La riapertura dopo 51 anni: un passo importante per un sito che oggi compete con le grandi “star” del territorio campano
Lo chiamano Rione Terra ed il mare è ai suoi piedi. Lo domina. La sua vita si è spezzata più volte, l’ultima in un tragico giorno di marzo del 1970 quando la terra cominciò a sollevarsi. Questo luogo è custode di memorie e di storia. Questo luogo è una fenice ritornata in vita. Le prime complesse indagini archeologiche, iniziate nel 1993, hanno condotto, oggi, ad uno straordinario recupero di quasi tutta la superficie della colonia romana fondata nel 194 a.C. su questo promontorio di tufo.
Il nuovo spettacolare percorso archeologico di visita, ingloba alcuni nuovi assi viari del cardo di San Procolo, il decumano di Via Villanova sul mare ed il decumano di Via Duomo a nord della Cattedrale.
Il nuovo percorso, un labirinto affascinante di laterizi, basoli, affreschi e marmi, attraverso la fitta rete di cardini e decumani, in parte già precedentemente recuperati, consente, oggi, di poter giungere anche all’antico Capitolium in tufo di età repubblicana, su cui fu costruito il tempio Cattedrale di età augustea. Templi sacri e botteghe, erano questi i luoghi in cui, attraverso il grande porto di Pozzuoli ed i suoi mercatores, giungevano maestranze e prodotti da tutto l’impero romano. Numerosi sono stati infatti i ritrovamenti di oggetti in marmo o terracotta esposti nel piccolo “Museo dell’Opera” e provenienti da vari nuclei. Un gioiello. Strade, tabernae, pistrinia, ergastula, pozzi e fontane, il Rione Terra, attraverso il suggestivo incrocio di strade che sfociano sul mare, è un meraviglioso museo a cielo aperto, vero scrigno di storia puteolane dal VI sec. a. C. ad oggi ed ha le sue divinità protettrici. Sono dodici per la precisione quanti quelli che si vedono nel larario dei dodici Dei con tanto di altare in marmo e lunghi serpenti. Giove, Giunone, Minerva Mercurio, sono tutti lì in bella mostra su due pareti con i loro simboli, colorati come un arcobaleno.
Un plauso alla volontà, alla lungimiranza, alla tenacia, alla cooperazione e alla progettazione di quanti hanno creduto che la “fenice” potesse rinascere. E un plauso a parte, va fatto al lavoro svolto dietro le quinte e con passione da tutti gli addetti ai lavori, ai responsabili di cantiere, gli archeologi, i custodi, le guide turistiche e la Società Turismo e Servizi che garantiscono, con la loro professionalità, la fruibilità di un sito che, senza ombra di dubbio, può competere, oggi, con le altre grandi “star” di tutto il territorio campano.
Sarà possibile visitare l’ampliamento del percorso archeologico del Rione Terra di Pozzuoli, ogni sabato, domenica e giorni festivi, dalle ore 9:00 alle 16:30. Per entrare, nel rispetto delle norme anti covid, occorrerà obbligatoriamente prenotarsi chiamando ai seguenti numeri: 08119936286 – 3296966077, attivi dalle ore 9:00 alle ore 17:00. I visitatori saranno accompagnati da una guida abilitata con ingressi contingentati ogni ora.