La Chiesa del miracolo: il Santuario della Sanità a Castellammare

Meta di pellegrinaggio dal ‘700, storia e descrizione di uno dei quattro santuari stabiesi

Il Santuario di Santa Maria della Sanità è una chiesa di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, situata nella frazione di Quisisana ed appartenente alla parrocchia della chiesa del Santo Spirito.

La struttura insieme a quella del Sacro cuore, della Madonna della Libera e a la Madonna di Pozzano fa parte di uno dei quattro santuari presenti a Castellammare di Stabia. Nel XIV secolo, nello stesso luogo era situata una chiesa dedicata a San Tommaso apostolo e Santa Maria Maddalena. Accanto alla struttura vi era un monastero delle suore di San Bartolomeo che nel 1583 venne spostato nel centro della città. Con gli anni la struttura cadde in rovina ma un’anziana signora, Maddalena di Capua, nell’aprile del 1717, decise di occuparsi di un muro interno della chiesa rimasto ancora in piedi sul quale era ancora visibile il dipinto della Madonna. La donna decise di pagare un bracciante agricolo affinché quotidianamente ripulisse il muro dalle erbacce e dai rovi.

Pregava costantemente dinanzi all’immagine ed accendeva un lumino per tenerla illuminata durante la notte. L’anziana poco dopo si ammalò gravemente ma raccontò di aver sognato la Madonna e di essere guarita miracolosamente pochi giorni dopo. Il vescovo, appurato il miracolo, iniziò una raccolta fondi per la costruzione di una chiesa dedicata a Santa Maria della Sanità. Il luogo subito divenne meta di pellegrinaggio per i fedeli. La struttura fu riedificata nel 1717, lo stesso anno fu consacrata e pochi anni doto venne eretta ad abbazia. Una seconda consacrazione avvenne nel 1908 in seguito ad alcuni lavori di ampliamento voluti dall’abate Pasquale Cecere con l’aiuto dell’architetto Catello Calvanico. Successivamente il vaticano concesse l’incoronazione dell’affresco della Vergine. Seguirono nuove opere di restauro a causa dei danni che la chiesa subì durante il terremoto dell’Irpinia. Il tempio fu riaperto nel 1991 dal Vescovo Felice.

L’entrata al santuario è posta ai lati della struttura e accanto all’ingresso principale è presente il campanile con sei capane. Sul portale d’ingresso, protetto da un cancello di ferro, vi è l’immagine della Madonna della Santità. La facciata della struttura è in stile gotico. All’interno della chiesa, che è a navata unica, è presente un pavimento di piastrelle maiolicate risalenti al secolo XVIII. Il soffitto presenta opere di Pietro Russo su disegno di Gaetano Cappa, mentre sull’altare maggiore troviamo una tela settecentesca raffigurante la risurrezione di Gesù.

Ai lati dell’altare vi è l’affresco di Santa Maria della Sanità, con corona d’oro e zaffiri, opera dell’orafo napoletano Vincenzo Catello. Nel tempio sono presenti varie lapidi, tra queste ricordiamo la maiolica sepolcrale dell’abate Giuseppe Cerchia.

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