Discesa Cacciottoli: un pezzo di Procida a Napoli

Quella scala che un tempo veniva utilizzata da contadini e massaie


Napoli è detta la “città obliqua” per la presenza di numerose scale che la attraversano da cima a fondo e permettono agevolmente di muoversi dalla parte alta verso il centro storico e viceversa. Alcuni di questi percorsi sono notissimi, altri invece son meno conosciuti ma ricchi di fascino e soprattutto storia.

C’è un percorso che permette in poco più di quindici minuti di arrivare dal Vomero, precisamente partendo da Piazza Immacolata, fino a Montesanto: è la seicentesca Discesa Cacciottoli. Per scoprire il perché di questo nome ci viene in soccorso Carlo Celano, che nella sua “Notizie del bello e del curioso dell’antica della città di Napoli”, quando parla dei casali collinari, ci riferisce che qui esisteva un casino con una villa, posseduto da una ricca famiglia di origine Procidana, i Cacciottoli appunto, che costruirono su questi terreni il loro luogo di delizie e svago. La scala serviva per raggiungere le proprietà. 

Scendere per questi larghi gradini in basalto, significa fare un salto nel tempo, quando veniva utilizzata dai contadini o dalle massaie. Un lungo muraglione in tufo accompagna il viaggiatore da un lato, dall’altro si aprono invece numerosi giardini e resti di antiche ville anche se, a dirla tutta, l’urbanizzazione di Napoli è arrivata fin sopra la collina ed in alcuni punti è evidente. Gli orti che hanno ospitato riposo e spensieratezza di signori e nobili, oggi hanno lasciato il posto ad enormi palazzoni residenziali. Ma nonostante cemento, verande e garage, si riesce ancora a godere di un panorama davvero mozzafiato.

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