Bio, vegano e saporito: è… tutt’altro

Bio, Vegan e saporito, semplicemente “Tutt’altro”. La Campania, favolosa ed innovativa, anche a tavola grazie a Raul Pennino, dai fornelli di casa ad un’azienda vera e propria, a San Marcellino, in provincia di Caserta. Davanti ai fornelli di casa perché è da lì che tutto ebbe inizio. Senza una ricetta, solo con una piccola idea e una buona dose di pazienza e passione.

“A volte – spiega Raul Pennino – le cose semplici, soprattutto le storie, sono le più belle. E’ la storia di ‘Tutt’altro’ è cosi, semplice e genuina come i nostri prodotti. Mi sono avvicinato ai prodotti bio e vegani per una specifica esigenza personale. Essendo un soggetto allergico, cosa che ho scoperto di recente, avevo necessità di escludere dalla mia alimentazione determinati prodotti, soprattutto di origine animale. E da queste esigenze siamo partiti”.

E tra i fornelli di casa, che sono sempre stati una passione di Raul, è nata la ricetta di “Tutt’altro”: “Sì, proprio cosi. Ho provato e riprovato con l’intento di creare piatti e pietanze che il mio organismo potesse tollerare. Tra i fornelli della nostra cucina, e con il sostegno di mia moglie, è nato il nostro primo prodotto. Ed era buono e non solo per me”.

Famiglia e amici, un banco di prova inconsapevole. Ma la spinta va decisamente oltre: “Senza alcuno scopo, ma solo e semplicemente con la curiosità, sono andato oltre la soglia di casa mia. Ho preparato un ragù con il mio spezzatino e senza svelare niente a nessuno, lo abbiamo servito al pranzo domenicale. Il risultato mi ha sbalordito. Nessuno, ha notato il trucco e quando abbiamo svelato il segreto, ci abbiamo messo un po’ per convincere tutti che non avevano mangiato il classico spezzatino. Ero più che soddisfatto, non avevo più la carne, ma conservavo la tradizione”.

Un esperimento che, di lì a poco, si è allargato a macchia d’olio: “Il nostro primo pubblico, amici e famiglia, ci ha spinti fuori casa. Abbiamo proposto i nostri prodotti alla comunità vegana che conosciamo ed anche lì, con ancora più meraviglia, è stato un successo”. Piccoli passi per un prodotto, che all’epoca dell’esperimento non aveva neanche un nome e che era nato quasi per gioco. “Da li, il cerchio dei soliti amici, quelli di una vita, si è fermato ed ha iniziato a pensare e a fantasticare su quale strada intraprendere. Come e dove andare, insomma. Abbiamo iniziato dal nome, ‘Tutt’altro’. Noi non proponiamo alternative e sostituti della carne, noi proponiamo un altro alimento, a base di lenticchie, senza conservanti e senza addensanti. Tutto qui”.

Una ricetta, “semplice”, che ha un “quid” in più rispetto ai cosiddetti competitors: “25% di glutine. Ed è stata questa la sfida più grande. Il problema, in genere, per il target a cui fanno riferimento i prodotti bio e vegan è proprio l’alta percentuale di glutine, che rende l’alimento difficilmente digeribile. Con lavoro e tanta pazienza siamo riusciti a ridurla e a denaturare quella piccola percentuale che rende l’alimento ancor più digeribile”.

Un prodotto attento alla salute, dell’uomo e dell’ambiente, visto che tutti gli alimenti sono sterilizzati a 121° e che quindi non hanno bisogno di frigo per il trasporto da magazzino a punto vendita né per la conservazione. Le confezioni, sigillate, possono essere tenute per un anno fuori frigo. Quando il prodotto viene aperto, allora, possono essere conservati per max 3 giorni, ovviamente in frigo.

Tutt’altro può definirsi una storia folle? “Se follia – spiega Pennino – è investire quel poco che si può, in qualcosa a cui si crede fortemente e che si ama profondamente, allora sì, siamo undici folli”.

Le fondamenta di questa piccola e folle impresa sono le persone. Tutto parte da lì. Possibilità e speranze di una vita ed un futuro migliore, anche in paesi disagiati. Attraverso l’associazione “La torre preziosa”, infatti, questa speranza è stata portata sino in Africa, costruendo una scuola per bambini. Ed ora sotto con i prodotti ed il menù: “La nostra gamma di prodotti oggi prevede, burger, fettine, spezzatino e macinato, ma presto si arricchirà. Sono in cantiere tante novità, per quanto riguarda i salumi, ad esempio. E, con un pizzico di presunzione, vi diamo un piccolo consiglio culinario. Provate, una domenica, a sminuzzare sedano, carote e cipolle, magari di un orto non troppo lontano. Un filo d’olio, di olive buone, e non appena il trio sarà pronto unitelo con del buon macinato, ma non stiamo parlando di carne. Però – conclude Raul Pennino – non tentate paragoni. Assaggiate, è Tutt’altro”. 

a cura di Arianna De Martino

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