Le pizze sociali di Francesco Varnelli realizzate con i prodotti delle cooperative sociali
Cipolla di Montoro, salsiccia di maialino casertano, pomodorini gialli e rossi, fiordilatte di Agerola e sul cornicione in uscita un olio aromatizzato allo zafferano made in Campagna, il tutto accompagnato da un cocktail che ha “un gusto al sapore di libertà” perché realizzato con un vino asprino maritato pioppo prodotto su un terreno di Casal di Principe confiscato ai Casalesi.
Sono questi gli ingredienti della pizza sociale proposta dalla Pizzeria Varnelli di Pompei, che nasce da una sinergia tra cooperative sociali impegnate nel terzo settore e afferenti a Banca Etica, che sta portando avanti il progetto “Pizza Pride” con l’obiettivo di integrare privati e progetti sociali.
“Sono rimasto entusiasmato da un prodotto naturale, senza marchio importante, e per questo ho deciso di inserire tra i prodotti che utilizziamo per le nostre pizze alcuni proposti da una serie di cooperative sociali impegnate sul territorio della Campania” – spiega Francesco Varnelli, titolare dell’omonima pizzeria.
Un cibo “buono, pulito e giusto”, che guarda con attenzione alla sostenibilità ambientale, che va d’accordo con l’ambiente ed offre un riscatto umano e sociale, come da anni avviene a Casal di Principe, grazie all’impegno di NCO – Vitematta che sui terreni confiscati ai Casalesi produce una linea di vini di qualità e tra questi un vino Asprino che sarà utilizzato come base dei cocktail che accompagneranno la pizza sociale.
Vitematta, come ci spiega Giuseppe Pagano è il frutto della “contaminazione tra profit e no-profit che ha scaturito un aumento della produzione di bottiglie passate da 2.000 ad 80mila con un forte radicamento all’estero oltre che essere presente nei tanti ‘pacchi alla camorra’ portati in giro per l’Italia. La cosa più bella è fare rete con il territorio e raccontare la storia di un territorio con le sue bellezze”.
Ed è proprio la storia di un territorio e delle sue bellezze quella che racconta la Cooperativa sociale R-Accogliamo di Campagna, in provincia di Salerno, che, come ci racconta Teresa Giuseppe “ha la sua sede in un ex monastero risalente al 1600 d.C. che apparteneva all’ordine dei frati Camaldolesi e si occupa essenzialmente di Agricoltura Sociale con tantissimi prodotti agricoli coltivati tramite agricoltura biologica ed a km0”. E’ proprio nel paese celebre per la Chiena che viene prodotto lo zafferano elemento fondamentale dell’olio aromatico utilizzato da Varnelli per la sua nuova pizza, insieme ai pomodorini e alle cipolle prodotte e commercializzate dalla Coop Stalker nata 16 anni fa per inserire nel mondo del lavoro persone con disabilità mentali, recuperando prodotti e sapori del territorio.
I prodotti delle coop sociali trovano spazio nell’ampio menù della pizzeria e saranno utilizzati anche per la Margherita con datterino e in quella al tonno di Cetara, fiordilatte di Agerola, pesto di pomodorini e olive nere. Insomma difficile non trovare la pizza più adatta ai vostri gusti.