Un’itinerario che ci racconta gli eventi dell’ultimo secolo
Partiamo da Teano, luogo simbolo dell’Unità d’Italia poiché proprio qui, nel 1860, Garibaldi incontrò Vittorio Emanuele II sancendo l’unità tra il nord ed il sud della penisola. In località Borgonuovo è possibile visitare il luogo dove avvenne l’incontro, mentre al centro del paese di trova il Palazzo di Sant’Agapito, dove venne fatto alloggiare il re. A Teano visitiamo anche il Museo Garibaldino che conserva interessanti testimonianze dell’epoca.
Vale la pena soffermarsi anche per una visita alla Cattedrale dell’XI secolo che conserva ancora il campanile originale. Infine in Piazza Umberto nel bel palazzo detto del “Loggione e Cavallerizza”, merita una visita il Museo Archeologico che conserva i i reperti rinvenuti durante le campagne di scavo del territorio di Teano, anticamente abitato dalla popolazione italica dei Sidicini, stanziati al confine tra il Lazio meridionale e il territorio dei Sanniti.
Da Teano proseguiamo sulla Provinciale 11 verso Roccamonfina. Il luogo più interessante di questo comune è il Santuario di Maria SS. dei Lattani, posto a nord del centro abitato. Visitiamo il complesso che include la chiesa, il Romitaggio di San Bernardino, il Chiostro, il Convento e il Cortile. La tradizione vuole che l’Immagine della Madonna che si conserva in questo luogo sia stata scoperta all’interno di una grotta da un pastorello nel XV secolo, la notizia attirò qui moltissimi pellegrini, compreso San Bernardino da Siena e San Giacomo della Marca che fecero costruire un tempio per ospitare adeguatamente la statua. Di notevole fascino è il chiostro rettangolare, chiuso da colonne di forma diversa che sorreggono una parte del dormitorio dei frati francescani.
L’ultima tappa del nostro itinerario ci porta al confine tra la Campania, il Lazio ed il Molise, nel borgo di San Pietro Infine. Questo comune, Medaglia d’oro al Valore Civile, si trova proprio lungo quella che è stata, nel corso della seconda guerra mondiale, la Linea Gustav e la sua posizione lo ha reso vittima dei bombardamenti finalizzati ad “aprire” la strada per Roma. La conseguenza è stata la distruzione ed il completo abbandono del borgo, che oggi è del tutto disabitato. Per mantenere viva la memoria di quegli eventi si è scelto di farne un Parco della memoria, nominato monumento nazionale. E’ possibile visitare il museo multimediale del parco, progettato dallo scenografo Rambaldi, il creatore di ET, con allestimenti che raccontano il paese prima dei bombardamenti, l’evento bellico del 1943 e la discesa delle tenebre, il rifugio dei cittadini nelle grotte e la battaglia di San Pietro e Montelungo.