporaneamente (Per strutturazione e restauro)

In prossimità del mare sorgono i resti di una costruzione di epoca imperiale, nella quale la tradizione ha voluto riconoscere la tomba di Agrippina, madre di Nerone. In realtà il monumento è un teatro-ninfeo, parte di un’imponente villa marittima, andata distrutta.

Cento Camerelle a Bacoli (Napoli)
Via Cento Camerelle
Telefono: 0815233690 0815233797
Orario: Chiuso temporaneamente (Per ristrutturazione e restauro)

Costruite tra l’età tardo-repubblicana ed il I secolo d.C., il complesso di cisterne delle Cento Camerelle era noto tradizionalmente col nome di “Prigioni di Nerone”. Si tratta di un articolato impianto idrico appartenente ad una delle più suntuose ville di Baia di età repubblicana, quella dell’oratore Ortensio Ortalo, divenuta poi proprietà di Antonia Minore, mdre dell’imperatore Claudio.

Grotta della Dragonara a Bacoli (Napoli)
Via Dragonara
Telefono: +39.081.5235593 (assuntore di custodia); +39.081.5233797 (Ufficio per i beni archeologici di Baia)
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La Dragonara, una suggestiva cavità composta da 5 navate e una volta a botte sorretta da dodici imponenti pilastri, non è un luogo di culto come potrebbe apparire al primo sguardo, ma una grande cisterna per la raccolta dell’acqua. Completamente scavata nel tufo, fu realizzata in età augustea per servire le flotte militari o probabilmente la vicina Villa di Lucullo. Successivamente fu infatti annessa a quest’ultima e dotata di peschiere e ninfei. La cisterna è composta da grandi vasche ricoperte da cocciopesto che permettevano la depurazione delle acque piovane. La presenza di una fonte di acqua dolce fa supporre un’alimentazione diretta della cisterna. Nel Medioevo il sito era noto come Bagno del Finocchio viste le abbondanti coltivazioni che lo circondavano. Successivamente fu probabilmente utilizzata come luogo di sepoltura.

Museo Archeologico dei Campi Flegrei a Bacoli (Napoli)
Via Castello, 39
Telefono: +39.081.5233797 (Ufficio per i Beni Archeologici di Baia)

L’impianto ha origini romane, testimoniate oggi da mura in opus reticolatum, cisterne, Padiglione Cavaliere, costruzione merlata di base quadrata e dai pavimenti che ancora in parte testimoniano i gusti e gli stili romani. Nel corso degli anni il Castello è stato ampliato e fortificato per volontà dei sovrani, vivendo fasi alterne di fortuna e di abbandono. Nel secolo scorso, rientrato nelle competenze del demanio dello Stato, è stato inserito in un programma di riqualificazione. Oggi ospita il museo archeologico, che conserva reperti provenienti da Miseno, Baia e Pozzuoli. Interessante è la Raccolta dei gessi, composta da frammenti di calchi adoperati nel I-II sec. d. C. per la realizzazione di modelli di statue greche e romane più antiche.
Degna di nota è poi la ricostruzione del Ninfeo di Punta Epitaffio, al secondo piano, simile ad una grotta, con le statue di Ulisse e Polifemo, riemerse nel 1969 dal fondo marino, di Antonia Minore, madre di Claudio, della divinità Dioniso intento a giocare con la pantera e di una bambina, forse figlia dell’Imperatore. Ad arricchire l’esposizione l’allestimento di nuove sale dedicate ai recenti resti archeologici di Liternum, Rione Terra (unico attualmente visitabile), Cuma e Puteoli.

Parco archeologico di Baia a Bacoli (Napoli)
Via Sella di Baia, 22
Telefono: 0818687592

L’antica Baiae, famosa per la presenza di acque termali e per la bellezza dei luoghi, fu luogo di villeggiatura e di riposo dell’aristocrazia romana. Il suo parco archeologico, esteso su di una superficie di 40.000 mq e diviso convenzionalmente in cinque settori (Villa dell’Ambulatio, Settore di Mercurio, Settore della Sosandra, Settore di Venere), racchiude i resti di residenze patrizie e di impianti termali.

