La quarantena ai tempi del Covid-19 in Cilento: “Un posto bellissimo da vivere”
“I miei figli mi guardano straniti. Per loro vedermi a casa in questi periodi dell’anno è impensabile” – Donatella Tardio, guida turistica della Regione Campania, ci racconta la sua quarantena in Cilento non troppo diversa da quella dei suoi colleghi. Tante visite cancellate e un tempo sospeso che al momento non trova una via d’uscita, almeno nell’immediato. “Il blocco delle attività per noi è arrivato prima degli altri. Da quando si è deciso di sospendere le gite scolastiche poi è stato un rapido susseguirsi di cancellazioni avvenute in un periodo durante il quale il carico di lavoro per ognuno di noi iniziava a essere sempre maggiore” – afferma Donatella.
Da Paestum, Donatella ci racconta di giornate trascorse a “leggere, studiare, migliorare le lingue, per fortuna la tecnologia ci viene in soccorso in questo caso. Il nostro è un ambito dove davvero non si smette mai di imparare e di conoscere e quindi non possiamo rilassarci più di tanto. Anche se manca il rapporto quotidiano con i turisti, così come mi manca l’area archeologica di Paestum”.
Per la guida turistica da questo “brutto momento” bisognerà però uscire con qualche consapevolezza in più: “oggi nell’immaginario collettivo la guida turistica è assimilato a un hobby, non è assolutamente così e forse è arrivato il momento di prevedere un nuovo inquadramento professionale, così come per altre professioni nell’ambito del sistema culturale italiano”.
E intanto dal vivere slow del Cilento, Donatella ci lancia un invito: “a scoprire o riscoprire quest’angolo della nostra regione, venire a scoprire questi angoli remoti e soprattutto lasciarvi affascinare da una realtà quotidiana completamente diversa dai ritmi frenetici che si registrano in altre parti”, forse i ritmi più lenti e una maggiore consapevolezza di quello che abbiamo intorno saranno i cardini della società post-covid 19.