
Uno dei romanzi più famosi dell’autrice, pubblicato nel 2014, edito Einaudi
Una stella cometa apre. Una stella cometa chiude. Nasce una bambina e sarà luce nella vita della mammana. La luce è nel suo nome, Lucina, levatrice, è lei la nostra protagonista.
La mammana, titolo intrigante quello Antonella Ossorio, il libro è considerato uno dei suoi romanzi più famosi, pubblicato nel 2014.
Napoli 1800, una città inquieta e che “ribolle” preparandosi ai violenti moti del 1848. Un romanzo non solo storico ma anche antropologico, capace di definire una società ed un popolo chiuso tra pregiudizi ed antiche superstizioni.
Con la sua scrittura attenta e precisa, Antonella Ossorio è capace di restituirci l’immagine di una città superstiziosa, spesso ostile, imbrigliata tra i suoi tanti pregiudizi, incapace di accogliere chi nasconde un inconfessabile segreto. Eppure, difficoltà ed invidie verranno superate da ciò che muove il mondo e tutte le cose: l’amore. Un amore non ostentato ma che tesse lentamente la sua robusta ossatura attraverso le sue forme infinite: amore per un figlio, per un uomo, per la natura, per un amico, per un animale. E l’amore è sentimento inquieto come la città, cercato, rubato, negato, respinto.
Napoli fa sempre da sfondo con i suoi personaggi e le sue realtà. La città è “sublime e imperfetta”, “esuberante e chiassosa”, “regina e lazzara”, “dolente e indomita”, “brulicante di vita” costringe a fare i conti con il proprio passato ma anche con il nuovo inaspettato presente.
275 pagine, edito da Einaudi: si legge tutto d’un fiato.