Convegno culturale e religioso di Libera Rappresentanza a Nola
Sarà un convegno di spessore culturale e religioso quello che si terrà presso la chiesa dei Santi Apostoli, in via San Felice, a Nola, nella giornata di sabato 28 marzo, a partire dalle ore 16:00. Tema centrale “La fede universale in Dio secondo il filosofo Giordano Bruno e il principio della Resilienza”. Ad organizzare l’evento l’associazione “Libera Rappresentanza”.
La location è una chiesa di antichissima fondazione, esempio concreto dell’influenza artistica barocca in Italia. La decorazione, risalente al ‘700. “Il nostro carattere è prettamente popolare. Vogliamo coinvolgere i cittadini, confrontarci, essere presenti – Girolamo Foti, presidente dell’associazione Libera Rappresentanza. In Italia, abbiamo avuto diversi esempi di movimenti nati in seno al popolo; noi ci riteniamo tali. Agiamo in modo no profit e con un atteggiamento totalmente super partes. Vogliamo essere la famiglia dei lavoratori, delle lavoratrici. Degli studenti, degli operatori della Difesa e della Sicurezza. Preferiamo parlare al cuore della gente”.
Foti spiega che volontà è porre in auge temi quali “povertà, lavoro, diritto alla casa, solidarietà e sicurezza. Ci ispiriamo alle idee della fede universale in Dio del filosofo Giordano Bruno ed al principio della resilienza, in linea con il nostro logo. L’Araba fenice rappresenta, infatti, la nostra civica rivoluzione culturale che affonda le sue radici nel nome Libera Rappresentanza”.
L’associazione Libera Rappresentanza si pone l’obiettivo di “frammentare il sistema vigente nel quotidiano di ognuno di noi, vivere e abbattere quel maledetto albero di fico sterile che non produce frutti e che distrugge la vita, il futuro dei giovani. Con le nostre cravatte arancioni ed i fazzoletti azzurri vogliamo giungere in tutta Italia col fine ultimo di cambiarla, senza voler nulla in cambio”.
Durante i lavori verranno premiati i primi dei cinquanta cittadini che nel corso del biennio 2020/2021 riceveranno dall’associazione il titolo di ambasciatori a vita della “resilienza”.