Torre Annunziata, Il museo dell’Identità…nascosta

Dagli ori di Oplontis alle armi dei Borbone

Inaugurato nel marzo del 2016 il Museo dell’Identità nel Palazzo Criscuolo di Torre Annunziata raccoglie diverse reperti degli scavi archeologici di Oplontis. Anfore, sculture, ceramiche e splendidi ori che non erano mai stati mostrati prima.

Il fanciullo con l’anatra è tra i pezzi più particolari della collezione. Datato al I d.C la scultura è la copia dell’originale greco in bronzo dello scultore Boethos; insieme ad un gruppo di quattro centauri l’opera doveva collocarsi vicino la piscina oppure sulla sommità della fontana. Altra scultura bellissima è il Satiro, anche questo marmo dove collocarsi vicino la piscina. Rappresenta un satiro ed un ermafrodita in lotta su una roccia, la tensione dei due corpi che si respingono è estremamente realistica. La sala degli ori si trova alla fine del percorso e “chiude in bellezza” la visita. Le teche conservano bracciali, anelli e collane.

Sono esemplari un arte orafa antica e delicata, frequente l’uso delle pietre preziose e un sapiente l’uso dell’incisione. E’ molto particolare un anello d’oro a forma di serpente finemente cesellato. Questi oggetti testimoniano la ricchezza della matrona oplontina e il suo gusto molto particolare.  

Negli anni la collezione si è ampliata con alcuni oggetti dello Spolettificio di Torre Annunziata. La Real Fabbrica d’armi fu costruita nel XVIII secolo per il volere del re Carlo di Borbone, l’obiettivo era quello di rendere il regno indipendente dagli altri per la fornitura di armi. Il museo espone proprio alcuni fucili dell’epoca e macchinari ottocenteschi per testare le capsule dei fucili di precisione.

Ad illustrare tutto il percorso ci sono solo alcune targhette esplicative e qualche Qr code, in realtà non funzionante. Negli anni questo museo è stato lentamente dimenticato fino alla irrimediabile chiusura dopo la quarantena causata dal Covid-19. Un luogo che avrebbe potuto raccontare l’identità, appunto, della città che ha una storia ricca e lunga secoli. La sede stessa del museo, il Palazzo Criscuolo, è un tassello fondamentale di questa storia. Fu costruito nel 1860 da Nicola Gargano commerciante di grano, una delle attività storiche della città, e donata poi al Comune come sede amministrativa. Nelle prime sale del museo sono ancora ben conservati gli affreschi risalenti all’Ottocento.

Non avendo adattato il percorso alle nuove misure di sicurezza dovute alla pandemia, oggi il museo rimane vuoto. Al di là dell’attuale situazione, non esiste un sito di riferimento per il museo e al suo ingresso c’è solo un targa mancante indicazioni per l’orario di visita, la biglietteria stessa è in realtà un ufficio comunale.

Quando potremo tornare a raccontare l’identità di Torre Annunziata ora che ha una sede?

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