Nella Cappella Sansevero, una delle opere più affascinanti e misteriose di Napoli
In via De Sanctis a Napoli sorge la cappella di San Severo, chiamata anche Pietatella o Santa Maria della Pietà dei Sangro. Chiesa chiamata così perché nelle vicinanze, a Palazzo Sangro – tuttora esistente al civico 9 di Piazza San Domenico Maggiore, nella Napoli del ‘700 abitava il Principe Raimondo di Sangro.
Venne costruita come cappella della famiglia Sangro ed inizialmente era collegata al palazzo da un cavalcavia che però crollò agli inizi del ‘900. All’interno della cappella, precisamente al centro della navata, troviamo la celebre opera scultorea Il Cristo Velato, realizzata da Giuseppe Sanmartino e commissionata da Raimondo di Sangro. Inizialmente prescritta come semplice rappresentazione di Cristo avvolto nel sudario ma, osservandola anche superficialmente, risulta impossibile non essere assaliti da mille curiosità: prima tra tutte la straordinaria perfezione.
Il sudario trasparente che avvolge Gesù tralascia l’aspetto freddo e duro del marmo e dona quasi un’aura di effettiva realtà dell’opera. Mai un velo così perfetto è stato rappresentato così bene, tanto da superare maestri dell’arte scultorea come Canova e Michelangelo.
Ecco allora che viene lecito richiamare una leggenda che ruota attorno alla figura di Raimondo di Sangro, il quale, con le sue doti di alchimista, avrebbe saputo pietrificare un vero corpo, riuscendo così ad ottenere un’opera di inestimabile valore.
L’immagine, infatti, risulta così autentica che trasmette la sensazione che il Cristo stia, in quel momento, effettivamente dormendo e che quel sudario scivolerebbe via al primo alito di vento oppure non appena Gesù avrebbe emanato il primo respiro del risveglio.
Chiuso il martedì
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