Ai piedi dei Monti Lattari: dal borgo di Castello a Lettere

Viaggio attraverso i fortini inespugnabili degli amalfitani tra cultura e religione

Itinerario creato per andare alla scoperta delle radici storiche del territorio, dalla sua nascita alla sua evoluzione. Percorribile sia in auto che in moto, risulta percorribile preferibilmente a fine luglio ma è adatto anche per gli altri periodi dell’anno: strade immerse nel verde, paesaggi collinari e golfo di Castellammare quasi sempre bene in vista. Bellissimo il colpo d’occhio che si può ammirare dalle torri del Castello di Lettere.

Per arrivare al Borgo di Castello abbiamo due opzioni: dall’Autostrada A3 Napoli – Salerno, uscire a Castellammare di Stabia e proseguire per Gragnano. Arrivati nel centro del paese, superata Piazza Aubry, mantenersi sulla destra e scendere verso Via del Presepe seguendo le indicazioni della Valle dei Mulini fino a Castello; oppure, appena usciti a Gragnano, imboccare la Strada Statale per Agerola per poi scendere, sulla sinistra dopo 1 Km in Via vecchia Sigliano, proseguire per Via Lo Grado e Via Nuova San Leone fino all’arrivo in Piazza Marconi. Tenersi sulla destra e salire seguendo le indicazioni per Lettere.

Gli attuali 300 abitanti del borgo di Castello traggono sostentamento dai prodotti tipici del posto: vino, olio, noci e ciliegie, quest’ultima protagonista di una sagra, molto sentita dalla popolazione, che si svolge prettamente all’inizio della stagione estiva. Vi si accede per mezzo di due strade carrabili che portano nell’antichissima piazza Cipresso, innanzi alla Chiesa di Santa Maria dell’Assunta. L’intero Borgo ha ben visibili ancora oggi robuste mura di cinta, che si articolano in vicoli stretti e suggestivi al tempo stesso.

Proseguendo per la Valle dei Mulini oppure salendo, da zona San Giuseppe a Gragnano, verso il Borgo di Castello, troviamo, nella piazzetta principale, la Chiesa di Santa Maria dell’Assunta. Alcuni studiosi ritengono che sia stata edificata tra il V ed il VI secolo. Inizialmente entro le mura di un antico borgo di epoca romana, subì molte trasformazioni soprattutto per mano degli amalfitani che, dall’839, lo fortificarono e resero polifunzionale. La Basilica è stata dichiarata Monumento Nazionale nel 1927.

Scesi dal borgo di Castello fino a Gragnano, si arriva in Via Benedetto Croce. Seguendo le indicazioni stradali che portano a Lettere, si arriverà a Casola di Napoli. Si percorre la SP16 in direzione Lettere fino ad arrivare in frazione San Nicola, zona sulla cui sommità è collocato il Castello di Lettere, di stratificazione romana: esso rappresenta il più importante esempio di fortificazione di tutta la Regione Campania. Fu costruito dagli amalfitani attorno al X secolo, per finalità difensive. Dopo un periodo di abbandono, che l’ha ridotto ad un rudere, è stato restaurato e reso visitabile.

Scesi dal promontorio su cui sorge il Castello, proseguendo verso il centro cittadino si arriva al Santuario di Sant’Anna, patrona della città. Edificata nel 1600, presenta numerosi richiami storici anche dal portale d’ingresso. In occasione della festività di Sant’Anna del 26 luglio, hanno luogo dei festeggiamenti che iniziano con l’intronizzazione della statua di Sant’Anna, momento tradizionale e scaramantico: l’acqua presente nella fonte battesimale, viene usata, fin dal Medioevo, per benedire le donne in dolce attesa; e la polvere di Sant’Anna raccolta con un fazzoletto bianco dai fedeli al momento dello spostamento della statua dalla nicchia all’altare maggiore per tenere lontano eventuali mali.

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