Locus Iste propone una nuova visita guidata presso la Chiesa di San Domenico Maggiore
E’ scritta nel fuoco la storia del convento più dotto della città di Napoli, in cui sono racchiusi da sempre secoli di storia e di storie. Era la notte tra il 21 e 22 dicembre del 1506 quando in un attimo, un vasto incendio distrusse l’altare, gran parte della zona absidale e le ricche e preziose decorazioni presenti nella Chiesa di San Domenico Maggiore. Il destino volle che si salvassero, anche se fortemente danneggiate, le arche dei re d’Aragona, custodi lignee di quelle illustri spoglie mortali, dal XVIII secolo in poi conservate nella preziosissima Sagrestia affrescata dal più geniale maestro dei soffitti dipinti, Francesco Solimena.
Nel corso della visita proposta dall’Associazione culturale locus iste visiteremo proprio la settecentesca Sagrestia con le tombe contenenti le mummie dei sovrani aragonesi, la Sala del Tesoro dovepotremo ammirare una collezione di abiti rinascimentali unica al mondo e la cella di San Tommaso d’Aquino a cui è legato il ricordo del prodigioso Crocifisso che gli parlò proprio tra le mura della sua cella in San Domenico Maggiore.
Appuntamento: Piazza San Domenico Maggiore, nei pressi dell’obelisco, Napoli. Prenotazioni: 3472374210 oppure locusisteinfo@gmail.com Le informazioni complete di tutte le visite guidate sono sul sito
www.locusisteblog.wordpress.com .