L’Irpina Serpico del 1999 dei Feudi di San Gregorio (Sorbo Serpico – Avellino), il Terra di Lavoro 2011 dell’Azienda Galardi di Roccamonfina (Caserta), il Radici Riserva 2006 di Mastroberardino (Atripalda – Avellino) e il CampoRe 2011 di Terredora di Fiano (Avellino): sono questi i quattro vini campani inseriti nella lista dei migliori vini d’Italia scelti dalla redazione “Wine Spectator” per la quinta edizione di OperaWine.
Il Vinitaly di Verona, che quest’anno arriva al mezzo secolo di vita, si aprirà per la quinta volta con l’evento organizzato assieme alla squadra dei critici americani, ai quali è affidato il compito di stilare una lista di aziende (e dei loro vini) che rappresentino il vertice dell’Italia enoica.
La linea scelta è quella di affiancare aziende stranote a realtà meno conosciute.
Il totale fa 101 aziende, da tutte le regioni. Ad OperaWine si incontrano produttori, esperti e importatori: il vino italiano si mette in vetrina, pensando alle vendite oltre i confini, che nel 2015 hanno fatto incassare al settore 5,5miliardi di euro.