Una Eneide del Pallone, un racconto epico-comico: sesta giornata di campionato
Con la battaglia con il Monza il prode Antonio schiera ancora la stessa formazione di Torino.
Il 4-3-3 è ormai uno schema di guerra consolidato.
Unica eccezione la mancanza di Alex il muto che lascia ancora il posto al giovane Caprile.
L’Arena di Fuorigrotta è stracolma come sempre e Mister Conte vorrebbe ricambiare l’affetto dei suoi tifosi con la terza vittoria consecutiva.
Nella lunga cavalcata verso la gloria ci sono uomini destinati a scrivere la storia.
Uomini che magari in passato hanno avuto contrasti con il condottiero azzurro e che hanno bisogno di una scintilla per riaccendere il fuoco della lealtà reciproca.
Uno di questi è Na-Politano che al minuto XXII chiede il triangolo a Spartaco e, dopo averlo ottenuto, porta la sua squadra in vantaggio consacrando un netto dominio territoriale.
Dominio che i valorosi uomini di Mister Conte consolidano al minuto XXXIV quando il genio georgiano ribatte in rete una respinta corta della difesa brianzola.
Nella lunga cavalcata verso la gloria ci sono uomini che potrebbero riprendersi il posto che meritano.
Il grande lavoro psicologico fatto sul numero LXXVII partenopeo sembra portare i suoi frutti.
La forza di un grande comandante è anche quella di isolare i suoi uomini da tutte le interferenze esterne.
I tifosi sognano che, grazie a lui, il georgiano si decida a rinnovare il contratto.
Nel frattempo, il popolo si gode le giocate del fantasista venuto dall’est.
Mister Conte è stato chiaro: finché sarà con noi, Kvara darà sempre il massimo.
E nessuno ha voglia di contrastare il suo mantra.
La battaglia prosegue senza grandi sussulti con i gladiatori azzurri che gestiscono senza troppi patimenti le sfuriate del Monza.
Il pubblico è in estasi per i colpi del nuovo gladiatore con il kilt.
Nella lunga cavalcata verso la gloria ci sono uomini che voglio prendersi la scena.
Lo scozzese arrivato da Manchester per dare una mano a Mister Conte, si trova a suo agio nel ruolo di leader che tutta la tifoseria partenopea ha deciso di attribuirgli.
Il mito della sirena Partenope ha fame di nuovi idoli e Scott MC Tominay ha il coraggio dei veri uomini.
Il suo sacrificio è il marchio di fabbrica di quest’armata.
Renderla invincibile è il compito del grande condottiero che urla dalla panchina.
La vetta solitaria conquistata in una calda serata di settembre è il primo segnale che gli undici gladiatori hanno deciso di seguire il loro comandante.
Spartaco, lo Scozzese o il genio georgiano, solo il tempo ci dirà chi avrà vinto il casting per il ruolo di leader indiscusso della compagine partenopea.
Il viaggio epico di Mister Conte continua guardando tutti dall’alto verso il basso.
La rubrica “Le gesta di Mister Conte” è a cura di Gianluca Papadia
[…] dal pantano del decimo posto, salì glorioso
fino ai fasti d’un tricolore sudato,
guidando dieci prodi e un portiere mezzo zoppo,
tra VAR infami e arbitri ciechi,
contro il fato, le squalifiche e i molteplici infortuni.