In onda dal 16 dicembre, una nuova visione dell’isola in sei puntate
Capri ha deciso di fermarsi a riflettere su sé stessa. Lo ha fatto attraverso la presentazione della serie televisiva “L’altra Capri – Sapori autentici”, progetto di Gambero Rosso TV realizzato in collaborazione con il Comune di Capri, presentato il 12 dicembre presso la Sala Pollio. Una giornata che è andata oltre la semplice anteprima di un prodotto televisivo, assumendo il valore di un momento istituzionale e culturale dedicato al futuro dell’isola.
Al centro dell’incontro, una visione condivisa: raccontare Capri partendo da ciò che rischia di andare perduto. Tradizioni, senso di comunità, identità culturale. Elementi che non possono essere dati per scontati, nemmeno in un luogo conosciuto e celebrato in tutto il mondo.
Il Sindaco Paolo Falco ha posto l’accento proprio su questo punto, sottolineando come la notorietà internazionale dell’isola non basti a garantirne la sopravvivenza culturale. Capri, ha evidenziato, corre il rischio di smarrire il proprio legame interno se perde il senso di appartenenza. Senza una comunità consapevole, non esiste promozione possibile né futuro da costruire. Da qui la necessità di investire con decisione sulla tutela del patrimonio storico, sul recupero delle tradizioni popolari e su una visione culturale che guardi alle nuove generazioni.
Una riflessione condivisa dall’Assessore ai Grandi Eventi Salvatore Ciuccio, che ha ribadito l’importanza della capresità come valore identitario. Anche la cucina, ha ricordato, è parte di questo patrimonio: negli anni Capri ha spesso rincorso modelli esterni, rischiando di allontanarsi dalle proprie radici gastronomiche. Raccontare i prodotti tipici, le ricette di famiglia e le storie locali significa oggi riaffermare un’identità precisa e riconoscibile.



Il discorso si è ampliato con l’intervento di Luca Di Franco, direttore dei Musei e Parchi Archeologici, che ha ricordato come Capri sia un territorio segnato da una stratificazione storica unica. Dall’archeologia romana ai grandi viaggiatori del passato, l’isola è un museo diffuso che deve essere non solo conservato, ma vissuto. Il lavoro del Polo Museale va in questa direzione: rendere il patrimonio accessibile, comprensibile e parte integrante della vita culturale dell’isola.
In questo contesto si inserisce il progetto editoriale di Gambero Rosso, illustrato da Serena Maggiulli, Business Development & Special Projects. “L’altra Capri – Sapori autentici” è una serie televisiva composta da sei puntate, ciascuna dedicata a un tema specifico, che accompagna lo spettatore alla scoperta di una Capri meno raccontata ma profondamente reale. Un racconto costruito attraverso persone, famiglie storiche, botteghe artigiane, accoglienza quotidiana e cultura gastronomica. Un progetto pensato per durare nel tempo, affiancato da un lavoro digitale e social che amplia e prolunga la narrazione.
A rendere concreta l’idea di comunità evocata dagli interventi istituzionali, la presenza in sala di alcune delle realtà storiche della ristorazione caprese. Vittorino ristorante da Paolino, insieme alla sua famiglia, e Antonio e Francesco De Angelis de La Capannina hanno rappresentato una tradizione che continua a vivere attraverso il lavoro quotidiano e la trasmissione familiare. Presente anche Bar Alberto, che ha omaggiato i partecipanti con la sua iconica torta caprese, e Quisisana Capri, simbolo di un’ospitalità storica profondamente intrecciata con l’identità dell’isola.
La giornata si è conclusa con una degustazione curata dallo chef Marco Russo, accompagnata dai vini del Consorzio Tutela Vini del Vesuvio. Un momento che ha trasformato il racconto in esperienza diretta, coerente con il messaggio della serie: far parlare il territorio attraverso i suoi sapori, senza forzature.
La presentazione di “L’altra Capri – Sapori autentici” ha segnato così un passaggio importante. Non solo una serie televisiva, ma uno strumento culturale condiviso tra istituzioni e operatori del territorio. Un progetto che afferma con chiarezza che la tradizione non è un esercizio nostalgico, ma una scelta necessaria per garantire un futuro all’isola. Perché Capri può continuare a essere un’eccellenza solo restando, prima di tutto, sé stessa.
a cura di Tonia Credendino










