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Home Cultura

Napoli Explosion all’Albergo dei Poveri

Antonio Sorrentino di Antonio Sorrentino
15/12/2025
in Cultura
Tempo di lettura: 3 minuti

L’esposizione sarà visitabile fino all’8 marzo 2026

Nato dal sogno utopico di Carlo di Borbone di poter dare degna sistemazione ai numerosi indigenti del Regno di Napoli, il Real Albergo dei Poveri è uno dei più monumentali esempi di architettura settecentesca. La sua facciata lunga ben 385 metri domina Piazza Carlo III: a causa della immensità del progetto, i lavori si protrassero a lungo, ben oltre la morte del suo architetto Ferdinando Fuga nel 1782, e proseguirono sotto la direzione di Mario Gioffredo e Luigi Vanvitelli, per poi arrestarsi completamente nel 1819. Col regno di Ferdinando l’edificio cambiò destinazione d’uso, in quanto il figlio di re Carlo volle che vi fossero alloggiati macchinari industriali per insegnare agli orfani un mestiere, di modo tale che potessero così avere mezzi di sussistenza. Fu poi scuola, centro di rieducazione, officina meccanica, cinema, palestra, sede del Tribunale, distaccamento dei Vigili del Fuoco ed infine, da quel terribile 23 novembre 1980, regnò solo la devastazione delle ferite lasciate dal terremoto.

L’Albergo dei Poveri oggi rinasce, grazie al finanziamento di 100 milioni del PNRR, e sono in corso i lavori che lo renderanno di nuovo fruibile nella sua interezza, per farlo diventare un polo culturale ed un faro per la Città. Negli spazi del primo piano, negli ambienti che un tempo erano destinati agli uomini, è stata inaugurata “Napoli Explosion RAP”, la mostra del fotografo e visual artist Mario Amura ed a cura di Sylvain Bellenger, storico dell’arte nonché ex Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, che nel 2023 aveva portato a Napoli la prima esposizione dell’Artista nel Cellaio del Bosco della Reggia. L’esposizione, che sarà visitabile fino all’8 marzo 2026, è prodotta dalla Casa delle Tecnologie Emergenti Infiniti Mondi del Comune di Napoli, in collaborazione con il creative tech studio Napex e dimostra come l’integrazione tra la digitalizzazione e la cultura può diventare un motore di sviluppo reale per il territorio.

Le fotografie di Mario Amura raccontano del profondo legame dei napoletani con il Vesuvio e la città in un momento particolare dell’anno, la notte di San Silvestro. Per quindici anni l’Artista ha assistito al capodanno dal Monte Faito, il quella notte magica dove all’improvviso il cielo si riempie della luce e dei colori dei fuochi d’artificio, come se una lava incandescente si alzasse dal vulcano in quiete. Gli scatti descrivono questo rito collettivo in una esplosione, cui sapientemente fa riferimento il titolo della mostra, che riempie di linee, curve, fili, girali l’intera atmosfera. Le 33 opere esposte sono fortemente materiche e non sono mai manipolate digitalmente, se non per intervenire sul colore, per accentuarlo o attenuarlo fino a raggiungere la giusta perfezione. Le sale dell’Albergo dei Poveri dove sono esposte, volutamente oscurate e riempite di una luce rossa, sono una camera magmatica, il luogo del vulcano dove ribolle la materia ma è anche il richiamo alla camera oscura del fotografo, dove si svolge la magia della cristallizzazione di un attimo dell’eternità in una foto. È questa la missione del fotografo, catturare un istante ed eternizzarlo, portando avanti quel grande lavoro iniziato dalla pittura impressionista, che cercava di imprimere nella tela l’emozione di un istante. Quello di Amura è un lavoro poetico che unisce in sé arte, percezione, luce, un inno di amore per la città che ben si inserisce nel contesto delle celebrazioni dei 2500 anni della fondazione di Napoli.

Nella Sala Cinema è proiettato il documentario che descrive il processo di creazione di Napoli Explosion durato oltre quindici anni ed è anche possibile fare una esperienza immersiva attraverso i VR di NYA – Now Your Art: indossato il visore si verrà catapultati sul Monte Faito a pochi secondi dalla mezzanotte del 31 dicembre e sarà possibile scattare una fotografia con il dispositivo controller, lasciando che i fasci di luce colorata dei fuochi di artificio traccino linee e vibrazioni. Da questi gesti ne viene fuori una opera d’arte che poi è liberamente scaricabile tramite Qrcode, per portare a casa un ricordo indelebile di questa mostra, che si prospetta un grande successo.

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“Napoli Explosion RAP” di Mario Amura a cura di Sylvain Bellenger
Real Albergo dei Poveri – Piazza Carlo III
dal 15 dicembre 2025 all’8 marzo 2026, aperto tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 9:00 alle 18:00
Ingresso libero,

Meccanica Russo Meccanica Russo Meccanica Russo
Antonio Sorrentino

Antonio Sorrentino

"Possa la mia anima rifiorire innamorata per tutta l'esistenza" Rudolf Steiner

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