Il nuovo spettacolo tra presente e passato di Sarah Falanga
Da Euripide a Pasolini, da Seneca a Christa Wolf, per restituire al pubblico una Medea intima, umana, tragica e universale, Il Teatro Instabile di Napoli, sabato 25 ottobre ore 21.00, diretto da Gianni Sallustro ospita una serata speciale: il debutto partenopeo dello spettacolo “MEDEAE…da Euripide in poi”, scritto, diretto e interpretato da Sarah Falanga, attrice, regista e fondatrice dell’Accademia Magna Graecia di Paestum.
Prodotto da TeatrInedito AMG e Accademia Magna Graecia, con i costumi a cura di Leticia Craig, lo spettacolo celebra il suo dodicesimo anno di repliche.
Un potente viaggio attraverso i secoli, che racconta di un personaggio costretto, come in un girone dantesco, a rivivere la sua storia ogni volta che si accendono le luci del palcoscenico.
In questo nuovo allestimento, concepito appositamente per la sala del Teatro Instabile, la figura di Medea prende vita attraverso un dialogo tra presente e passato, mito e attualità, pubblico e scena. Insieme a Sarah Falanga, in scena gli attori Christian Mirone (anche disegnatore luci), Jacopo Sorbini, Damiano Agresti e Marco Gallotti, in un intreccio di voci maschili che fanno da contrappunto alla protagonista.
La scenografia è essenziale, e trasforma la scena in un “ring dell’anima” dove lo spettatore è immerso e coinvolto emotivamente. L’annullamento della quarta parete e la regia immersiva rendono il pubblico un testimone attivo del dramma. Il lavoro di Sarah Falanga si fonda sul metateatro e sull’applicazione del Metodo Strasberg alla tragedia classica:
“Non vogliamo rappresentazioni, ma interpretazioni. Gli attori devono mettersi intimamente in gioco. Il pubblico non cerca bugie, ma verità– afferma l’attrice- Fare l’attore è una missione sociale e civile, non solo intrattenimento. L’umanità ha bisogno di umanità… soprattutto in quest’era di virtualità solitaria e volutamente ammutolita!”
Per Sarah Falanga, non è solo una tappa teatrale, ma un ritorno emotivo perché “Da napoletana, sono felicemente commossa. Come Medea, ho lasciato la mia città per dedicarmi allo studio e alla produzione teatrale a Paestum. Rientrare è faticoso, ma ritrovare accoglienza in un collega come Gianni Sallustro è una gioia profonda.”