Parco monumentale di Baia a Bacoli (Napoli)
Via Bellavista, 37
Telefono: 08180413490815233797
Orario: Chiuso temporaneamente (Apertura al pubblico su richiesta)

Il Parco monumentale è una vasta area di grande valore paesaggistico all’interno della quale scavi recenti eseguiti sulla sommità della collina hanno messo in luce parte di una villa romana di età repubblicana. Gli edifici più antichi sono realizzati in opera pseudo-poligonale, costituita da grossi conci di tufo, e probabilmente appartengono ad una basis villae del II secolo a.C.

Parco sommerso di Baia a Bacoli (Napoli)
Piazza Alcide De Gasperi (centro visite)
Telefono: 08152337970815233797

L’area del Parco archeologico di Baia comprende resti imponenti di impianti termali e idraulici, le Cento Camerelle, la Piscina Mirabile, la tomba di Agrippina, il porto militare di Miseno, il teatro, le tombe monumentali: un patrimonio archeologico ineguagliabile.

Piscina Mirabilis a Bacoli (Napoli)
Via Piscina Mirabile
Telefono: 0815233199
Orario: Chiuso temporaneamente

Sacello degli Augustali a Bacoli (Napoli)
Via Miseno
Telefono: 0815235035

Teatro Romano di Miseno a Bacoli (Napoli)
Via Sacello degli Augustali
Telefono: 0818541469

Tempio c.d. di Diana a Bacoli (Napoli)
Piazzetta Alcide De Gasperi
Telefono: +39.081.8687592 (Parco Archeologico di Baia)

Antiquarium Nazionale e Villa Regina di Boscoreale (Napoli)
Via Settetermini, 15
Telefono: 0815368796

L’Antiquarium, istituito nel 1991 ed ospitato in un edificio costruito nelle adiacenze dell’area archeologica di Villa Regina, illustra, con l’ausilio di strumenti didattici, la vita e l’ambiente dell’epoca romana nell’agro Vesuviano particolarmente favorevole all’insediamento ed allo sfruttamento umano. Vi sono esposti numerosi reperti di ogni genere, rinvenuti spesso in eccezionale stato di conservazione sotto la coltre di cenere e lava vesuviana durante gli scavi effettuati, tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del Novecento, in alcune delle case di Pompei e nelle ville rustiche e signorili attestate in questa zona, i quali permettono di acquisire dati notevolmente precisi sul tenore di vita, sulle condizioni economiche, sugli usi e costumi degli abitanti di questo territorio in età romana.

Certosa di San Giacomo a Capri (Napoli)
Via Certosa
Telefono: 0818376218

La Certosa di San Giacomo è la costruzione storica più antica dell’isola di Capri, fu costruita infatti nel 1371 per volere del conte Giacomo Arcucci su un terreno donato dalla Regina Giovanna I D’Angiò.

Villa Jovis – Capri (Napoli)
Via Tiberio
Telefono: 0818370381
Orario: Chiuso temporaneamente

A Capri Tiberio aveva ben 12 ville, ma la principale era Villa Jovis, costruita nel I sec. d.C. sull’estremo promontorio est dell’Isola. Estesa su un’area di circa 7.000 metri quadri domina l’intero promontorio di Monte Tiberio e la conca che scende verso Cesina. La vista che si può godere dal lato nord abbraccia buona parte del Golfo di Napoli, spaziando dall’Isola di Ischia fino a Punta Campanella, mentre il lato sud affaccia sul centro di Capri.

Scavi di Stabiae a Castellammare di Stabia (Napoli)
Via Passeggiata Archeologica
Telefono: +39.081.8714541; +39.081.8575347

La Villa San Marco, così chiamata da un’antica cappella ivi costruita nella seconda metà del 1700, è una villa romana a carattere residenziale situata sul ciglio della collina, in splendida posizione panoramica. Esplorata in epoca borbonica, tra il 1749 e il 1754, è stata riscavata sistematicamente tra il 1950 e il 1962.
La Villa Arianna, così denominata per la grande pittura a soggetto mitologico rinvenuta sulla parete di fondo del triclinio, fu scavata quasi interamente tra il 1757 e il 1762, sotto la direzione dell’ingegnere svizzero Karl Weber. Lo scavo a quei tempi era condotto attraverso esplorazioni sotterranee che prevedevano solo il recupero degli oggetti e non anche l’indagine dell’intero contesto architettonico: pertanto, le suppellettili e gli affreschi meglio conservati venivano prelevati e inviati al Museo Borbonico presso il Palazzo Reale di Portici.

