Sorrento a spasso tra i presepi

Un itinerario alla scoperta delle Natività nascoste nel centro storico della città del Tasso

Una passeggiata tra i presepi dei maestri sorrentini. A Natale, la città del Tasso, offre anche un affascinante itinerario tra le Natività custodite nelle chiese e nei portoni del centro storico. 

Si parte dal famoso presepe napoletano allestito nella sede della Società operaia del Sedil Dominova, in via San Cesareo, nel cuore del centro storico. Lungo quasi 8 metri, è stato realizzato dal maestro Ferdinando Rossi, originario di Vico Equense, in collaborazione con due giovani apprendisti, Francesco Rossano e Anna Guida. Il presepe, che raffigura la Natività in una Sorrento del XVIII secolo, con pastori in stile Settecento napoletano, è visitato da oltre centomila persone all’anno.

Continuando a percorrere Via San Cesareo, in direzione Piazza Tasso, si arriva alla Chiesa dell’Addolorata, in stile barocco. Al suo interno si trova il presepe napoletano settecentesco del maestro Mario Gargiulo.

Arrivati nel cuore di Sorrento, in Piazza Tasso, si può ammirare il presepe custodito nel chiostro della Santuario della Madonna del Carmine. Realizzato da Gianni Esposito, il presepe misura oltre 38 metri quadrati ed è stato costruito interamente con legno di castagno, successivamente rivestito con il sughero. Tra i vari dettagli, si può notare anche una riproduzione della Chiesa del Carmine nel suo stile originario. “Ho impiegato circa un mese per realizzare questo presepe – afferma l’autore, Gianni Esposito – l’utilizzo del legno dona al presepe un fascino particolare, ci vuole molta pazienza ma ne vale la pena”.

Poco lontano da Piazza Tasso, meritano una sosta anche  i presepi custoditi nelle Basilica di S.Antonino, la Chiesa dell’Annunziata, in piazza Andrea Veniero, e quello della Chiesa dei Servi di Maria, in Via Sersale.

Tra i presepi da visitare, fuori dal circuito delle chiese, c’è anche quello esposto all’ingresso della Salumeria Gambardella, sul Corso Italia. Realizzato dal maestro Federico Iaccarino, secondo le tecniche di lavorazione del ‘700, il presepe è arricchito da oltre 40 pastori modellati a mano, con occhi di vetro, arti in legno e abiti minuziosamente riprodotti in base ai costumi dell’epoca.

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