Si tratta dell’unico sedile che si può visitare ancora oggi
In via San Cesareo, decumano maggiore, sede delle dimore nobiliari fino almeno alla costruzione della cosiddetta ‘via nuova’ ovvero il Corso Italia, troviamo il Sedile Dominova. Si tratta dell’unico sedile che si può visitare ancora oggi.
Ha origine nel ‘300 con gli angioini, si tratta di uno strumento dell’amministrazione della città con cui si interfacciava il potere regio. Si divideva la popolazione in sedili, a Sorrento ce n’era uno solo e questo causò un aspro conflitto che portò ad una vera e propria guerriglia nel 1319 tanto che addirittura il vescovo dovette sedare la rivolta tra i nobili scendendo con il crocifisso tra le mani.
Così si decise di costituire un nuovo sedile il Domina Nuova, differente da quello di Porta in Piazza Tasso, dove si trova la torre dell’orologio ormai non più visibile. Il sedile ha una struttura con cupola ricoperta da embrici maiolicati del riggiolaro napoletano Chiajese e databile al ‘700, gli affreschi sono di Carlo Amalfi e sul fondo si legge Società di Mutuo Soccorso che ha avuto sede storicamente qui ed era come una sorta di antenato delle assicurazioni sociali per il popolo. La parte interiore della cupola fu restaurata dal pittore Petagna nell’Ottocento per 52 ducati come tramanda una bolla di pagamento.