
Un piatto di antica tradizione, dal sapore dolciastro ma, allo stesso tempo, delicato
Isola che vai, polpetta che trovi. Carnevale è alle porte e noi invece di chiuderle, ci dirigiamo naturalmente ai fornelli. Se poi si frigge, ancora meglio.
È risaputo che le polpette sono un secondo piatto a base di carne amato da tutti, quelle che vi proponiamo, sono di “origine” ischitana.
L’etimologia del termine polpetta non è molto chiara. C’è chi sostiene che essa derivi dal francese “paupière”, che significa palpebra, perché durante la loro preparazione si effettua un movimento delle mani simile a quello della palpebre, quando si chiudono per proteggere gli occhi. C’è chi invece sostiene che la parola derivi da “polpa”, ovvero il tipo di carne che nell’antichità veniva utilizzato per questa pietanza.
Quello che differenzia le polpette ischitane da quelle napoletane, è la presenza dell’uva passolina e della cannella, ingredienti che conferiscono al piatto un sapore dolciastro ma, allo stesso tempo, delicato.
Un piatto di antica tradizione, che generalmente viene preparato in grandi quantità, perché saporito da mangiare anche il giorno dopo. Gli ischitani le chiamano “la polpette di Carnevale” e da buongustai, anche loro dopo averle mangiate, non resistono all’immancabile “scarpetta” con il pane. Un rito d’obbligo per chi nel piatto non vuol lasciare proprio nulla.
Le nostre polpette vanno fritte senza farina e senza pangrattato e con l’utilizzo di un solo uovo. Un grazie allo chef Giovan Giuseppe Pilato, originario di Ischia, per averci reso partecipi dei ricordi della sua infanzia, fornendoci la gustosa ricetta.
A voi, non resta che indossare il grembiule e friggere. Buon appetito da ecampania.it!
Ingredienti 4 quattro persone
700 gr di carne di manzo
300 gr di carne di maiale
Mollica di pane casereccio
1 solo uovo
1,5 di salsa di pomodori
Formaggio grattugiato qb
70 gr di uva passolina
50 gr di pinoli
Sale aglio e prezzemolo qb
Cannella mezza bustina
Olio extra vergine d’oliva
Preparazione
Unire in un recipiente le carni macinate, la mollica bagnata e strizzata, l’uovo, l’uvetta, i pinoli, il formaggio, la cannella, prezzemolo e sale. Amalgamare per bene, formare le polpette, farle rosolare in una padella con aglio ed olio extra vergine d’oliva.
Preparare da parte un soffritto a base di pomodoro con sedano, carote e cipolla. Aggiungere un pizzico di zucchero in base all’acidità del pomodoro utilizzato. Far bollire per 15 minuti. Calare le polpette nel pomodoro e far cuocere lentamente per circa 20 minuti.