Scavi di Ercolano (Napoli)
Corso Resina, 187
Telefono: 0817324311

La città di Ercolano, già gravemente danneggiata dal terremoto del 62, venne distrutta dall’eruzione del Vesuvio (79 d.C.), che la coprì con un’ingentissima massa di fango, cenere ed altri materiali eruttivi trascinati dall’acqua piovana che, penetrando in ogni apertura, si solidificò in uno strato compatto e duro di 15-20 metri. Queste particolari circostanze che hanno portato al seppellimento di Ercolano, se da un lato ne hanno reso e ne rendono tuttora assai arduo lo scavo, dall’altro hanno permesso la conservazione di materiali altamente deperibili, come i papiri e gli stessi alimenti, sigillati nel fango secco. Questa sigillatura ha anche protetto materiali come il legno strutturale, che invece in presenza di ristagno d’acqua è più deperibile.

Teatro romano di Ercolano
Corso Resina
Telefono: +39.081.7324311, +39.081.7324327 (Ufficio Scavi di Ercolano)

Villa dei Papiri – Ercolano (Napoli)
Via Villa dei Papiri Ercolanesi
Telefono: +39.081.7324311; +39.081.7324327 (Ufficio Scavi di Ercolano)

Parco archeologico di Liternum a Giugliano in Campania (Napoli)
Via Circumvallazione esterna
Telefono: 081440166

Palazzo Reale – Appartamento Storico – Napoli
Piazza Plebiscito, 1
Telefono: 0815808111081400547 biglietteria – numero verde 848800288
La fondazione del Palazzo Reale di Napoli risale ai primi del 1600, quando i Viceré spagnoli di Napoli decisero di costruire, per sé e per i soggiorni del Re di Spagna, una residenza spaziosa e confortevole, ben diversa quindi, dai castelli fortificati nei quali avevano vissuto i Re angioini ed aragonesi. Il luogo prescelto si trovava accanto a Castel Nuovo, alla fine di via Toledo, verso il nuovo quartiere residenziale di Chiaia, a sud-ovest della città antica. Il progetto fu affidato dall’allora viceré, Fernando Ruiz de Castro Conte di Lemos, all’architetto Domenico Fontana, tra i più famosi architetti del tempo, proveniente dalla corte papale, che ispirò il suo disegno progettuale a canoni tardo-rinascimentali, già sperimentati a Roma, nella sua attività per Sisto V.

Area archeologica di Carminiello ai Mannesi – Napoli
Vico I Carminiello ai Mannesi
Telefono: 081440942

Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” – Napoli
Piazza Plebiscito, 1
Telefono: 081 7819111

Castel Sant’Elmo – Napoli
Via Tito Angelini, 22
Telefono: 0812294401 848800288

Certosa di San Martino – Napoli
Largo San Martino, 5
Telefono: 0039.081.2294541

La certosa di San Martino è tra i maggiori complessi monumentali di Napoli; costituisce, in assoluto, uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca insieme alla Reale cappella del tesoro di San Gennaro. Essa è situata sulla collina del Vomero, accanto a castel Sant’Elmo. Nel dicembre 2010 il decreto n. 851 del Ministero per i Beni Culturali emesso su proposta della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Napoli e provincia, ha dichiarato la collina su cui sorge la certosa “monumento nazionale”.

