Valeria Buonomo si improvvisa regista con l’aiuto dei colleghi, per esaltare e mettere a fuoco le eccellenze del territorio
“Ho immaginato un limone del mio giardino che, staccandosi dal suo albero, sfumava creando un’ immagine del territorio, tutto allora è stato chiaro: dovevo far parlare la mia terra, ne sentivo la mancanza, e dovevo farlo attraverso i gesti di chi è sua voce appassionata: le guide turistiche” – queste le parole romantiche e poetiche di Valeria Buonomo, che ha scelto di realizzare con l’aiuto di colleghi ed amici, il video “Io Sono Campania”.
“E’ stato per noi guide un periodo duro per l’assenza di contatto con il territorio con la gente. Noi siamo il nostro lavoro, io Valeria, non so essere altro. Ho avvertito un vuoto in questi mesi e desideravo colmare questa esigenza. Non so utilizzare bene gli strumenti tecnologici, ma ho capito che il video poteva essere un mezzo di comunicazione del proprio sentire”.
E difatti così è stato. I sentimenti si sono tutti palesati attraverso l’unione di quelle immagini trasmesse e quella melodia che le accompagna. Valeria si è letteralmente improvvisata regista, per amore della sua Regione, trascinando con sé, in questa splendida follia, i suoi compagni di viaggio.
Nel video si alternano fotografie di Massimiliano Tesone e Concetta di Tuoro, istantanee di Napoli e della Campania e i volti delle guide turistiche del territorio. Uomini e donne che attraverso un semplice gesto, un sorriso dolce o uno sguardo ammiccante, sembrano volerti invitare a scoprire la loro terra.
“Il prodotto finito – come ci spiega Valeria – ha delle lacune importanti, mancano diversi siti, ma ho dovuto improvvisare. Anche la scelta della musica non è casuale, il Valzer Dmitri Shostakovich, mi ha stregata al primo ascolto, l’ho trovato subito adatto in quanto ha questo suono più cadenzato che ben si sposava con i movimenti dei protagonisti”.
Nonostante tutto, il messaggio sembra essere chiaro: la guida turistica deve essere il mezzo per la scoperta del territorio, da qui la scelta video “di sfumare” sulla persona e di mettere a fuoco il luogo in questione o il monumento.
Il video è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Quovadisnapoli.
