Il Museo Civico Raffaele Marrocco di Piedimonte Matese ha un nuovo direttore scientifico, l’archeologa Laura Del Verme.
Nell’ex convento domenicano di San Tommaso d’Aquino sono ospitati, tra gli altri, i reperti rinvenuti durante le campagne di scavo sui monti Cila e Monticello. Fu durante gli anni Venti dello scorso secolo che si rinvenne la statuetta bronzea del cosiddetto Corridore del Monte Cila, a cui l’archeologo Amedeo Maiuri dedicò un articolo nel ’29 facendolo conoscere al mondo. Ed è proprio con Maiuri che la Direttrice vorrebbe apporre la sua firma stilistica e professionale al museo di Piedimonte, proponendo una mostra dedicata al grande protagonista dell’archeologia italiana del Novecento.
La nomina a direttrice per la Dottoressa Del Verme giunge al termine di un bando di concorso che l’ha vista vincitrice dopo la valutazione finale del curriculum e resterà in carica fino alla conclusione della gestione commissariale, verosimilmente cinque mesi. È stata proprio la caduta della precedente amministrazione che ha determinato la chiusura del museo per circa due mesi, ma che è già pronto a ripartire in grande stile guidato dall’archeologa di origini cilentane e dalla lunga esperienza in musei, scavi e soprintendenze.
“Uno dei musei più antichi della Campania con una raccolta resa pubblica nel 1913 – spiega la Del Verme – ed esaltato negli ultimi anni dall’ottimo lavoro svolto che ha reso il Museo Civico una realtà imprescindibile del territorio. Pertanto resteranno assolutamente in linea con quanto fatto finora le attività da programmare per i prossimi mesi”.
Già a lavoro, dunque, la Del Verme che intende partire dall’ottimo lavoro svolto nel Museo, definito “virtuoso e vincente”, nonchè importante e valida realtà del territorio campano, grazie anche al supporto dell’associazione museale Am’arte. “Perché i piccoli musei devono puntare sull’unicità – spiega Laura Del Verme – essendo il paesaggio culturale italiano ricco di esperienze diverse che vanno promosse e divulgate; è sempre necessario puntare su ciò che è in grado di promuovere il territorio, individuarlo ed esaltarlo”, da qui l’idea di esaltare la storia e il ruolo del MuCiRaMa e delle sue collezioni attraverso un racconto che coinvolga Amedeo Maiuri, che la Del Verme ben conosce essendosi occupata in prima persona del premio a lui dedicato a Pompei. La mostra “Amedeo Maiuri. Da Rodi a Pompei. Una vita per l’archeologia”, è curata dalla Del Verme insieme con Umberto Pappalardo e Pio Manzo.
Nonostante l’incarico non sembra essere a lungo termine, la nuova Direttrice non intende fermarsi ma è già a lavoro per organizzare quelli che saranno gli eventi del periodo natalizio e la programmazione dell’esposizione, di un più ampio respiro, che porterà nuovamente Maiuri e Piedimonte a discutere insieme.