I risultati del progetto PAUN di Databenc
Con la tappa conclusiva intitolata “PAUN: un passo nel futuro”, trasmessa in diretta da Villa Doria D’Angri di via Petrarca a Napoli, sede dell’Università degli Studi Parthenope, si è chiuso il roadshow del progetto PAUN (Parco Archeologico Urbano della città di Napoli) promosso da Databenc, il Distretto Ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali, con l’obiettivo di realizzare il prototipo di un Parco Archeologico Urbano della Città di Napoli attorno al sito archeologico di Piazza Municipio e applicare al patrimonio archeologico la “smart innovation”.
Nel corso dell’evento, i curatori e i referenti di aziende e istituzioni partner del progetto hanno presentato al pubblico i risultati conseguiti a fronte degli obiettivi prefissati. Nell’ambito del progetto, è stata realizzata una piattaforma in grado di gestire numerose informazioni, dall’intervento di scavo archeologico fino a quelle generate da ricerche specialistiche sul degrado materico a causa di agenti naturali. Inoltre, sono state sviluppate parti legate alla fruizione dei più giovani dei beni culturali, con l’utilizzo di linguaggi e strumenti come i social network e i videogiochi, ricostruendo tramite realtà aumentata e virtuale l’esperienza dell’antico porto e delle sue navi.Tra le attività che hanno suscitato maggiore attenzione nel corso del roadshow, l’innovativo drone in grado di analizzare il fondo del mare di Napoli con un ecoscandaglio e ricostruire immagini tridimensionali georeferenziate mediante telecamere in grado di mettere in risalto reperti sommersi e vestigia di antiche ville romane del I e II secolo A.C.
Sono state attivate, inoltre, piattaforme e iniziative per la valorizzazione dei beni culturali come Databenc Education ed Edubba che vedono il coinvolgimento degli studenti.
Il responsabile scientifico del progetto Alfonso Santoriello ha detto – “Questo evento finale rappresenta un lungo percorso comune di condivisione di conoscenza, organizzata e messa a sistema attraverso tecnologie che consentono di far interagire competenze erroneamente ritenute distanti tra loro. Il percorso continua con monitoraggio, conservazione, e tutela. Il vero aspetto vincente è l’obiettivo di comunicare, valorizzare e far fruire il patrimonio culturale”.Il presidente del CdA di Databenc Diego Mascolo ricorda che “lo scavo di Piazza Municipio è tra i più importanti attivi in Europa e Databenc ha messo a disposizione tutti i dati a chiunque voglia utilizzarli anche a distanza”.
Il consigliere delegato alla Digitalizzazione e ICT della Regione Campania Mario Casillo spiega che “visitare musei in maniera virtuale ha spinto le persone a visitarli poi dal vivo. Il progetto mira a mettere insieme beni culturali e potenzialità tecnologiche, un mix vincente per la regione con il patrimonio più grande d’Italia, che ci spinge a essere ambiziosi e a crescere come protagonisti e leader nel mondo”.
Il docente di Ingegneria Elettronica dell’UNISA Francesco Colace ha detto – “L’idea di fondo è digitalizzare i dati in rapporto al contesto di riferimento oggetto di studio, sia inserendoli fisicamente nei formati standard del Ministero sia tramite geolocalizzazione, che è uno dei valori aggiunti del progetto, grazie al WebGIS”.