Pompei è uno dei siti archeologici più visitati al mondo e sicuramente tra i più affascinanti. Il rinvenimento nel XVIII secolo della città sepolta, ha segnato uno spartiacque fondamentale nella storia degli studi sull’antichità sino ad allora effettuati. Con la scoperta di Pompei e degli altri siti vesuviani è stato possibile conoscere e studiare non solo le eccezionali opere d’arte ma anche gli aspetti della vita quotidiana e della cultura materiale antica ancora completamente ignorati e sconosciuti.
Pompei ha continuità di vita dal VII sec. a.C., periodo in cui fu costruita la prima cinta muraria in tufo, per scomparire insieme agli altri siti vesuviani (Ercolano, Oplontis, Stabiae), a causa della catastrofica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. All’evoluzione della città dal VII sec. a.C. sino al 79 d.C. hanno contribuito varie civiltà: etruschi, greci e indigeni e le popolazioni Sannitiche, discese dai monti dell’Irpinia e del Sannio, a conquistare la pianura campana. In epoca sannitica Pompei faceva parte di una lega di città vesuviane e costiere con a capo Nuceria e ricevette un forte impulso all’urbanizzazione.
Con l’avvento dei romani Pompei diventò alleata di Roma, entrando a far parte dell’organizzazione politica e amministrativa dell’impero. Ad esso si ribellò assieme ad altre popolazioni reclamando pari dignità socio-politica: la città fu assediata e conquistata da Silla, che vi istituì la colonia romana col titolo di Colonia Veneria Pompeianorum (80 a.C.).
In età imperiale Pompei si ingrandì ancora e venne abbellita con edifici pubblici e privati. Nel 62 d.C. un violento terremoto interessò tutta la zona vesuviana, costringendo le popolazioni a notevoli interventi di restauro. Questi restauri erano ancora parzialmente in corso quando le città vesuviane furono nuovamente colpite da una catastrofe: l’eruzione del Vesuvio. Era il 24 agosto del 79 d.C. quando una pioggia di ceneri e lapilli seppellì le città vesuviane, cancellandone il ricordo per secoli.
Grazie agli scavi voluti da re Carlo III di Borbone a partire dal 1748 e alle successive riprese, che continuano con indagini e ricerche sino ai nostri giorni, oggi è possibile ripercorrere le strade e ricostruire la vita della città di rovine per eccellenza.
Costo del biglietto di ingresso a Pompei 16 euro, ridotto a 2,00 euro per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni (non compiuti). Validità 1 giorno. Per biglietti cumulativi o sconti consultare il sito ufficiale.