Dal 22 marzo al 3 maggio 2019, la Reggia di Portici, uno tra i più splendidi esempi in Europa di residenza estiva della famiglia reale borbonica e della sua corte, ospiterà “Paesaggi Immaginari”, una mostra di arte contemporanea che vuole sottolineare la capacità della Natura di interagire con le sensibilità poetiche nella creazione artistica.
Un paesaggio è un visione, uno sguardo che, all’improvviso, riempie di meraviglia, di orrore o di curiosità. Cose di sempre, eppure mai viste, che in un attimo catturano, trascinano e fanno tracimare le emozioni.
Gli occhi si distraggono dai pensieri e immergono in una dimensione inaspettata nella quale si resta immobili: basta un secondo, la frazione di un attimo ed ecco che ci si ritrova immersi nel Mondo.
Questa visione ha sempre rappresentato per gli artisti un irresistibile desiderio di esprimere il proprio sentire: il loro sguardo rende immobile la meraviglia, eternizza l’attimo nelle loro opere.
L’arte si nutre e al contempo nutre il mondo, si meraviglia e meraviglia, si racconta e narra, si incuriosisce e si fa curiosa, coniuga l’uomo e il mondo, ricollega il cordone ombelicale tra noi e lo spazio, tra la mortalità degli uomini e l’eternità del cosmo.
Gli artisti in mostra si esprimono con stilistiche e tecniche diverse, ma in questo percorso espositivo sono accomunati dalla capacità di raccontare il mondo delle loro visioni stimolando nello spettatore la nascita di una nuova meraviglia dello sguardo.
La Reggia di Portici, posta alle pendici del Vesuvio, fu costruita nel 1738 per volere del re di Napoli, Carlo di Borbone, e della moglie, Amalia di Sassonia. Lavorarono alla sua realizzazione ingegneri, architetti e decoratori, da Giovanni Antonio Medrano ad Antonio Canevari, da Luigi Vanvitelli a Ferdinando Fuga; per la decorazione degli interni operarono, Giuseppe Canart, Giuseppe Bonito e Vincenzo Re, per il parco e i giardini Francesco Geri.
Il Sito di Portici si rivelò profondamente intriso di memorie sepolte: ad ogni scavo della terra qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei e ben presto formarono una delle raccolte più famose al mondo e diedero vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758, successivamente le collezioni di archeologia furono trasferite a Napoli e costituirono il nucleo dell’attuale Museo Archeologico Nazionale.
Il Sito Reale di Portici, oggi centro museale, è luogo in cui convivono l’anima archeologica e l’anima scientifica. Il parco, a monte e a valle dalla Reggia conserva spazi di flora mediterranea, coltivi, vivai di specie pregiate di grande interesse per gli studiosi, con i suoi squarci paesaggistici, rappresenta per il visitatore un’affascinante immersione nella natura.
Il percorso espositivo sarà aperto al pubblico, a ingresso gratuito, il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.30, il venerdì e il sabato dalle ore 9.30 alle ore 18.30.
Questi gli artisti partecipanti
Andrea Angeletti, Ariela Böhm, Mariangela Calabrese, Giancarlo Ciccozzi, Diana D’Ambrosio, Luigi Di Sarno, Rossella Liccione, Giovanni Mangiacapra, Stefania Marino, Tiziana Mastropasqua, Michele Mautone, Sanja Milenkovic, Miro Gabriele, Leonardo Pappone, Elisabetta Piu, Simona Sarti, Angela Scappaticci, Pasquale Simonetti, Sergio Spataro, Lisa Stefani, Stefania Vassura.