
Nel borgo di San Salvatore,un percorso per gli appassionati di trekking e di passeggiate
Il Territorio di Vico Equense per la sua posizione tra mare e montagna, per il suo patrimonio storico culturale e sentieristico, è come un forziere al cui interno ci sono gemme dal valore inestimabile custodite e tutelate da persone che amano la propria terra in maniera viscerale.
Il mio andare lento e rispettoso in luoghi incontaminati e non, della Penisola e Costiera, mi fanno ‘scoprire’ bellezze paesaggistiche legate all’operato dell’uomo, che hanno cambiato in alcuni contesti il paesaggio rendendolo agli occhi dell’escursionista unico.
La storia del Sentiero di Mario è stata voluta da un camminatore in tempi passati. Siamo in uno dei borghi più caratteristici di Vico Equense chiamato San Salvatore, più di mezzo secolo fa nonno Mario dopo il lavoro si recava nel suo appezzamento di terreno a circa 5km da casa per coltivare e curare le sue piante e gli alberi da frutto. Nel bosco di leccio, carpino e macchina mediterranea in un luogo ameno e conosciuto solo ai locali nonno Mario custodiva il suo scrigno, protetto da una falesia di 90 metri e da un muro a secco di oltre 5 metri frutto dell’ingegneria naturalistica e dalla sapienza di una manovalanza ‘dimenticata’.
Un lotto di terreno di quasi 4mila metri quello di nonno Mario raggiungibile solo per via pedestre, dove il trasporto delle materie prime avveniva solo a spalla e mosso non solo dalla forza ma dalla dedizione e passione. Più di cinquant’anni di cammino ripetuto anche più volte al giorno hanno temprato le ginocchia e la schiena di nonno Mario, ma anche il sentiero percorso sotto il peso di ogni benedizione di madre natura. Una storia che si è fermata solo quando il fisico di Mario stanco ma appagato da anni di cammino lento e meditativo non gli ha permesso di raggiungere più il suo scrigno di bellezza.
Lasciare il passo agli altri è stato lo scopo e l’insegnamento di Mario, ricambio generazionale che ha fatto un salto e raccolto con lo stesso spirito ed entusiasmo dal nipote Gaetano Russo. Uno ‘schiaffo’ a chi dice che le nuove generazioni sono distanti dai valori passati. La voglia di ripercorrere lo stesso tracciato e di non far morire né il ricordo del nonno e la terra presa in eredità, ha dato vita ad un progetto di recupero del sentiero e valorizzazione dell’area. Fiero chi scrive di aver appoggiato l’idea di Gaetano Russo di dedicare al nonno il sentiero e di trasformare il lotto di terreno in un oasi di pace.
Nasce così il Sentiero e L’oasi di Mario, un percorso per gli appassionati di trekking e di passeggiate completamente immerso nei profumi e nei colori della macchina mediterranea. Attualmente il sentiero è percorribile sia in solitaria partendo dalla frazione di San Salvatore seguendo la segnaletica oppure accompagnati da guida Escursionistica. L’oasi è un luogo dove poter trascorrere attimi di quiete con la possibilità di organizzare il proprio picnic con l’aiuto di Gaetano Russo e la moglie Carmela, persone cordiali ed appassionate della natura.
Il territorio di Vico Equense non finisce mai di stupire, scrigno di bellezze paesaggistiche, e di valori che si tramandano da generazioni, storie autentiche e genuine camminano su sentieri di montagna. In ogni attimo di felicità dell’uomo ce sempre un pezzo di natura dentro. Dove si dice che tutto è straordinario bisogna conoscere e percorrere il sentiero di Mario
a cura di Luca Coppola