Il progetto per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna
La presidente della Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Letizia Magaldi, e la direttrice artistica Stefania Zuliani, hanno il piacere di presentare il nuovo progetto per il 2025: News from Nowhere. Installazioni luminose per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, a cura di Gianpaolo Cacciottolo e Massimo Maiorino. Il percorso espositivo èrealizzato con il sostegno di Sev Iren, con il patrocinio del DiSPaC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno, e si svolgerà da febbraio al 30 giugno 2025 negli spazi della Fondazione Filiberto e Bianca Menna, conopere di Fabrizio Bellomo, Arianna Pace, Giulio Delvè. L’evento inaugurale si è tenuto giovedì 13 febbraio 2025 quando sono stati presentati anche il catalogo di SPLEEN. Tre opere per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, progetto realizzato nel 2024 con il sostegno di Sev Iren, e il documentario “MAKING OF SPLEEN” (2024, regia di Elio Di Pace).
Il percorso News from Nowhere. Un progetto di installazioni luminose concepite per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna alla cui base c’è la necessità di costruire, attraverso l’arte e l’attività artistico-intellettuale, uno spazio utopico, luminoso, in grado di sabotare “le strutture programmate” della città, capace di innescare un’integrazione estetica nel tessuto sociale e urbano. Si tratta di un progetto che intende sfruttare la potenza e la poesia della luce per porre al centro della mappa culturale della città di Salerno la ex Casa del Combattente, luogo denso di storia che dal 1994 è sede della Fondazione Filiberto e Bianca Menna.
La costruzione di una prospettiva estetica da affiancare a quella politica e tecnologica, è basilare nel progetto di superamento delle contraddizioni della società moderna. In questo schema l’artista, l’attività artistica, e in senso più ampio quella intellettuale, devono ricoprire un ruolo centrale, “un agire dentro (e sulla realtà) e non più un contemplare un oggetto che sta fuori di noi”. Nel saggio Profezia di una società estetica (1968), Filiberto Menna “ripropone l’incidenza attuale di alcune delle istanze dominanti dell’avanguardia e del movimento moderno”, al fine di contrapporre a “una condizione di sradicamento sociale che contrassegna l’attività dell’artista […] una fortissima tendenza all’estroversione e al coinvolgimento nei fatti della vita”. Menna estrae dalle linee della storia, dell’arte, dell’architettura e della letteratura alcuni riferimenti teorici e operativi che rafforzano l’idea di una “società estetica” in grado di migliorare la vita dell’uomo e di porlo in una condizione di simbiosi con gli ambienti e gli spazi che vive e attraversa.
«Abito Mari di Fabrizio Bellomo, apre il nuovo progetto “News from Nowhere” – spiega Letizia Magaldi, presidente della Fondazione Filiberto e Bianca Menna – La prima opera, installazione al neon sul lato mare della Fondazione, spazio di transito, incontra il pubblico e lo invita al dialogo con l’istituzione, ponendo sempre di più attenzione sulle questioni più urgenti del contemporaneo e dell’arte. Grazie al sostegno di Sev Iren, con la collaborazione della Sovrintendenza, della Provincia e del Comune di Salerno, con una sinergia ancora più forte con il Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale dell’Università di Salerno, la Fondazione consolida il suo percorso e la sua missione, per sollecitare sempre di più la comunità e renderla ancor più partecipe delle dinamiche culturali innescate da progetti come questi, che oltre alla dimensione espositiva si avvalgono di una proposta più ampia che come sempre include incontri, proiezioni e laboratori».
A farle eco, Stefania Zuliani, direttrice artistica della Fondazione: «Forza di trasformazione e orizzonte di speranza, l’utopia ha nutrito il pensiero dell’arte di Filiberto Menna e anima l’opera poetica di Tomaso Binga. Una lezione di impegno critico, creativo e civile che la Fondazione non smette di raccogliere e interpretare attraverso i suoi progetti: Spleen e News from nowhere continuano a proiettare sull’orizzonte urbano luci di utopia attraverso opere che invitano a riflettere sul nostro lacerato presente per immaginare nuove possibilità di coesistenza e di dialogo. Il lavoro degli artisti diventa anche occasione pubblica di discussione con il coinvolgimento degli studenti del Dispac rafforzando il decisivo legame con l’università».
