Il futuro dei videogiochi passa dall’intelligenza artificiale: ma come?

Negli ultimi 5 anni i videogiochi si sono trasformati da fenomeno di nicchia a vero e proprio settore dell’economia e dell’intrattenimento di portata globale. Le evoluzioni in campo tecnologico hanno permesso ai giochi di trasformarsi in vere e proprie opere d’arte e cultura e addirittura si parla di un possibile inserimento nelle prossime edizioni dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. E in un mondo che cambia di continuo l’ultima novità è già una realtà. Stiamo parlando dell’intelligenza artificiale, l’ennesima innovazione destinata a cambiare per sempre il modo in cui ci divertiamo e in cui ci approcciamo ai giochi. Proviamo a capire come e in che direzione si stanno muovendo gli sviluppatori.

Che l’intelligenza artificiale sia il futuro dell’intrattenimento si è capito benissimo durante l’ultimo CES di Las Vegas, la fiera internazionale che ogni anno propone le più importanti novità tecnologiche. Nella Sin City è stata proprio l’AI a farla da padrone dominando tutti i settori, e non soltanto quello del gaming.

Nello specifico comparto del gaming la parola d’ordine è machine learning. Ovvero la capacità delle macchine di imparare ed elaborare una quantità di dati e informazioni incredibili. Dati e informazioni che tramite l’intelligenza artificiale danno vita a comportamenti quanto più simili a quelli umani.

Va da sé che le possibili applicazioni nel mondo dei videogiochi siano praticamente infinite. Al momento l’AI si sta evolvendo. Se fin qui veniva sfruttata soprattutto per rendere credibili i comportamenti di nemici, mostri e personaggi non “giocabili” stiamo iniziando a vedere i primi mondi virtuali creati direttamente dall’intelligenza artificiale man mano che questa acquisisce informazioni.

E non saranno soltanto i videogiochi di ultima generazione a essere influenzati dalle evoluzioni dell’intelligenza artificiale. Anche nel mondo dei classici dell’intrattenimento come il poker e le slot machine l’AI è già una realtà consolidata. Due i modi principali in cui ne vengono sfruttare le potenzialità. Il primo è nella profilazione degli utenti. Nulla di scandaloso, anti-privacy o illegale. Semplicemente l’AI analizza le abitudini di gioco delle persone e offre loro suggerimenti sui giochi o sulle strategie da seguire. Il secondo è quello della risposta del banco o degli avversari virtuali alle mosse del giocatore. Risposte sempre più realistiche e “credibili”.

L’intelligenza artificiale non è in grado soltanto di migliorare le esperienze di gioco e di creare in autonomia mondi sempre più realistici. Questa tecnologia diventa fondamentale anche nello sviluppo e nelle creazione dei giochi stessi.

Innanzitutto l’AI è diventata imprescindibile per la realizzazione dei personaggi dei videogame. Le tecniche cinematografiche come il facial capture hanno creato un database infinito da cui le intelligenze artificiali “pescano” per creare mostri e individui che troviamo nei mondi virtuali.

In secondo luogo gli sviluppatori stanno iniziando a usare questa innovazione per testare le proprie creazioni. Nei test precedenti al lancio sul mercato di un videogioco, l’AI viene spesso sfruttata per trovare bug, imperfezioni e reazioni non coerenti nei personaggi. Una sorta di tester virtuale che ha spostato l’asticella delle prestazioni ancora più in alto.

Pochi ne sono consapevoli ma gli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale potrebbero aumentare notevolmente le tutele per gli appassionati di gaming. Ad esempio tramite l’applicazione di filtri che studiano le interazioni tra giocatori riconoscendo i comportamenti scorretti e i contenuti offensivi o che addirittura violano le leggi, oppure semplicemente garantendo il fair play delle partite, scovando gli utenti che cercano di barare sfruttando virus, bug nei giochi o programmi malware.

Chiudiamo la nostra rassegna con un esempio affascinante di quanto può spingersi in avanti l’intelligenza artificiale. L’azienda DeepMind, specializzata in tecnologie di AI ha recentemente sviluppato una tecnologia chiamata MuZero.

MuZero è un’intelligenza artificiale in grado di giocare a giochi abbastanza complessi anche senza conoscerne le regole. È già stata messa alla prova con discipline come il Go, gli scacchi e alcuni vecchi videogiochi Atari, ed è riuscita a imparare da sola a giocare, analizzando ogni aspetto del terreno e dell’ambiente di gioco e capendo molto velocemente dai suoi stessi errori. Sembra fantascienza ma il futuro è già qui.

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