Una Eneide del Pallone, un racconto epico-comico: venticinquesima giornata di campionato
Per la terza sfida con la bestia nera Lazio, Mister Conte ritrova Buongiorno ma deve rinunciare a Neres.
La sciagura degli infortuni continua a minare il cammino dei partenopei ma Antonio da Lecce non accetta alibi.
Con l’assenza del brasiliano, il nostro eroe decide di passare allo schema tattico 3-5-2 con Raspadorius vicino a Spartaco.
Il cambio modulo ha solo un significato: la bocciatura totale del neoacquisto Okafor.
Con il nuovo assetto viene penalizzato soprattutto Na-Politano che si accomoda in panca.
Dopo le due sconfitte, una in campionato e una in Coppa Italia, i partenopei hanno la possibilità di riscattarsi ma dopo solo VI minuti la Lazio è in vantaggio.
Respinta corta di Rrahmani proprio sui piedi di Isaksen che trafigge inesorabilmente Meret.
La cattiva sorte sembra accanirsi contro gli azzurri ma si sa che la fortuna aiuta gli audaci.
Mister Conte, privato del suo uomo più forte che ha risposto alle sirene parigine, con l’infortunio del suo naturale sostituto, senza aiuto dal mercato e in piena emergenza infortuni, per questa battaglia ha cambiato schema tattico e si è affidato a Giacomino Jack Raspadorius da Bentivoglio.
Il folletto azzurro, al minuto XIII, sfrutta un errato rinvio del portiere avversario, scambia con Spartaco e mette la palla nella porta laziale.
È nei momenti più difficili che vengono fuori i veri valori di un eroe e Raspadorius ha sempre dimostrato di esserlo.
Una volta acciuffato il pareggio, i gladiatori partenopei prendono coraggio e conquistano campo anche se le occasioni migliori sono tutte degli avversari.
Si torna negli apogei con il risultato in perfetta parità.
Al rientro sul campo di battaglia, gli uomini di Mister Conte sembrano voler comandare il gioco ma al minuto LV, Isaksen, sempre lui, si divora il raddoppio.
Con questa occasione sbagliata dagli avversari, Antonio da Lecce, capisce che è arrivato il momento di osare.
Toglie Buongiorno e getta nella mischia Na-Politano.
Ed è proprio l’attaccante partenopeo, dopo soli II minuti, a propiziare il gol del vantaggio.
Con una delle sue azioni ubriacanti, entra in area dalla destra e mette una palla velenosa al centro dell’area.
Gila respinge sui piedi del compagno di squadra Marusic che insacca la porta amica.
Partenopei in vantaggio al minuto LXIV grazie alla buona sorte.
La ruota della fortuna sembra aver girato finalmente dalla parte di Partenope anche perché, II minuti dopo, viene annullato un bellissimo gol di Zaccagni per fuorigioco millimetrico di Pedro.
Ma il fato è un leone affamato.
Non importa quanto tu sia armato o quanto tu ti sia allenato durante la settimana, il leone può balzarti addosso nel momento in cui credi di aver vinto.
E al minuto LXXXVII il leone prende le sembianze di Boulaye Dia da Oyonnax.
Proprio come era successo due anni prima, l’attaccante senegalese rovina la festa agli azzurri e sigla il gol del pareggio.
La storia è come la ruota di un carro da guerra che gira sullo stesso solco tracciato dai soldati che vennero prima. Il viaggio epico di Mister Conte è in una fase di stallo.
La rubrica “Le gesta di Mister Conte” è a cura di Gianluca Papadia
[…] dal pantano del decimo posto, salì glorioso
fino ai fasti d’un tricolore sudato,
guidando dieci prodi e un portiere mezzo zoppo,
tra VAR infami e arbitri ciechi,
contro il fato, le squalifiche e i molteplici infortuni
