Oplonti stabile, Stabia esulta, Pompei supera i tre milioni di accessi, l’Antiquarium di Boscoreale in calo, trend in lieve crescita per Ercolano. Il 2016 appena concluso fa registrare 3.769.803 visitatori nei cinque siti della Soprintendenza Archeologica di Pompei.
Sarà l’effetto delle domeniche al museo (accesso gratuito la prima domenica di ogni mese), sarà la costante attenzione ed il susseguirsi di mostre ed eventi all’interno degli Scavi di Pompei, ma sembra essere stato un 2016 da ricordare per i cinque siti della soprintendenza, anche se con qualche distinguo.
Analizziamoli nello specifico:
POMPEI. L’annuncio del superamento dei 3 milioni di accessi era avvenuto già ad inizio novembre con un tweet del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. In totale nel 2016 sono stati 3.209.089 le persone che hanno visitato l’area archeologica a fronte dei 2.978.884 del 2015. Come ha commentato il delegato della Regione Campania al Grande Progetto Pompei, Mario Casillo: “Si tratta di un risultato che rappresenta di sicuro un traguardo importante. La strategia comunicativa, unità ad un miglioramento dell’offerta turistica con la riapertura delle domus hanno giocato un ruolo determinante. Ora dobbiamo puntare i nostri sforzi sulla buffer zone che insiste intorno al sito archeologico per garantire una rete di servizi in grado di intercettare un numero sempre crescente di turisti”.
La riapertura della Casa dei Vetti prima di Natale è stato solo l’ultimo appuntamento di una serie di eventi, ed il 2017 ha fatto registrare già sette mila accessi nel giorno di Capodanno (prima domenica del mese ad ingresso gratuito), dati che fanno ben sperare anche per l’anno in corso, al netto della bontà o meno dell’iniziativa dei accesso gratuito.
ERCOLANO. Cresce stabilmente il sito archeologico di Ercolano, nonostante la città non sia riuscita a conquistare il titolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2016 e 2017. Nel 2016 sono stati 437.107 i visitatori a fronte dei 410.069 del 2015. Il traguardo del mezzo milione di visitatori appare sempre di più un obiettivo in grado di essere raggiunto. Di sicuro le aperture straordinarie serali potranno giocare la loro parte.
VILLE DI STABIA. Villa Arianna e Villa San Marco sono senza ombra di dubbio la vera rivelazione del 2016. Il sito archeologico di Castellammare di Stabia fa registrare 60.239 accessi (52.861 nel 2015) e diventa il terzo sito in termini di presenze della Soprintendenza Archeologica, bisogna però ricordare che i siti stabiesi sono ad ingresso gratuito. “Un risultato incoraggiante e che ci fa ben sperare per il futuro – dichiara Antonio Pannullo, sindaco di Castellammare di Stabia. La nostra attenzione allo sviluppo culturale e turistico della città è costante e siamo consapevoli che solo con un’azione integrata è possibile raggiungere risultati importanti. Per quanto di nostra competenza continueremo come Amministrazione a promuovere tutte le attività di marketing territoriali utili per Castellammare. Allo stesso tempo consideriamo che l’accordo con la Soprintendenza per aprire il museo di Stabia potrà rappresentare un’ulteriore attrattiva. I dati dei visitatori confermano ancora di più il mio pensiero rispetto alla necessità di prevedere anche per le ville di Stabia il pagamento del ticket di accesso”.
OPLONTI – TORRE ANNUNZIATA. Tra i cinque siti è quello che fa registrare un sostanziale pareggio tra il 2016 e il 2015, sono solo 299 in più i visitatori (54.403 dell’anno appena concluso a fronte dei 54.104 del 2015). Ma chi si augurava che la mostra sugli ori di Oplonti, allestita a Palazzo Criscuolo, potesse favorire anche un aumento di accessi alla villa di Poppea resta sicuramente deluso. Nonostante la vicinanza delle infrastrutture (stazione Circumvesuviana e casello autostradale) quello che sembra mancare alla sito oplontino è un pieno sostegno da parte dell’Amministrazione Comunale. Manca, insomma, una visione di marketing territoriale che possa permettere alla città di fare quella rivoluzione turistica e culturale che in tanti si aspettano.
ANTIQUARIUM DI BOSCOREALE. Perde 289 visitatori rispetto al 2015 l’Antiquarium di Boscoreale che nel 2016 si ferma sotto le 9mila presenze (8.965 nel 2016 a fronte dei 9.254 del 2015), di sicuro la difficoltà di raggiungimento del sito, unito ad una parziale interdizione alla villa rustica che sorge accanto alle sale museali hanno influito. Per il 2017 ci si augura che l’apertura della stazione della Circumvesuviana “Antiquarium-Villa Regina”, unito all’apertura dell’auditorium che dovrà ospitare anche il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio possa rappresentare un elemento di maggiore attrattività per la zona.