Un antichissimo piatto della tradizione partenopea
Quello che per molti potrebbe sembrare uno strano connubio culinario a Napoli, invece, rappresenta un piatto antichissimo e gustoso.
Le uova, anziché servite in bianco, vengono cucinate “calate” in una salsa di pomodoro.
Questo piatto, comunemente conosciuto come “uova in purgatorio” o “’a zuppetta”, rientra nelle “ricette della carestia”, una serie di piatti semplici ed economici, ma gustosi, che appartengono alla tradizione del Sud Italia. Poiché nella cultura meridionale vi è sempre stata l’usanza di non gettar via nulla, per preparare questo piatto è possibile utilizzare anche la salsa avanzata dal giorno precedente.
L’origine del nome deriva dal particolare legame che la città ha sempre avuto con il regno dei morti. Nella città di Napoli, in particolare, è molto sentito il culto delle anime del purgatorio, chiamate anche “anime pezzentelle”, rappresentate da figure bianche avvolte dalle fiamme. Il bianco dell’albume delle uova, circondato dal rosso del pomodoro, ricorda le candide anime che tentano di fuggire dalle fiamme del purgatorio. Ecco a voi la ricetta.
Ingredienti (per 4 persone):
8 uova
500 g di pomodori pelati
mezza cipolla, uno spicchio d’aglio
olio di oliva
sale, pepe, prezzemolo o basilico
Preparazione
In una padella o in un ruoto largo soffriggete la cipolla ed uno spicchio d’aglio nell’olio d’oliva. Aggiungete poi i pomodori pelati e far cuocere la salsa per una decina di minuti a fuoco lento. Salate e pepate. Praticate nella salsa dei piccoli incavi che serviranno ad accogliere le uova. Rompete le uova dentro questi incavi e far cuocere a tegame coperto per circa dieci di minuti. Fate attenzione a non far fuoriuscire le uova dagli incavi e controllate la salsa che non deve bollire troppo intensamente.
A termine della cottura il bianco dell’albume deve risultare bello sodo, mentre il tuorlo deve restare morbido. Aggiungete basilico o prezzemolo e, se gradito, spolverate un po’ di formaggio.
Buon appetito!