Complesso termale di via Terracina – Napoli
Via Terracina
Telefono: +39.081.4422220 (Ufficio Archeologi della Soprintendenza)

Il complesso termale di via Terracina, portato alla luce nel 1939 durante la costruzione della Mostra d’Oltremare, è situato all’incrocio tra l’antica via Puteolis-Neapolim ed una strada secondaria. L’edificio, articolato su più livelli, alimentato dall’acquedotto del Serino e costruito prevalentemente in opus vittatum e latericium, risale nel suo impianto originario alla prima metà del II sec. d.C.; ma subì nel corso del tempo molteplici interventi che ne hanno modificato l’organizzazione degli spazi. Sicuramente posteriori rispetto al nucleo originario sono: il corridoio d’ingresso, in epoca medievale adattato a cisterna, alcuni ambienti forse identificabili come tabernae, e la latrina.

Crypta Neapolitana – Napoli
Salita della grotta, 20
Telefono: 081/669390 e 081/2301030

La Crypta Neapolitana (o Grotta di Posillipo o Grotta di Virgilio) è una galleria lunga circa 711 metri[3] scavata nel tufo della collina di Posillipo, tra Mergellina (salita della Grotta) e Fuorigrotta (via della Grotta Vecchia), a Napoli. L’ingresso principale della grotta è ubicato all’interno del parco Vergiliano a Piedigrotta di Napoli, che conserva tra l’altro anche le tombe di Giacomo Leopardi e Virgilio.

Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo Nazionale, 19
Telefono: +39.081.4422149 (Punto informazioni del Museo); +39.081.4422111 (centralino)

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, uno dei primi costituiti in Europa in un monumentale palazzo seicentesco tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, può vantare il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia.

Museo del Novecento – Napoli
Via Tito Angelini, 22
Telefono: 0039.081.2294401

Il Museo documenta quanto realizzato a Napoli nel corso del Novecento, entro i limiti cronologici indicati, nel campo della produzione artistica; in particolare, da quanti si applicarono, in quegli anni, soprattutto o quasi esclusivamente, in pittura, scultura e in varie sperimentazioni grafiche. Per questo nuovo Museo, realizzato intenzionalmente e significativamente negli spazi del Carcere Alto di Castel Sant’Elmo, sono state selezionate ed esposte circa 170 opere realizzate da 90 artisti napoletani, con l’aggiunta anche di alcune presenze di artisti non napoletani, che con ruoli diversi furono attivi in citta’.

Museo della Ceramica Duca di Martina – Napoli
via Cimarosa, 77 / via Aniello Falcone, 171
Telefono: 0039.081.5788418

Il Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana di Napoli è sede di una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative. Comprende oltre seimila opere di manifattura occidentale ed orientale, databili dal XII al XIX secolo, il cui nucleo più cospicuo è costituito dalle ceramiche.

Museo di Capodimonte – Napoli
Via Miano 2
Telefono: 0817499111081749915 – 848800288

Il museo ospita le collezioni Farnese e borbonica che costituiscono i nuclei principali del patrimonio museale di Capodimonte. L’origine della raccolta Farnese si deve all’azione politica e alle scelte culturali di Alessandro Farnese (1468-1549), che, ancora prima di diventare papa col nome di Paolo III, aveva coltivato l’interesse per il collezionismo artistico e antiquario.

Museo di San Martino – Napoli
Largo San Martino, 5
Telefono: 0039.081.2294541

La Certosa di San Martino fu costruita a partire dal 1325 secondo il modello delle fondazioni certosine.
Il museo nazionale di San Martino fu aperto al pubblico a Napoli nel 1866, all’indomani dell’Unità d’Italia, dopo che la Certosa inclusa tra i beni ecclesiastici soppressi, fu dichiarata monumento nazionale.
Per volontà dell’archeologo Giuseppe Fiorelli gli ambienti furono destinati a raccogliere in un museo testimonianze della vita di Napoli e dei Regni meridionali (Regno di Napoli e Regno di Sicilia prima e del Regno delle Due Sicilie dopo).
Al museo, che si sviluppa su due livelli, si accede dai due chiostri della certosa.
Nella sontuosa chiesa barocca della Certosa di san Martino, il giorno della festa dell’Assunzione celebrata nell’immagine della Vergine Maria in gloria accompagnata in cielo tra nimbi di angeli, è prevista l’apertura straordinaria della Cappella dedicata all’Assunta.

