Trentottomila visitatori e più della metà giovani scolaresche si è conclusa la mostra La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe curata da Antonio Natali, Fabrizio Vona e Marta Onali, prima produzione culturale in un bene confiscato alla camorra.
Promossa dalla Galleria degli Uffizi (allora diretta da Antonio Natali), a sostegno del Comune di Casal di Principe, e prodotta da First Social Life, l’esposizione di 20 opere provenienti dalle collezioni della Galleria degli Uffizi di Firenze, del Museo di Capodimonte di Napoli, della Reggia di Caserta e del Museo Campano di Capua e scelte per il loro significativo legame col territorio che le accoglie, ha rappresentato innanzitutto una sfida basata su un patto di responsabilità sociale tra il mondo della cultura e della politica.
Gli studenti di 50 scuole hanno partecipato alle varie attività connesse all’esposizione, così come molteplici sono state le associazioni che hanno preso parte a questa prima start up di economia della conoscenza a Casal di Principe.
Più di 15mila studenti di tutte le età sono stati impegnati nei percorsi di didattica all’interno della struttura che oggi, invece, è Casa don Peppe Diana/Restart, dove le ambasciatrici e gli ambasciatori della Rinascita hanno “custodito” la mostra.
Numerosi i partner del progetto complessivo, che con il loro concreto contributo hanno reso possibile che le opere, patrimonio dello Stato e solitamente esposte in quattro importantissimi musei nazionali, fossero per sei mesi patrimonio anche di Casal di Principe e della sua rinascita.
First Social Life, che ne ha curato l’organizzazione e la produzione, esprime perciò la piena intenzione di proseguire l’impegno nel territorio, accompagnando e affiancando le ragazze e i ragazzi casalesi che nei mesi, con la loro capacità ed il loro impegno, hanno dimostrato che un altro modello economico è possibile: saranno individuati importanti e innovativi percorsi di formazione all’impresa, attraverso i quali sarà possibile generare un più ampio progresso sociale e civile. Negli interessi di First Social Life c’è la volontà di creare una rete responsabile con i partner, leader nel mondo della cooperazione, dell’impresa, dell’industria e della cultura, a sostegno di donne e uomini che nel lavoro e nella cultura potranno proseguire il cammino di riscatto della loro comunità.