Non solo bellezze naturalistiche e paesaggistiche: a Furore, un piccolo borgo in provincia di Salerno, famoso per il suo fiordo, angolo incantato della costiera amalfitana, sorge un piccolo presidio d’importanza storica per il mondo del cinema italiano: Villa della Storta, sede del Museo Permanente dedicato ad Anna Magnani una delle più grandi interpreti femminili della storia.
Attrice simbolo del cinema italiano, è particolarmente conosciuta per essere stata, insieme ad Aldo Fabrizi e Alberto Sordi, una delle figure preminenti della romanità cinematografica del XX secolo. Celebri le sue interpretazioni, soprattutto in film come “Roma città aperta”, “Bellissima”, “Mamma Roma” e “La rosa tatuata”, con quest’ultimo capolavoro che le valse un Oscar come miglior attrice protagonista.
Ebbene, l’aura di grande sagacia artistica di Anna Magnani rivive a Furore, la cui cultura è caratterizzata, come molti paesi della costiera amalfitana, dalla presenza di una cultura radicata in centinaia di anni di storia in connubio con elementi moderni ed innovativi, come il cinema.
Furore è stato anche un set cinematografico per numerosi film di Rossellini come “Il Miracolo”, girato tra Capo d’Orso, Maiori e proprio il Fiordo di Furore. Ebbene, una parte dell’Ecomuseo del Mare lì ubicato, precisamente “Villa della Storta”, accoglie il museo permanente dedicato ad Anna Magnani. Esso rappresenta un insediamento protoindustriale (cartiere, mulini, canali e torri piezometriche) del XVIII secolo, che si snoda lungo il tratto fociale del ruscello “Schiato” nel vallone di Furore, a monte del Fiordo. L’intero complesso è stato ristrutturato circa 10 anni fa e acquisito a patrimonio del Comune di Furore con fondi europei, a testimonianza dell’antica arte tipicamente locale del produrre carta, ricavandola dalla macerazione e dalla pestatura degli stracci. L’Ecomuseo si articola in: Cartiera Portello con foresteria e area di agricoltura biologica, Mulini delle Monache, Cartiera – Mulino Viviani con Aula Verde/erbario e Aula Azzurra, Spandituro, Calcara, Cappella di Santa Caterina, Monazzeni del Borgo dei Pescatori, Centro visite guidate e percorso botanico cartellinato e, come detto, Villa della Storta, appartenente ad Anna Magnani.
Al suo interno una mostra fotografica e di cimeli appartenenti alla vita artistica dell’attrice possono essere tranquillamente ammirati. Secondo quanto si apprende dai fatti, durante le riprese del film “Amore”, cominciarono ad arrivare la prime lettere di Ingrid Bergman che chiedeva un incontro con il regista scatenando la gelosia della Magnani. Si racconta che in uno dei ristoranti della zona, l’attrice lanciò addosso al regista un piatto di spaghetti.
Il film “Amore” fu frutto di una decisione di Roberto ed Anna di fare un altro lavoro insieme dopo “Roma, città aperta”. Il testo di quella lettera di Ingrid Bergman diretta a Rossellini in quel periodo rappresentò l’inizio della compromissione del rapporto tra la Magnani e Rossellini: “Caro Signor Rossellini, ho visto i suoi film ‘Roma città aperta’ e ‘Paisà’ e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire ‘ti amo’, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei”. Ingrid Bergman rappresentò l’inizio di una violenta gelosia di Anna che avrebbe definitivamente compromesso il loro rapporto.
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