Parco archeologico sommerso di Gaiola – Napoli
Discesa Gaiola, 27-28
Telefono: +39.081.2403235 (Centro visite)

Il Parco sommerso di Gaiola è una piccola area marina protetta di 42 ettari di mare che circonda le Isole della Gaiola nel golfo di Napoli e che si estende dal Borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi, istituita congiuntamente dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali nel 2002.

Parco di Capodimonte – Napoli
Via Miano, 4
Telefono: 0817410080 0815808278

Il bosco fu voluto da Carlo di Borbone nel 1734. Fu concepito inizialmente come riserva da caccia ma con il Re Ferdinando II delle Due Sicilie fu trasformato in giardino all’inglese, assumendo l’aspetto che conserva attualmente.

Parco e Tomba di Virgilio – Napoli
Salita della Grotta, 20
Telefono: 081669390

Il piccolo parco sito alle spalle della chiesa di S. Maria di Piedigrotta, nei pressi della stazione ferroviaria di Mergellina, racchiude una parte delle pendici orientali della Collina di Posillipo, dal nome greco pausilypon (“pausa del dolore”) dato alla splendida villa romana che sorgeva sulla collina, ad indicare la pace e la quiete qui esistenti. Il parco ospita monumenti rilevanti per la storia dell’area partenopea e la sua denominazione ha origine dall’attribuzione al poeta Publio Virgilio Marone (Andes, 70 a.C. – Brindisi, 19 a.C.) del sepolcro romano ivi presente.

Villa di Vedio Pollione – Napoli
Discesa Coroglio
Telefono: +39.081.2301030 (Cooperativa di servizio del Comune di Napoli)

Villa Floridiana – Napoli
Via Cimarosa, 77 / via Aniello Falcone, 171
Telefono: 0039.081.5788418

La Villa Floridiana, parco dell’estensione di circa otto ettari collocato sulla collina del Vomero in incantevole posizione panoramica sull’intero golfo, deve il suo nome alla duchessa di Floridia, Lucia Migliaccio, moglie morganatica del re Ferdinando I di Borbone.

Villa Pignatelli – Napoli
Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes

Riviera di Chiaia, 200
Telefono: 0039.081.7612356 0039.081.669675

La villa, costruita in stile neoclassico da Pietro Valente e Guglielmo Bechi (1826), fu acquistata nel 1841 dai Rothschild, la celebre famiglia di banchieri al servizio dei Borbone di Napoli, e nel 1867 ceduta ai principi Aragona Pignatelli Cortés. Donata allo Stato dalla principessa Rosina nel 1952, ospita mostre e concerti ed è sede del Museo del Principe Diego Aragona Pignatelli Cortés, costituito da opere d’arte e arredi devoluti insieme alla villa. Il museo accoglie anche parte della raccolta del Banco di Napoli, composta da opere di scuola napoletana dal ‘500 al ‘900.

Museo Storico Archeologico di Nola (Napoli)
Via Senatore Cocozza, 2
Telefono: +39.081.5127184 (Ufficio per i beni archeologici di Nola)

Ospitato in un convento canossiano, il museo espone oggetti dall’antica città etrusca di Nola, dal VII secolo a.C. all’epoca tardo antica.

Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina “Georges Vallet” – Piano di Sorrento (Napoli)
Via Ripa di Cassano
Telefono: +39.081.8087078 (Ufficio per i beni Archeologici della Penisola Sorrentina)

Il Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina, intitolato al famoso archeologo e studioso Georges Vallet ed ospitato nelle sale di Villa Fondi de Sangro, è nato dall’esigenza di accogliere la documentazione ed i risultati delle campagne di scavo effettuate nella Penisola Sorrentina per ricostruire le fasi di popolamento e di trasformazione di questo territorio dalla preistoria all’età romana nel contesto complessivo della Campania antica.

Scavi di Pompei (Napoli)
Via Villa dei Misteri, 2
Telefono: 08185751110818575347

Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti dell’antica città di Pompei antica, presso la collina di Civita, alle porte della moderna Pompei, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., insieme ad Ercolano, Stabiae ed Oplonti.
Gli scavi, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, sono una delle migliori testimonianze della vita romana, nonché la città meglio conservata di quell’epoca.

