
A Napoli la Casa Museo dell’artista partenopeo famoso in tutto il mondo
Nascere è un dono, come il talento. Rinascere è un privilegio concesso solo ai grandi. E di rinascita dobbiamo parlare se si pensa che, dopo un secolo, si ritorna a parlare di lui con passione e rinnovato amore. E lui è Enrico Caruso, tenore napoletano, il più grande di tutti i tempi. Un mito sprofondato indegnamente nell’oblio e ritornato oggi alla ribalta su un palcoscenico, sotto la luce dei riflettori, acclamato dal suo pubblico.
Il suo palcoscenico è Napoli, la sua città natale, finalmente pronta a celebrarlo degnamente a 100 anni esatti dalla sua morte. Beh, meglio tardi che mai! È il caso di dirlo! Napoli può finalmente mostrare al mondo intero che non dimentica i suoi figli e che Lei non è sempre ingrata matrigna. La città può svegliarsi da un lungo sonno e trasformare finalmente un sogno in realtà. Quale sogno? Realizzare un museo dedicato al grande tenore lì dove cominciò la sua vita.
È il sogno di tre napoletani doc Armando Jossa, Raffaele Reale e Gaetano Bonelli, rispettivamente Direttore artistico, Presidente e Direttore del neonato Casa Museo Enrico Caruso inaugurato in quel dei Santi Giovanni e Paolo. Qui, al civico n. 7, nacque da umile famiglia e visse i primi anni della sua vita il tenore più famoso al mondo. Il progetto della Casa Museo è stato perseguito, con tenacia ed un pizzico di follia, da questi tre “moschettieri impavidi” che hanno affrontato non poche difficoltà ma che già programmano nuovi lavori di restauro e l’apertura di un caffè letterario, luogo di incontro e scambio dove far viaggiare, come musica, il mito del grande tenore.
Ne gioverà un quartiere, da troppo tempo umiliato, ne gioverà la città che può annoverare, tra i tanti, un altro straordinario museo, ne gioveranno gli appassionati di lirica, carusiani e non, ne gioverà un popolo intero al quale viene restituito il suo passato glorioso. Con Caruso Napoli fu protagonista nel mondo. Gli Stati Uniti e il Sudamerica lo accolsero come un eroe. E proprio dagli Stati Uniti, grazie al contributo di Guido D’Onofrio e Aldo Mancuso, dall’Enrico Caruso Museum di Brooklyn, provengono alcuni importanti cimeli che, oltre a lettere, fotografie, dischi arricchiscono la raccolta del Casa Museo.
Uno spazio d’amore di 45 mq. Lì dove tutto nacque e dove nulla potrà mai più morire.
Contatti
Direttore “Casa Museo Enrico Caruso”, Gaetano Bonelli – tel. 3404844132.