Una Eneide del Pallone, un racconto epico-comico: quarta giornata di campionato
All’arrivo in terra partenopea a Mister Conte hanno spiegato due cose: la prima è che le partite contro la Juventus sono tutte molto sentite; la seconda è che le partite contro il Cagliari sono molto sentite, dalla tifoseria sarda ovviamente.
Non si è mai capito bene perché ma per i cagliaritani, la sfida contro Partenope, è di vitale importanza.
Il nostro condottiero Conte, però, ha altro a cui pensare: dare continuità di risultato anche in trasferta dopo le due vittorie interne.
E oggi ha almeno due carte da giocare: l’esordio da titolare di Romelu Spartaco Lukaku e la prima volta in panchina del nuovo guerriero caledone.
Scott Francis Mc Tominay da Lancaster è il nuovo regalo del Re dei Lauretani.
Il Napoli parte all’arrembaggio e al minuto XVIII, il nuovo Spartaco serve un assist al suo Capitano.
Napoli in vantaggio con il gigante belga ancora decisivo.
Mister Conte ci ha visto giusto: il nuovo gladiatore è pronto a regalare grandi soddisfazioni.
Quando Spartaco sfiora il raddoppio, sugli spalti iniziano dei tafferugli.
Na-Politano e il Capitano vanno sotto la curva per spiegare ai tifosi che la battaglia si svolge solo al centro dell’arena.
L’interruzione della partita regala nuova vitalità alla compagine sarda che riparte di slancio e sfiora più volte il pareggio.
In un viaggio così lungo ci sono momenti decisivi che alla fine risulteranno determinanti ma nel momento preciso che li vivi non te ne rendi conto.
Ci sono imprese eroiche che saranno ricordate per sempre come i gol negli ultimi minuti dei tempi di recupero.
Ma un’epopea diventa leggendaria soprattutto grazie ai gregari e alle loro gesta miracolose come la parata di Meret al minuto XLI su colpo di testa di Marin.
Il gladiatore coi guanti bianchi, che preferisce rispondere sul campo anziché alimentare inutili polemiche, permette alla sua squadra di tornare negli apogei con il gol di vantaggio.
Alla ripresa delle ostilità la traversa centrata da Marin ricorda agli uomini di Conte che non bisogna mai arretrare nemmeno di un metro.
È ancora una volta Spartaco a caricarsi di quest’altra responsabilità: con un lancio perfetto mette il genio georgiano solo davanti alla porta.
Il prode Kvara non sbaglia e dopo solo V minuti ricambia il favore al gigante belga.
Assist del numero LXXVII e gol del numero XI.
Con il risultato in cassaforte Mister Conte decide che è arrivato il momento di presentare al popolo napoletano il guerriero con il kilt.
MC Tominay prende il posto del mago georgiano in una staffetta profetica che assomiglia proprio a un segno divino.
Lo scozzese entra in punta di piedi e decide di rimandare il suo appuntamento con la storia.
Il gol di Buongiorno a tempo quasi scaduto serve solo a ribadire che la brigata partenopea c’è ed è pronta a combattere fino alla fine.
Il viaggio epico di Mister Conte è solo all’inizio ma già promette bene.
La rubrica “Le gesta di Mister Conte” è a cura di Gianluca Papadia
[…] dal pantano del decimo posto, salì glorioso
fino ai fasti d’un tricolore sudato,
guidando dieci prodi e un portiere mezzo zoppo,
tra VAR infami e arbitri ciechi,
contro il fato, le squalifiche e i molteplici infortuni.