Anfiteatro Flavio – Pozzuoli (Napoli)
Via Nicola Terracciano, 75
Telefono: 0815266007

L’Anfiteatro Flavio è uno dei due anfiteatri romani esistenti a Pozzuoli e risale alla seconda metà del I secolo d.C. Oggi si trova a poche centinaia di metri dall’attuale linea di costa, nel centro di Pozzuoli, e dista pochi passi dalla fermata Pozzuoli della linea 2 della metropolitana di Napoli. E’ qui che secondo la tradizione avvenne il martirio di San Gennaro.

Anfiteatro Flavio e Tempio di Serapide – Pozzuoli (Napoli)
Via Serapide
Telefono: 0815266007

Ipogei del Fondo Caiazzo – Pozzuoli (Napoli)
Via Nuova Campania
Telefono: 08152660070815266007
Orario: Chiuso temporaneamente

Macellum – Pozzuoli (Napoli)
Via Serapide
Telefono: 848800288; dall’estero e dai cellulari tel. +39.06.39967050; +39.081.5266007 (Ufficio per i Beni Archeologici di Pozzuoli)
Orario: Chiuso temporaneamente

Necropoli c.d. di San Vito – Pozzuoli (Napoli)
Via San Vito
Telefono: +39.081.5266007 (Ufficio per i Beni Archeologici di Pozzuoli)
Orario: Chiuso temporaneamente

Necropoli di Via Celle – Pozzuoli (Napoli)
Via Celle
Telefono: 08152660070815266007
Orario: Chiuso temporaneamente

Parco archeologico di Cuma – Pozzuoli (Napoli)
Via Monte di Cuma, 3
Telefono: 0818040430

La città di Cuma è la più antica colonia greca d’Occidente, i suoi grandi templi di Apollo e di Giove, trasformati in chiese nel Medioevo, conservano testimonianze greche, sannitiche, romane e paleocristiane. Fuori della cinta fortificata della città sono la necropoli settentrionale e l’Anfiteatro del tardo II secolo a.C., uno dei più antichi della Campania.

Rione Terra – Pozzuoli (Napoli)
Via Sedile di Porta
Telefono: 848800288; dall’estero e dai cellulari: tel. +39.06.39967050; +39.081.5266007 (Ufficio per i Beni Archeologici di Pozzuoli)
Orario: Chiuso temporaneamente

Stadio di Antonino Pio – Pozzuoli (Napoli)
Via Campi Flegrei
Telefono: +39.081.5266007 (Ufficio per i Beni Archeologici di Pozzuoli)
Orario: Chiuso temporaneamente

Villa di Poppea – Oplontis – Torre Annunziata (Napoli)
Via Sepolcri
Telefono: 0818621755

Per scavi archeologici di Oplonti si intende una serie di ritrovamenti archeologici appartenenti alla zona suburbana pompeiana di Oplontis, seppellita insieme a Pompei, Ercolano e Stabiae dopo l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.: oggi l’area archeologica è situata nel centro della moderna città di Torre Annunziata e comprende una villa d’otium chiamata “di Poppea” e una villa rustica detta “B o di Lucius Crassius Tertius”.

Il parco archeologico di Eleia-Velia – Ascea (Salerno)
C.da Piana di Velia
Telefono: 0974972396

L’antica città di Elea, che deriva il suo nome dalla sorgente locale Hyele, fu fondata  intorno al 540 a.C. da un gruppo di esuli provenienti dalla città greca di Focea, nell’attuale Turchia, occupata dai Persiani. La città, nota nel V sec. soprattutto  per le figure di Parmenide e Zenone, fondatori della famosa scuola filosofica eleatica,  raggiunge un periodo di grande sviluppo in età ellenistica e in gran parte dell’età romana (fine IV a.C. – V sec. d.C., quando il suo nome viene modificato in Velia. Con il Medioevo l’abitato si ritira sull’Acropoli, dove viene costruito un castello.
Le strutture architettoniche della città antica sono immerse in una vasta area di macchia mediterranea e di rigogliosi uliveti costituendo uno splendido connubio tra archeologia e natura.

