Teatro di Cortile, protagonisti Sergio Rubini, Isa Danieli e Imma Villa

Appuntamento da martedì 7 a giovedì 9 luglio a Palazzo Firrao a Napoli

In una prova d’attrice a scena “nuda”, Imma Villa darà il via alla terza settimana di programmazione per Teatro di Cortile a Palazzo Firrao Napoli, che continua a essere suggestivo palcoscenico della rassegna ideata ed organizzata dal Teatro Pubblico Campano diretto da Alfredo Balsamo.

L’intera rassegna, declinata verso forme teatrali primarie, intime, quasi confidenziali, farà segno alla prossimità tra palco e platea come condizione necessaria di ogni rappresentazione, ma anche strutture minime e più complesse per l’impegno di attori, registi, musicisti e di tante altre figure professionali, a testimoniare l’originario impegno dietro ogni gesto, ogni parola, ogni suono.

Tre allestimenti in scena, da martedì 7 a giovedì 9 luglio 2020 alle ore 21.00, animeranno il cortile del palazzo storico, tra i più belli del capoluogo partenopeo, che provano a suggerire come il teatro debba ripensare se stesso insieme con il pubblico, trovando, o semplicemente riscoprendo, una forma di parola e di ascolto nuove e più intense, e che traggono forza e significato anche dal particolare e difficile momento storico dello spettacolo dal vivo.

Martedì 7 luglio, Elledieffe e Teatro Elicantropo presentano Scannasurice di Enzo Moscato, con Imma Villa e la regia di Carlo Cerciello. Ambientato dopo il terremoto del 1980 a Napoli, è una sorta di discesa agli “inferi”, di un personaggio dall’identità androgina, nell’ipogeo napoletano, dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee.

La programmazione proseguirà, mercoledì 8 luglio, con Sud recital di Sergio Rubini, con le musiche originali di Michele Fazio, da lui eseguite dal vivo al pianoforte, presentato da Nuovo Teatro. Proseguendo la strada della riscoperta del passato, per gestire meglio il futuro, intrapresa con i precedenti lavori, con questo nuovo spettacolo Rubini va oltre il recital “La guerra dei cafoni”, prodotto nell’estate 2013 e ne ha realizzato uno più ricco, con poesie e racconti riguardanti il Mezzogiorno d’Italia.

Giovedì 9 luglio il palcoscenico sarà per Isa Danieli in Raccontami presentato da Gli Ipocriti Melina Balsamo. Il racconto della Danieli donna e attrice che ha attraversato, e attraversa, i generi più diversi delle forme teatrali esistenti. Dalla sceneggiata alla tragedia greca di Euripide e di Eschilo, fino a incarnare le parole di autori contemporanei che hanno scritto per lei.

Pe maggiori informazioni sulla rassegna Teatro di Cortile sono attivi il numero 0817345210 e l’indirizzo email info@teatrofirrao.it. I biglietti sono disponibili online sul sito www.teatrofirrao.it e su www.vivaticket.com

Teatro di Cortile @ Palazzo Firrao Napoli
Martedì 7>giovedì 9 luglio 2020
Via Santa Maria di Costantinopoli, 98 (piazza Bellini)
Inizio spettacoli ore 21.00, ingresso euro 15

Martedì 7 luglio, ore 21.00
Elledieffe, Teatro Elicantropo
presentano
SCANNASURICE
di Enzo Moscato
con Imma Villa
scene Roberto Crea
costumi Daniela Ciancio
suono Hubert Westkemper
musiche originali Paolo Coletta
disegno luci Cesare Accetta
regia Carlo Cerciello
Premio Mario Mieli 2018 ad Imma Villa come Miglior interprete
Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017 ad Imma Villa come Miglior interprete di monologo
Premio della Critica (A.N. C. T.) 2015 come Miglior spettacolo

Scannasurice è il testo che nel 1982 segnò il debutto di Enzo Moscato come autore e interprete.
Ambientato dopo il terremoto del 1980 a Napoli, Scannasurice è una sorta di discesa agli “inferi”, di un personaggio dalla identità androgina, nell’ipogeo napoletano dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi – metafora dei napoletani stessi – e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella ‘mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata, fisicamente e metafisicamente.

Il personaggio fa la vita, “batte”. E’, originariamente, un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ma i femminielli di Enzo Moscato sono creature senza identità, quasi mitologiche. Oltre l’identità sessuale, sono quasi magiche. Per questo ne è interprete un’attrice che del personaggio esalta l’ambiguità e l’eccesso. In un dialetto lirico e suggestivo, la creatura a metà tra l’osceno e il sublime distilla imprecazioni esilaranti, filastrocche popolari e antiche memorie in un’alternanza di ritmi e di sonorità rendendo un testo ed uno spettacolo propriamente caratterizzato dalla parola profondamente affascinante.

Il magnifico testo di Enzo Moscato è il nutrimento per questa prova d’attrice a scena nuda, dalle forti tinte evocative e visionarie.

