
Il comico e scrittore napoletano impegnato tra nuovi progetti teatrali e pagine da raccontare
“Per scrivere qualcosa di comico devi esserci portato, lo devi sentire. Io ho iniziato a tredici anni, a scuola ho riscritto tutto il codice stradale in maniera umoristica, inventando segnali diversi e bizzarri. Uno dei miei prof lo vide e la cosa prima lo lasciò interdetto e poi lo divertì molto” – Lello Marangio, umorista napoletano si racconta con limpidità e semplicità ad ecampania.
“Il mio primo colpo di fulmine, l’ho avuto con Paolo Villaggio, per me un grande maestro – continua – lo vidi che ero solo un bambino al Maurizio Costanzo Show mi incuriosi troppo e chiesi a mio padre di avere il suo libro. Fui letteralmente folgorato”
Raffaele Marangio, per tutti Lello, ormai da 30 anni scrive testi comici per il teatro, cinema, cabaret e per la televisione. Ha scritto e scrive tutt’ora testi per numerosi artisti fra cui Peppe Iodice, Paolo Caiazzo, Lino Barbieri, I Ditelo Voi, i Teandria, Nello Iorio, Enzo Fischetti ed altri. Per il teatro da anni collabora con Lucio Pierri.
“Abbiamo scritto ben cinque commedie insieme, la pandemia ha portato frutti in questo senso, difatti durante il periodo di “reclusione” abbiamo lavorato ad altri due progetti, che spero possano vedere la luce quanto prima, insieme anche a Francesco Procopio. Uno di questi si chiamerà Nella vecchia pandemia”.
Attori e comici sono stati di grande compagnia per tutti noi in questo tempo incerto, mesi duri che hanno segnato senz’altro anche loro, le loro famiglie ed i loro cari, chi dell’ironia ne fa un vero e proprio stile di vita. Marangio ha realizzato e preso parte al programma Peppy New Year con il simpaticissimo Peppe Iodice, suo grande amico. Appuntamenti che hanno divertito molto il pubblico, tanto che – Lello ci confida – c’è in cantiere un progetto per far si che la collaborazione con Canale 21 vada avanti.
“Peppe l’ho incontrato molti e molti anni fa. Io ho cominciato con Telegaribaldi, con Canale 34 insieme ai Ditelo voi. C’è stato un aneddoto che mai dimenticherò e che poi è diventato la prefazione di un mio libro. Io facevo l’autore di rete e tutti i comici passavano da me per confezionare il pezzo della serata, un giorno venne lui. Quella sera in trasmissione c’era Peppino di Capri, sfidai Iodice e gli scrissi una battuta da fare al nostro ospite, per stuzzicarlo. Il mio amico mi stupì ed esclamò in diretta: “Peppì sono quarant’anni che canti Champagne, ma l’hai mai fatta un ecografia al fegato?”. Da allora più di dieci spettacoli abbiamo condiviso insieme”
Lello Marangio ha pubblicato diversi volumi: “Aritmie Teoriche” che raccoglie i testi di 4 delle sue commedie; nel 2017 “Nel suo piccolo anche Marangio s’incazza”. Nel 2019 ha pubblicato “Al mio segnale scatenate l’infermo” Libro disabilmente comico, una sua autobiografia con il quale parla della disabilità in maniera comica e cioè da un ottica completamente diversa che è quella dell’ironia. Un testo esilarante edito dalla Casa Editrice “Homo Scrivens” con il quale ha vinto il premio Lucio Rufolo per la letteratura umoristica. Nel 2020 ha pubblicato sempre per “Homo Scrivens” il suo nuovo libro dal titolo “Una Lunghissima Giornata di Merda” che sta avendo un clamoroso successo di vendita e con il quale Lello Marangio ha vinto il Premio Charlot per la Letteratura Umoristica per il 2020.
“Ho provato a mettere insieme la disabilità e l’ironia e ne è venuto fuori un detonatore esagerato, qualcosa di divertente. Nel corso degli anni ho sentito troppo spesso parlare della disabilita in maniera drammatica, io ho provato a raccontarla in maniera ironica, a modo mio. Adesso ho finito di scrivere il nuovo libro Il mercatino di Roccagioiosa (Venghino signori, venghino), sempre edito da Homo Scrivens un paese di fantasia, all’interno del quale vengono raccontate le storie degli ambulanti, circa sono 50 personaggi che si intrecciano con una giornata di mercatino… giovedì”
Un’idea piuttosto bizzarra, mi viene da pensare durante la chiacchierata con Lello, sembra di essere in una fantasia di Stefano Benni, quel gran genio.
“Io abito ad Arzano, ma pratico nuoto a Scampia ed ogni volta che vado lì, vedo questo mercatino della zona che mi ha ispirato troppo. Bhe si, la storia si muove e cresce in un mondo piuttosto surreale, che molto si ispira a quelle raccontate dal “Lupo”. Lui molti anni fa aveva una rubrica di satira su Panorama , io mi recavo di volta in volta da un parente che aveva l’abbonamento per conservare tutti i ritagli di giornale”
A questo punto la mia curiosità cresce, sia per quanto concerne le nuove commedie, ma soprattutto per il libro. Non ci resta che sperare in una nuova primavera culturale, tu Lello, intanto, spicciati.