Museo Archeologico di Atena Lucana (Salerno)
Via S. Maria
Telefono: 09779050

L’Antiquarium espone, nei locali ottocenteschi dell’ex municipio, una selezione dei corredi delle necropoli in successione cronologica dal VII al IV sec. a. C., dalla ceramica con decorazione geometrica di produzione indigena ai vasi con decorazione a figure rosse di età lucana. Per l’età romana è possibile vedere un’imponente iscrizione realizzata sui basoli che pavimentavano il foro, statue e cippi funerari scolpiti ed iscritti di età repubblicana ed imperiale.

Area Archeologica in località S. Stefano di Buccino (Salerno)
Buccino

Museo Archeologico Nazionale “M. Gigante” di Volcei – Buccino (Salerno)
Piazza Municipio, 1
Telefono: 0828951815

Area archeologica del santuario di Hera alla foce del Sele – Capaccio (Salerno)
Telefono: 0828861440

Area archeologica di Paestum – Capaccio (Salerno)
Via Magna Grecia
Telefono: 0828811023

La città di Poseidonia venne fondata agli inizi del VI secolo a.C. da un gruppo di Achei provenienti da Sibari che presero possesso del territorio a sud del fiume Sele.
Le più antiche testimonianze di questa presenza sono state rinvenute nei santuari urbani, nelle tombe individuate nelle contrade di Arcioni e Laghetto, a nord-ovest e a nord-est della città e nel santuario di Hera Argiva alla foce del Sele.
Nell’area della città, fin dal suo sorgere, furono distinte nella fascia centrale di uso pubblico aree con diverse funzioni: due zone sacre, il santuario settentrionale e quello meridionale, con al centro lo spazio politico dell’agora sulla cui parte meridionale si imposterà il Foro di età romana.

Museo Archeologico Nazionale di Paestum – Capaccio (Salerno)
Via Magna Grecia, 919
Telefono: 0828811023 068412312

Il Museo archeologico Nazionale raccoglie gli eccezionali reperti provenienti dalla città e dal territorio di Poseidonia-Paestum: dalle suppellettili preistoriche ai corredi funerari della città lucana, dai resti architettonici e scultorei alle terrecotte.

Museo Narrante del santuario di Hera Argiva – Capaccio (Salerno)
Via Barizzo 29
Telefono: 0828.861440
Orario: Chiuso temporaneamente (Per ristrutturazione e restauro)

Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Badia di Cava dei Tirreni (Salerno)
Via Morcaldi
Telefono: 089345255

Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della media valle del Sele – Eboli (Salerno)
Via San Francesco
Telefono: 0828332684

Il Museo è ubicato nell’ex convento di San Francesco, complesso monumentale che risale al XIII  secolo e che è stato ampiamente rimaneggiato nel corso del XVI secolo.
L’allestimento è organizzato secondo criteri cronologici. La prima sezione è dedicata alle più antiche testimonianze restituite dal territorio ebolitano. La seconda è dedicata all’esposizione dei ricchi corredi funerari che, a partire dall’età del Ferro, dimostrano una sostanziale continuità di occupazione dell’insediamento di Eboli fino all’età romana, quando Eboli (Eburum) assume lo statuto di municipium.
Oltre alla documentazione relativa ad Eboli il percorso museale prevede una esemplificazione dei reperti rinvenuti nel comune di Campagna e ad Oliveto Citra.

Area archeologica di Minori (Salerno)
Via Capo di Piazza, 28
Telefono: 089852893

La Villa Marittima risale all’inizio del I sec. d.C. Dell’edificio, originariamente su due livelli, sono visibili solo alcuni ambienti ornati di stucchi e resti di affreschi organizzati intorno al viridarium, cinto da portico ad arcate. Interessanti sono, inoltre, il triclinium e le terme.
Sulla terrazza, corrispondente al piano superiore, è collegato l’annesso Antiquarium, che raccoglie pitture e materiale romano rinvenuto in altre ville della zona.
Le ricche decorazioni pittoriche del triportico e degli ambienti interni (III stile pompeiano), consentono di collocare l’impianto originario della villa nell’età giulio-claudia.

