Un piatto semplice e nutriente per il consumo del pane raffermo
E’ il pane raffermo l’ingrediente principale della Panorra, un’antica pietanza casertana e preparata a Recale in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate.
In una cucina come quella contadina, che non contempla nessun tipo di spreco, la Panorra entra di diritto tra quelle ricette povere.
Il pane, dicevamo, è senza dubbio l’alimento cardine della cucina contadina e non solo, quello che necessariamente deve accompagnare qualsiasi pasto, altrimenti non ci si sazia. È gradito a tutti e spesso nelle case se ne acquista una quantità superiore al consumo. Anche per questo motivo forse, nelle cucine si deve fare ricorso alla fantasia, ed inventare o richiamare alla memoria le antiche ricette. Ecco che i piatti utili per il consumo degli avanzi, non sono mai abbastanza e, dettaglio non di poco conto, sono pratici e veloci.
La ricetta della panorra si differenzia di zona in zona, la variante che oggi proponiamo richiede l’utilizzo di fagioli e cipolle di Alife. È importante anche avere a disposizione un tegame, possibilmente in ceramica. Alcuni aggiungono anche delle erbe alla ricetta, ad esempio le cime di rapa, ma il loro utilizzo può variare a seconda della stagione in cui ci si trova.
La Panorra è un piatto semplice e decisamente nutriente, un pasto contadino che viene piacevolmente accompagnato da un bicchiere di buon vino.
Di seguito gli ingredienti ed il procedimento.
Ingredienti per 2 persone
olio extra-vergine di oliva qb
100 g di pane duro
100 g di fagioli
cipolla qb
sale qb
peperoncino a piacere
Procedimento. Far soffriggere in una padella l’olio di oliva con la cipolla, aggiungere i fagioli già messi in ammollo e cotti, sale, peperoncino. A questo punto viene aggiunto il pane raffermo tagliato a tocchetti non troppo piccoli, bagnato con la stessa acqua di cottura dei fagioli. Mescolate fino a quando il pane non diventa morbido e servire la panorra ben calda.