La prima installazione del progetto News from Nowhere è Abito Mari di Fabrizio Bellomo (Bari, 1982). Si tratta della riproposizione di alcune lettere al neon, parte di un’insegna pubblicitaria degli anni ‘70. Il messaggio, “ABITO MARI”, si presenta in una forma luminosa e poetica sul cornicione superiore della parte retrostante della Ex Casa del Combattente, sede della Fondazione. L’operazione che ha generato l’installazione ha origine su una piattaforma di vendita online, dove un inserzionista, nel tentativo di rendere più accattivante l’annuncio di una vecchia insegna pubblicitaria, non si limita a proporre l’oggetto così com’è, ma lo trasforma: attraverso diverse combinazioni di lettere crea messaggi poetici e suggestivi, arricchendo l’annuncio con varie fotografie. «Bellomo, colpito dall’inventiva dell’inserzionista, preleva l’insegna e gli dà nuova vita scegliendo proprio una delle combinazioni presenti nell’annuncio – raccontano i curatori del progetto Gianpaolo Cacciottolo e Massimo Maiorino – La comune insegna “TABACCHI PROFUMI” si tramuta così in “ABITO MARI”, una frase semplice ma evocativa che diventa il fulcro di un’installazione artistica, di un’opera che si rivolge simbolicamente al Mar Tirreno e alla comunità cittadina, stabilendo un dialogo tra lo spazio urbano e l’istituzione, tra l’oggetto di uso comune e la dimensione poetica dell’arte. Se nel ready-made di duchampiana memoria l’oggetto acquisiva una nuova identità e una dignità artistica semplicemente cambiando il contesto, qui anche l’inserzionista-artista diventa parte integrante e decisiva dell’opera. L’intervento di Bellomo non si limita all’installazione luminosa ma è ampliato e completato dalla proiezione di un video, allestito negli spazi interni della Fondazione, che ne svela il processo e ne documenta le fasi di individuazione, selezione, riutilizzo e ricontestualizzazione».
Contestualmente alla serata inaugurale, è stato inoltre presentato il catalogo di SPLEEN. Tre opere per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, progetto realizzato nel 2024: i curatori hanno lavorato alla produzione di un catalogo che include i testi critici, le immagini degli interventi artistici e le informazioni biografiche relative agli artisti coinvolti. Infine, durante la serata è prevista la videoproiezione del documentario “MAKING OF SPLEEN” (2024, regia di Elio Di Pace), narrazione approfondita del processo d’installazione alla Fondazione. In quel caso, in forma di ideale anticipazione di News from Nowhere, il progetto SPLEEN nasceva dall’esigenza di riflettere sul ruolo e sulla posizione che un’istituzione storica dell’arte e della critica contemporanea, la Fondazione Filiberto e Bianca Menna ha all’interno del tessuto urbano e socio-culturale della città di Salerno. Nel 2024 furono concepiti o adattati al contesto della Fondazione tre progetti site specific di Davide Sgambaro, Marco Strappato, collettivo damp, nella speranza di costruire una sorta di “spazio transizionale” dove l’esperienza dell’arte fosse al tempo stesso esperienza della vita, dove l’opera d’arte potesse inserirsi silenziosamente e luminosamente nella “struttura programmata” della città e permettesse di puntare l’attenzione della cittadinanza sull’esistenza di un luogo, la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, molto spesso dimenticato, trascurato, o addirittura ignorato.
ARTE DI SERA. Nell’ambito di News from Nowhere verranno organizzati diversi appuntamenti di Arte di sera, storico format della Fondazione ideato nel 2006 da Stefania Zuliani, che prevede la proiezione di video, documentari e film d’artista, insieme alla partecipazione di artisti, registi, autori ed esperti del settore che dialogheranno con i curatori e con il pubblico della Fondazione. Un ciclo di incontri e proiezioni verrà curato dall’associazione studentesca ABCD-Unisa del Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale dell’Università di Salerno.
News from Nowhere. Installazioni luminose per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, a cura di Gianpaolo Cacciottolo e Massimo Maiorino (13 febbraio – 30 giugno 2025), con opere di Fabrizio Bellomo, Arianna Pace, Giulio Delvè, è una iniziativa realizzata con il sostegno di Sev Iren e con il patrocinio del DiSPaC – Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno.