Dal 2 giugno ingressi contingentati, percorsi differenziati e adozione di misure a garanzia dei visitatori
Dopo quasi tre mesi di lockdown a causa dell’emergenza coronavirus, a partire dal prossimo 2 giugno, il Parco archeologico dei Campi Flegrei si prepara ad accogliere quanti hanno voglia di tornare a frequentare i siti flegrei, per partecipare e vivere il ricco patrimonio culturale e naturalistico, con l’impegno di superare le criticità attuali e offrire momenti di piacevole fruizione. Saranno riaperti al pubblico il Parco archeologico di Cuma, il Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli e il Parco archeologico delle Terme di Baia.
Seguendo le disposizioni normative e le indicazioni relative al contenimento dell’epidemia, il Parco ha pianificato e organizzato un nuovo sistema di visita per rendere fruibile in sicurezza i propri siti. Saranno previsti ingressi contingentati, percorsi differenziati e adozione di misure a garanzia dei visitatori e per il rispetto dei comportamenti. Tutte le informazioni saranno opportunamente segnalate all’esterno e all’interno dei siti e attraverso i canali ufficiali di comunicazione del Parco (sito web e i canali social ufficiali).
Al centro di questa riapertura il Parco pone grande attenzione ai pubblici e alla comunità tutta. Per rendere accessibile il patrimonio e per soddisfare l’attesa delle famiglie che in questi mesi di chiusura hanno seguito con interesse il “#Parco4Family” (iniziativa proposta sui canali social e sul sito ufficiale) i siti proporranno una serie di azioni e attività al fine di accompagnare e raccogliere idee e proposte per costruire insieme un parco a misura di famiglia.
Il Direttore del Parco Fabio Pagano: “Dopo una lunga e intensa pausa che abbiamo vissuto spostando la comunicazione delle nostre storie sulle piattaforme social, con estremo piacere siamo pronti a riaprire i cancelli dei nostri siti e ad accogliere in sicurezza i desideri di tutto coloro che vogliono godere dal vivo la bellezza dei nostri luoghi.”