Area archeologica del teatro ellenistico-romano di Nocera Superiore (Salerno)
Loc. Pareti
Telefono: 081932052

Necropoli monumentale romana di Nocera Superiore (Salerno)
Loc. Pizzone
Telefono: +39 081.932052

Certosa di San Lorenzo Padula (Salerno)
Viale Certosa
Telefono: 09757745 0977552 0892573219

La Certosa di Padula, dedicata a San Lorenzo, fu fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino, Conte di Marsico e Connestabile del Regno di Napoli. L’Ordine certosino era stato istituito in Francia da San Bruno di Colonia, che nel 1084 fondò sul massiccio Chartreuse, presso Grenoble, il suo primo convento (da cui il nome dell’Ordine). Questa di Padula, con i suoi 51.500 mq., è una della Certose più grandi d’Europa e la prima ad essere fondata in Campania, seguita dalla Certosa di San Martino di Napoli e da quella di San Giacomo a Capri. La Certosa di San Lorenzo non ha conservato che a tratti il suo aspetto trecentesco; subì numerose trasformazioni nel corso dei secoli, specialmente nella seconda metà del secolo XVI e nei secoli XVII e XVIII (epoca di grande disponibilità economica dell’Ordine) durante i quali assunse l’attuale configurazione con le abbondanti decorazioni barocche. Il complesso monastico padulese crebbe di dimensione e di importanza nel corso dei secoli, fino al dominio Napoleonico, quando molti Ordini monastici vennero soppressi (Decennio Francese, anni 1806-1815). Fu allora che la Certosa di San Lorenzo venne saccheggiata e spogliata di gran parte dei tesori accumulati nei secoli: i quadri, gli ori, gli argenti, le statue ed i volumi della ricchissima biblioteca andarono dispersi. Al termine del periodo francese, i Certosini tornarono nel Monastero per alcuni anni, ma nel 1866, dopo un periodo difficile e piuttosto oscuro, si giunse alla definitiva soppressione, come stabilito dalle leggi del neonato Governo italiano.
La Certosa, pur dichiarata Monumento Nazionale dal 1882, è stata abbandonata per decenni ed utilizzata come carcere, lazzaretto, caserma, scuola e, addirittura, come campo di concentramento durante le due guerre mondiali. Dal 1982 la Soprintendenza ha intrapreso il lungo e complesso lavoro di restauro e rifunzionalizzazione degli spazi che ha ricondotto l’antica struttura all’originario aspetto; dal 1998 il Monumento è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

Museo Archeologico nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di frontiera” – Pontecagnano Faiano (Salerno)
Via Lucania
Telefono: 089383505

Parco archeologico urbano dell’antica Picentia – Pontecagnano Faiano (Salerno)
Via Stadio
Telefono: +39 089 383202

Antiquarium di Sala Consilina (Salerno)
Grancia Certosina, via Cavour
Telefono: 097522026
Orario: Chiuso temporaneamente (Per allestimento museale)

Museo Diocesano di Salerno
Largo Plebiscito, 10
Telefono: 089239126

Il patrimonio artistico del Museo Diocesano “San Matteo” comprende opere che vanno dal Medioevo al XX secolo.

Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno (Salerno)
Via Cavour 9
Telefono: 081 941451

La collezione permanente ospita i reperti archeologici venuti alla luce negli scavi archeologici condotti a partire dal 1970 nei territori di Sarno, San Marzano sul Sarno e San Valentino Torio, in un percorso espositivo che copre il periodo dalla preistoria al Medioevo.

Teatro ellenistico romano Sarno (Salerno)
Via Foce
Telefono: +39 089 5647 201

La struttura, il cui primo impianto risale al 100 a.C., subì profondi rimaneggiamenti in età augustea quando la scena fu trasformata con la costruzione di un nuovo proscenio in muratura decorato da pitture.
Dell’edificio, scavato durante gli anni Sessanta, si conserva, oltre all’orchestra, parte della cavea con i sedili della proedria (la prima fila riservata alle autorità) in blocchi di tufo, terminante ai due lati con sculture decorative raffiguranti una sfinge ed un leone alato.

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