
Uno dei panorami più belli dell’isola, tra statue e frammenti di epoche passate
Nel comune più grande dell’isola di Capri, Anacapri, si trova uno dei luoghi più interessanti ed affascinanti dell’isola, la Villa di San Michele appartenuta al medico svedese Axel Munthe. Meta prediletta dei gruppi di turisti che in primavera ed estate affollano l’isola, imprescindibile tappa per gli svedesi che rendono omaggio al loro compatriota, la villa è uno scrigno di reperti antichi ed uno dei balconi sul mare più bello dell’isola.
Axel Munthe nacque in Svezia nel 1857 e si laureò in medici a Parigi; già nel 1884 era a Napoli per soccorrere la popolazione colpita dal colera. A Roma dove si trasferisce nel 1889 consolida la sua fama di medico affermato, tanto che verrà nominato medico personale della regina Vittoria di Svezia. Il rapporto con Capri durò ben 68 anni e l’isola per gran parte di questi anni fu la sua residenza principale. Ha lasciato ai posteri anche alcune pubblicazioni, tra cui numerosi racconti e la storia della formazione della Villa San Michele (La storia di San Michele), tradotta in più di 40 lingue.
I reperti antichi esposti all’interno della villa provengono per lo più dal continente, sono originali o copie che hanno assolto da sempre allo scopo di suscitare nel visitatore quello stato d’animo che Munthe desiderava evocare. La filosofia dello svedese la si può leggere negli oggetti che decorano la sua villa a picco sul mare: l’immagine del sole e della luce, figure che rappresentano la vita, l’arte e la bellezza, la vanità e la morte, ma anche il mondo degli animali e della natura.
Dopo la sala da pranzo con la riproduzione del mosaico oggi conservato al Museo Archeologico di Napolo con uno scheletro che regge due otri, si passa alla cucina caprese con una collezione di utensili provenienti da vari paesi. Nell’atrio, in cui si raccoglieva l’acqua piovana fondamentale in un’isola con un tempo difficoltà idrica del suolo, si trovano rilievi in marmo con iscrizioni, una colonna proveniente forse da una villa romana caprese, una statua di San Michele di epoca medievale e copie di scuola napoletana di fine XIX secolo in bronzo di originali antichi. Dal salotto si esce nella Loggia delle sculture decorata alla maniera degli antichi romani e delle loro ville d’otium, dove è presente la maggior parte della collezione d’arte del medico. Una copia del busto di Tiberio, la dea Artemide, la testa di Hypnos, davanti il tavolo in mosaico in stile cosmatesco appare la replica dell’Hermes in riposo oggi conservato al MANN, donato dalla città di Napoli al medico per la sua abnegazione durante l’epidemia di colera del 1884.
Sono ancora visibili i resti di una dimora imperiale che Munthe fece scavare e ricoprire: si tratta del cubiculum di una delle 12 ville che esistevano a Capri in periodo imperiale, certamente più grande di Villa San Michele. Sulle rovine dell’antica villa fu costruita durante il Medioevo una cappella dedicata al culto dell’arcangelo Michele. All’angolo della loggia della cappella si trova la Sfinge Egizia che guarda il mare a cui va sfiorato il didietro con la mano sinistra se si vuol godere di fortuna!
Pochi gradini più su si trova il padiglione naturalistico Olivetum in cui è stata realizzata una mostra che esalta il carattere unico della flora e della fauna caprese.
Orari di apertura
Gennaio e febbraio 09.00–15.30
Marzo 09.00–16.30
Aprile 09.00–17.00
da maggio a settembre 09.00–18.00
Ottobre 09.00–17.00
Novembre e dicembre 09.00–15.30
Biglietti
Biglietto intero 10 euro
Bambini fino a 10 anni gratis
Scolaresche 4 euro