
Nel borgo irpino una particolare collezione nella ex chiesa del Purgatorio
Nel borgo irpino di Montemarano, provincia di Avellino, si conserva un particolarissimo museo che ospita oltre un centinaio di parati sacri. Per poterlo visitare occorre contattare Padre Mauro Perillo che si è occupato della costituzione del museo stesso insieme con la Soprintendenza per i Beni Architettonici.
Il piccolo museo si trova in Piazza Mercato all’interno della ex chiesa del Purgatorio, un contenitore culturale di particolare interesse. Nella chiesetta settecentesca si trovano delle particolarissime pitture che raccontano della protezione delle anime sante del purgatorio verso coloro che si trovano in pericolo di vita. Tra gli insegnamenti morali presenti nelle pitture della chiesa compare il Diavolo e l’Angelo che si trovano nei pressi di una donna che sta per spirare fino a che il sacerdote non la riconcilia ed ella può morire in pace oppure la nave con marinai e scheletri nel mare in tempesta.
Inizialmente la chiesa era una cappella gentilizia della famiglia D’Aliasi che fu donata agli inizi del 1700 al vescovo della diocesi momento in cui fu ampliata e dedicata alle anime del purgatorio. Successivamente venne abbandonata e divenne un deposito di legna per un forno poi con il terremoto dell’80 venne restaurata e destinata a diventare museo. Fu proprio durante i restauri svolti dalla Soprintendenza che vennero fuori le pitture murali.
Il museo oggi raccoglie parati sacri (ovvero l’insieme di stole, piviali, pianete utilizzate durante le celebrazioni liturgiche e ornati da raffigurazioni e simboli che rappresentano i misteri della fede) di particolare antichità e importanza ed è stato inoltre uno dei primi esempi al Sud di raccolta e catalogazione di parati sacri. I reperti vanno dalla prima metà del secolo XVI ai più moderni di inizio 1900.
Sono esposti una serie di parati finemente decorate e lavorate a mano nella zona del casertano storicamente nota per la produzione di arredi sacri e poi utilizzate nel territorio montemaranese. In esposizione anche una veste di Madonna del secolo XVII di manifattura siciliana, si conservano piviali, manipoli, mitre, tonacelle, alcune donazioni di Papa benedetto XIII in occasione dell’anno giubilare 1725. I parati hanno tessiture molto particolari a motivi floreali, barocchi, laminati in oro, broccatello di seta, lampasso, broccato.
Per la visita al Museo ci si può rivolgere al Parroco.