Le attenzioni del Tesoro di Alì, una storia senza fronzoli di circostanza

Il romanzo di Ciro Lubrano Lavadera racconta di un tassista di Procida capace di far realizzare i propri sogni attraverso i ricordi

Il Tesoro di Alì è fatto di “attenzioni” ricevute e date, di segreti che si svelano, di ricette che si tramandano e si condividono, di Procida che va preservata, di sogni che si realizzano ed altri che seppur raccontati e quasi vissuti restano un qualcosa che bisogna ancora realizzare.

L’ultimo romanzo scritto da Ciro Lubrano Lavadera per Edizioni Fioranna, “Il Tesoro di Alì” è un libro in cui tutto gira intorno ad un tassista capace di far realizzare i propri sogni attraverso la forza del ricordo di coloro che lo hanno amato e le cui vite continua a indirizzare.

Una storia che viene raccontata S.F.D.C. (senza fronzoli di circostanza) per richiamare uno degli acronimi che inventa Alì e che l’autore ci fa conoscere, senza mai presentarcelo, nel corso del libro.

Se come dice Paul Cean “l’attenzione è la preghiera spontanea dell’anima”, in queste pagine l’anima di un’isola si racconta e si condivide. Avviene lo stesso anche con le ricette della tradizione procidana e non che si susseguono nel corso del racconto e che più che indicare un procedimento diventano “attenzioni” per far continuare a vivere il tesoro di Alì, per lasciar vivere ricordi di un tempo e non è detto che il tutto sia finito nell’ultima pagina di questo libro!

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