Qualcuno diceva che nella vita i numeri non sono tutto. Vero, ma per comprendere determinate dinamiche dell’esistenza sono piuttosto utili. Per questo esistono le indagini statistiche, che ci permettono di capire l’andamento, ad esempio, di alcuni settori dell’economia. Dall’agricoltura alle industrie, passando per il turismo, come nel caso dell’aumento di presenze degli avventori nella Costiera Amalfitana, le imprese e le banche. Se qualcosa, in ognuno di questi ambiti, sta andando bene o male, questo è possibile saperlo solo analizzandone i numeri. Ebbene, la stessa cosa accade per quanto concerne il settore del gioco nel nostro Paese. Perché a differenza di quanto si possa credere, agli Italiani giocare piace, tanto che il settore sembra effettivamente crescere anno dopo anno. Scopriamo dunque in maniera più dettagliata i numeri sul gioco d’azzardo in Italia.
I dati Istat e ADM sul gioco dal 2008 al 2020
I dati ufficiali, forniti da ISTAT e dal Libro Blu per il 2019, evidenziano come il volume d’affari del gioco d’azzardo nel nostro Paese sia aumentato in pochi anni di oltre 3 punti percentuali, passando dai 47,5 miliardi di euro del 2008 ai quasi 111 dello scorso anno. Gran parte di questo aumento è dovuto allo sviluppo del settore del gioco online, che ha contribuito alla crescita del settore generale con oltre il 33% del fatturato generale. In soli 3 anni, infatti, gli incassi sono passati dai circa 21 miliardi del 2016 agli oltre 40 del 2019, con prospettive ancora più importanti per quanto concerne il 2020 e il 2021. Solo nel primo semestre dell’anno passato, infatti, la percentuale di entrate in tutto il settore è aumentata di circa quattro punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019.
Gioco, i dati istat per tipologia di giochi
A livello fisico, che rispecchia circa il 74,1 percento degli incassi generali, un grande contributo, secondo quanto riportato dal resoconto dell’ADM, è stato dato soprattutto dagli apparecchi AWP e VLT, ossia le macchinette da bar e i videopoker, che, nonostante la diminuzione degli esemplari presenti nelle sale giochi e nei bar a causa dell’applicazione dell’articolo 1, comma 943 della Legge 28 Dicembre 2015, ha permesso all’Erario di riscuotere più del 50% dei guadagni totali del 2019. Le macchinette, poi, sono seguite dalle diverse lotterie (22%) presenti sul territorio e dalle scommesse sportive (13%). Enorme, poi, è stato il contributo del gioco online, che ha permesso allo Stato di incassare circa il 33 percento del totale, ovvero quasi 10 punti percentuali in più rispetto al triennio precedente.
I numeri del gioco in Italia, in quali regioni si gioca di più
Secondo i dati ISTAT sul gioco d’azzardo, i giocatori Italiani non sono uniformemente distribuiti sul territorio nazionale. La maggior concentrazione, infatti, si ha al centro-nord, con Prato come provincia regina in questo senso con circa 3000 euro di spesa annua a giocatore, mentre, ad eccezione di Lazio e Campania, al sud e sulle Isole Maggiori, specialmente la Sardegna, si hanno numeri sempre più bassi, con una media di spesa pro-capite che non supera i 1000 euro all’anno.
Numeri sul gioco in Italia: la curva è in crescita
Come visto, dunque, i numeri sul gioco in Italia sono in continuo miglioramento, anche a causa degli investimenti fatti dagli addetti ai lavori che permettono ai giocatori di rimanere a distanza dalle brutte sorprese, come possono essere truffe legate ai metodi di pagamento. Molti siti, inoltre, permettono di provare i diversi giochi a disposizione senza dover spendere un euro prima del tempo o consentendo all’utente di giocare senza dover depositare soldi in anticipo. Solitamente questo piace soprattutto a chi sia alle prime armi o a quei giocatori che vogliano provare a giocare senza dover sborsare nulla all’inizio, potendo anche consultare sul portale di riferimento la lista dei bonus senza deposito a disposizione. Questo, però, succede solo sui siti certificati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Quando su un casinò online è presente il bollino di ADM, ex AAMS, ecco che si ha la certezza che si tratta di una pagina sicura e con la quale si può interagire in totale tranquillità. Anche grazie al lavoro di sorveglianza dello Stato, dunque, i numeri del settore sono in crescendo e le prospettive di guadagno per l’intero comparto sembrano essere ancor più rosee per il 2021. Per saperlo, dunque, non ci resta che aspettare ancora qualche mese, con il report che verrà stilato nel 2022.