Grande Progetto Pompei: lo stato di avanzamento dei lavori

Presentato lo stato di avanzamento dei lavori del Grande Progetto Pompei e le attività di tutela e valorizzazione messe in campo dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia.

A mostrare dati e progetti il Direttore Generale del GPP Giovanni Nistri e il Soprintendente Massimo Osanna che si sono mostrati ottimisti e soddisfatti di quanto ottenuto fino al 31 dicembre 2014.

“È necessario ricordare sempre che Pompei è il sito archeologico più esteso al mondo e che è costantemente esposto alle intemperie dal 1748 in gran parte della sua estensione territoriale di 44 ettari” queste le parole del Soprintendente Osanna in apertura della conferenza stampa all’Auditorium degli Scavi di Pompei, “pertanto bisogna spostare l’attenzione da troppo tempo puntata solo sui crolli, che quest’anno sono stati irrisori” e il GPP, il progetto di messa in sicurezza straordinaria dell’area archeologica, sta gestendo i vari progetti messi a cantiere che devono permettere di spostare l’attenzione dai crolli alle nuove attività. Nell’ambito del progetto di messa in sicurezza straordinaria dell’area archeologica il Soprintendente ha citato come di principale importanza alcuni risultati ottenuti nell’anno appena trascorso. In primis la riorganizzazione del personale, con l’inserimento di nuovi responsabili e gli addetti alla sorveglianza nell’area archeologica grazie al bando emanato dalla società in house Ales, che ha permesso la riapertura di 13 edifici su tutta l’area.

Tra i risultati ottenuti anche l’apertura del Teatro Grande con gli spettacoli estivi dell’Orestea, la Carmen e la Boheme che hanno dato l’assaggio di quella che sarà una grande stagione teatrale a partire dal mese di maggio fino a settembre 2015 con gli spettacoli diretti dal Maestro Veronesi.

Numerose le iniziative per il grande pubblico come le aperture serali del venerdì, la giornata europea del patrimonio e la giornata dell’archeologia e anche il grande concorso fotografico Wiki Loves Monuments che ha eletto Pompei sede per la nomina dei vincitori.

Il Soprintendente ha sottolineato come le mostre tenute all’estero non vadano considerate una mancata occasione per l’Italia che invece ne guadagna anche economicamente e ha dichiarato che il 2015 sarà un anno ricco di mostre sul territorio.

Osanna non smentisce la sua provenienza accademica puntando su un ampio settore di studi e ricerche messe in atto in questi mesi attraverso convenzioni con enti ed istituti internazionali. Recente è la conferenza tenuta dal Soprintendente a Piano di Sorrento, in cui ha esposto proprio una di queste convenzioni volte alla ricerca: il protocollo di intesa con l’Università di Roma La Sapienza, Napoli 2, l’Istituto Archeologico Germanico e il Politecnico di Bari per le ricerche sui Santuari di Pompei, già scavati ma in cui si approfondiranno le fasi precedenti al I secolo dopo Cristo e a cui fa seguito la mostra Sacra Pompeiana che si terrà al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

Numerose anche le operazioni di scavo connesse ad alcune concessioni ottenute durante il 2014, tra cui la necropoli di Porta Ercolano che ha documentato la presenza di una produzione vasaia e lo scavo nel Fondo Iozzino dove riemerge la Pompei pre-romana.

La Soprintendenza ha inoltre intrapreso la strada degli Open Data con la collaborazione della società Studiare Sviluppo S.r.l. che ha dato vita al Portale della Trasparenza, una piattaforma nella quale sono reperibili tutti i dati relativi agli interventi del GPP. Come ha ben ribadito Nistri “è ancora un prototipo che rende disponibili le informazioni economico-finanziarie ma è in via di miglioramento a cui il pubblico deve partecipare con eventuali suggerimenti sui disallineamenti”.

Fondamentali le attività di restauro nel piano delle opere: la Villa dei Misteri riaprirà alla fine di febbraio 2015 con un importante intervento su tutti gli apparati decorativi ed è in restauro anche il famosissimo mosaico del Cave Canem che ha subito un intervento di restauro con annessa attività di studio sulle provenienze dei materiali lapidei impiegati, la riapertura di alcune case come quella di Marco Lucrezio Frontone, Romolo e Remo e Trittolemo.

Altro accordo fondamentale è tra Mibact e Finmeccanica Spa per monitorare gli spostamenti di terra e strutture con tecniche avanzate che permetteranno di percepire immediatamente gli eventuali crolli.

È toccato invece a Giovanni Nistri enucleare i numeri legati al GPP “che è giunto a 96 milioni di euro lordi sui 105 milioni di assegnazione finanziaria prevista ma i conti definitivi si faranno alla fine, non è possibile tracciarlo ora”. I ritardi sono dovuti ai tempi tecnici burocratici relativi ai bandi, agli espletamenti delle gare più che all’effettiva messa in opera delle attività.

Restano ancora nel piano delle opere 16 interventi da mettere a bando di cui 10 sono stati affidati a Invitalia come Centrale di Committenza, su un totale di 53 interventi (su 55, due per problemi tecnici sono stati accantonati) 11 sono confluiti in altre progettazioni. Presentata anche la situazione economica con il dettaglio matematico dei ribassi che ha permesso una soglia di guadagno e un reimpiego di fondi per altre attività.

Nell’ambito del piano della sicurezza si rivolgerà attenzione alla bonifica dell’area e monitoraggio ambientale con attenzione alla presenza di amianto per la salvaguardia dei lavoratori e dei visitatori. Come accade per gli uffici della soprintendenza di Pompei e la biblioteca non accessibile da tempo, afferma Nistri “si attende la messa a bando del progetto afferente il restauro architettonico e strutturale di un gruppo di edifici all’interno del sito la cui destinazione progettuale sarà ospitare i nuovi uffici della soprintendenza, un progetto in corso di elaborazione e molto oneroso dal punto di vista economico e che si spera possa essere bandito a breve”.  

 

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