
Lavori promossi dall’Associazione Dimore Storiche insieme a Ferrarelle e il Museo Cappella Sansevero
“Un’occasione di festa che sansices la fine di un lavoro che per la prima volta è stato fatto tutti insieme”. E’ visibilmente soddisfatto Alberto Sifola, dell’Associazione Dimore Storiche Italiane sezione Campania presentando il restauro dell’imponente macchina quattrocentesca costituita dal portale marmoreo e dai battenti lignei della dimora che Diomede Carafa, primo conte di Maddaloni, fece costruire entro il 1466 lungo il decumano inferiore della città greco romana.
La conclusione dei lavori è stata salutata da una sobria manifestazione tenutasi all’interno del cortile del Palazzo che sorge lungo la centralissima via San Biagio dei Librai nel cuore del centro storico di Napoli e che ha visto la partecipazione di tutti gli attori protagonisti di questo importante restauro.
Lavori che, come affermato da Michele Pontecorvo di Ferrarelle spa “rappresentano la dimostrazione di un crowdfunding più semplice ed efficace. Mai come in questa occasione abbiamo rintracciato una unità di intenti e obiettivi da parte di tutti i soggetti chiamati a partecipare al restauro. Questo ha permesso di poter concludere i lavori in poco tempo. Siamo davvero soddisfatti del risultato ottenuto”.
A promuoverne il restauro è stata appunto la sezione Campania dell’Associazione Dimore Storiche Italiane con l’appoggio dell‘Amministrazione Condominiale del Palazzo e l’importante contributo di Ferrarelle spa oltre che del Museo Cappella Sansevero relativamente all’intervento sui battenti.
I lavori di restauro sono iniziati nel febbraio del 2018 e hanno riguardato il portole ligneo, decorato da dodici formelle elegantemente intagliate e dipinte con gli emblemi araldici della famiglia Carafa.
Nell’aprile 2018 l’Associazione Dimore Storiche ha promosso anche il restauro del portale marmoreo, uno dei primi esempi di struttura architravata di stile ionico nella Napoli del Quattrocento, avvalendosi del contributo del Rotary, una realtà associativa particolarmente attiva nel recupero del patrimonio artistico. Altri contributi sono venuti da Petrone Group, M. Cilento e fratello, EX-J nonché dall’avvocato Giancarlo Nocera e dall’arch. Fiorella Mainenti.
L’intervento “corale” che ha visto la partecipazione di realtà diverse ma tutte sensibili alla tutela del Patrimonio artistico territoriale, si è svolto sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli che si è avvalsa della collaborazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro.
La progettazione dell’intervento è stata curata dagli architetti Aldo Benvenuto e Sotiris Papadimitriou mentre il restauro conservativo è stato realizzato dalla ditta Dafne Restauri di Agata Finocchiaro e Michele Gargiulo affiancati dalla ditta MA.CO.RE’ per la parte marmorea.