Mercoledì 8 luglio, ore 21.00
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
presenta
SUD
il recital di Sergio Rubini
musiche originali di Michele Fazio
eseguite dal vivo da Michele Fazio (pianoforte)

Proseguendo la strada della riscoperta del passato, per gestire meglio il futuro, intrapresa con i precedenti lavori, con questo nuovo spettacolo Rubini va oltre il recital “La guerra dei cafoni”, prodotto nell’estate 2013 e ne ha realizzato uno più ricco, con poesie e racconti riguardanti il Mezzogiorno d’Italia.

Per farvi un’idea di questo spettacolo immaginate per un attimo di non essere seduti tra le file di una platea a teatro, ma nello scompartimento di un treno. Un treno un po’ spericolato perché a guidarlo è un attore ma anche un regista: un tizio magrino, il profilo puntuto, Sergio Rubini. Già altre volte in passato, ma solo sul grande schermo, vi ha fatto racconti di treni, binari, piccole stazioni di posti sperduti. Il capotreno ci dice che il motivo del viaggio a cui stiamo partecipando è il SUD ma nemmeno lui sa dove arriveremo.

Al Sud? È probabile ma potrebbe anche andare diversamente.
La destinazione insomma è incerta.
E incerto è l’andamento del treno.

Fin da subito avrete la sensazione di aver percorso grandissimi tratti nell’arco di pochi minuti. Perché per esempio dalla lettura di un passo dei Persiani di Eschilo, incipit dello spettacolo, Rubini passerà al racconto di Matteo Salvatore, un cantastorie vissuto nel buio periodo del dopoguerra, che ha fatto della sua miseria da pane nero la forza della sua poetica. Eppure dentro questo Sud abbandonato e senza luce, fiorisce la grande letteratura che proprio a Napoli ha avuto il massimo dell’espressione nell’opera di Eduardo che ha fatto di personaggi schiacciati dal fatalismo e dalla rassegnazione, dei veri giganti, non certo capaci di modificare la propria condizione, ma dei ragionatori, con il coraggio di guardarsi dentro. E a proposito di piccoli “eroi” del Sud, Rubini passerà al racconto di un altro capostazione, suo padre che in un paesino agricolo del profondo Sud negli anni Sessanta coltivava come altri suoi compaesani, la passione per il teatro, per la recitazione, per la poesia. Come i versi in vernacolo di Giacomo D’Angelo che nel suo negozio di giocattoli scriveva poesie. Ad accompagnare le letture e intervallare i momenti dialogici a quelli recitati, le musiche originali eseguite dal vivo dal maestro Michele Fazio al piano, Marco Loddo al contrabbasso e Emanuele Smimmo alla batteria, che renderanno vivo e attuale ogni verso.

“Noi siamo in un momento storico – spiega Sergio Rubini – in cui bisogna tornare ad osservare gli anni Settanta, quando ancora non avevamo incontrato i rovinosi anni Ottanta. Erano anni di passioni, erano anni in cui si dava molta importanza ai giovani e dalla gioventù ci si aspettava i cambiamenti. Questi pensieri si sono guastati negli anni Ottanta, facendo nascere le delusioni, nelle quali si radica la crisi che stiamo vivendo in questi giorni. Quindi ricominciamo dagli anni Settanta e questo spettacolo è una maniera per ricordarli”.

Suddiviso in tre parti, il recital racconta le vicende di Matteo, un ragazzo che oggi avrebbe l’età di un “nonno di tutti noi”, narra la storia di Eduardo, immerso in un Sud che riesce a tirarsi su e che anche sulla miseria riesce a costruire la propria dignità e cultura, che viene divulgata nel mondo e riprende, infine, stralci del libro di De Amicis.

“Troppo in fretta abbiamo dimenticato le nostre origini, quelle da cui veniamo. Però, secondo me, se non ci ricordiamo bene da dove veniamo, non sappiamo neanche dove dobbiamo andare”.

Giovedì 9 luglio, ore 21.00
Gli Ipocriti Melina Balsamo
presenta
Isa Danieli
in
RACCONTAMI
una passeggiata devota
messa in scena di Isa Danieli

Il racconto della Danieli donna e attrice che ha attraversato e attraversa, i generi più diversi delle forme teatrali esistenti. Dalla sceneggiata alla tragedia greca di Euripide e di Eschilo, fino ad incarnare le parole di autori contemporanei che hanno scritto per lei.

Nella performance ritroveremo tra i vari personaggi interpretati dalla Danieli la mamma di Regina Madre di Manlio Santanelli, la Donna Clotilde del Ferdinando di Annibale Ruccello, alcuni estratti da Allegretto (per bene…ma non troppo) di Ugo Chiti e da In nome della madre di Erri De Luca; alcune scene di Luparella di Enzo Moscato, l’omaggio a Eduardo De Filippo, con il monologo di Chiarina in Bene mio e core mio e con le parole finali della celeberrima commedia eduardiana Napoli Milionaria, e ancora tanti altri poetici ritratti di donna.

Event Details
  • Start Date
    Luglio 7, 2020 9:00 pm
  • End Date
    Luglio 9, 2020 11:00 pm
  • Status
    Expired
  • Category
  • Address
    Via Santa Maria di Costantinopoli, 98 (piazza Bellini), Napoli
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